Parliamo di anime, ma soprattutto, parliamo di anime che dovreste guardare. “Demon Slayer – Kimetsu no yaiba“, tratto dall’omonimo manga scritto e disegnato da Koyoharu Gotōge , è andato in onda dal 6 aprile al 28 settembre scorsi. I 26 episodi totali che formano la prima stagione, tutti della durata di venti minuti, sono disponibili sulla piattaforma VVVVID in lingua originale e sottotitolati in italiano.
Una piccola perla che non può e non deve passare inosservata, soprattutto in un momento in cui in molti sono dell’idea che il mondo degli anime giapponesi – e in particolar modo, l’universo degli shonen – sia in netto calo rispetto al passato.
Curato dallo studio di animazione Ufotable, fondato nell’ottobre del 2000 e famoso principalmente per essersi occupato dell’animazione di prodotti come la saghe di “Fate/Stay“, “Fate/Zero” e “God Eater”, “Demon Slayer” ha ricevuto critiche molto positive, ed è a oggi considerato uno dei migliori anime usciti quest’anno.
Trama di “Demon Slayer”
“Tutte le volte in cui la felicità viene di distrutta, nell’aria c’è sempre odore di sangue.”
Il protagonista Tanjiro è il primogenito di una numerosa famiglia che vive in un’isolata casa di montagna tra i boschi. Un giorno, dopo una fitta nevicata, il ragazzo si reca da solo in città per vendere del carbone, perché il percorso innevato è troppo difficile per i suoi fratellini. Non riesce a far ritorno a casa prima dell’imbrunire e un amico di famiglia lo esorta a passare la notte da lui ai piedi della montagna, sconsigliandogli di addentrasi nel bosco di notte, per via di una voce riguardante la presenza di alcuni demoni notturni che infestano la zona.
Quando il mattino dopo Tanjiro torna a casa, scopre che le voci erano vere e si ritrova davanti a una scena straziante: la sua famiglia completamente sterminata e priva di vita. L’unica ad essersi salvata è la sorella minore Nezuko, che però ora è diventata un demone. Tuttavia, dopo un primo tentativo di ferire Tanjiro, Nezuko riesce a controllarsi, di fatto dimostrandosi molto diversa dagli altri demoni senza cuore ed assetati di sangue.
Spinto dall’amore incondizionato nei confronti della sorellina, Tanjiro inizia un avventuroso viaggio alla ricerca di una cura per farla tornare umana. Ma pel farlo, dovrà allenarsi duramente e unirsi alla squadra dei cacciatori di demoni…
I motivi per cui dovreste guardarlo
Se la trama non dovesse bastare a convincervi a dare a questo anime una possibilità, qui abbiamo riassunto i dieci motivi per cui dovreste cominciare “Demon Slayer” a qualsiasi costo. Siete pronti? Cominciamo!
1 La trama è semplice (ma mai banale)
La trama di “Demon Slayer”, almeno per quello che si è potuto vedere nella prima stagione, è semplice e lineare. Nulla di troppo complesso o impossibile da capire: non crediate di avere davanti “Neon Genesis Evangelion“, “Death Note” o “Attack On Titan“.
In ogni episodio, fatta eccezione per alcuni di quelli iniziali e finali, il protagonista Tanjiro si imbatte in un demone e deve escogitare un modo per batterlo. Una formula certamente ripetitiva ma che non deve abbattervi, perché ogni demone ha la sua storia e la sua particolarità, e Tanjiro – insieme ai suoi inseparabili amici e la sorellina Nezuko – deve trovare un modo nuovo per affrontarli e uscirne illeso. A volte è facile, altre volte quasi impossibile.
2 I personaggi
“Demon Slayer” ospita una rosa di personaggi a dir poco vasta ed interessante. Impossibile non affezionarsi ai protagonisti Tanjiro e Nezuko, ma ancora più difficile è non adorare dopo qualche episodio anche i loro inseparabili compagni Zenitsu e Inosuke, il primo un simpatico ammazzademoni perennemente spaventato con un debole per le belle ragazze; il secondo uno spietato guerriero cresciuto nei boschi nella maggior parte della sua vita e per questo incapace di comprendere molti dei più banali comportamenti umani.
Vanno ad aggiungersi anche i demoni che il nostro gruppo di eroi incontra giornalmente, che non sono da classificare come dei semplici e banali villain senza scopo. Anche loro hanno i loro trascorsi e il loro passato, che li rende personaggi sicuramente più appetibili ed affascinanti agli occhi dello spettatore. Alcuni di loro non hanno alcun interesse ad attaccare gli umani e per questo collaboreranno con i protagonisti; altri sono spietati e molto forti, per questo denominati Dodici Lune Demoniache.
Forse ancora più intriganti risultano essere i Pilastri, ammazzademoni che fanno parte della classe più forte e rispettata di guerrieri, di cui fa parte Giyu Tomioka, membro del cast che salta subito all’occhio per la sua immensa forza e saggezza, pilastro dell’acqua.
3 La soundtrack
In qualsiasi anime, creare l’atmosfera giusta è importantissimo. E sicuramente, uno degli elementi fondamentali per riuscire nell’intento è avere una soundtrack che sia in grado con poche note di calarci nel mondo che stiamo imparando a conoscere.
“Demon Slayer” non è da meno, quando si parla di soundtrack. A cominciare dalla bellissima opening, “Gurenge” di Lisa, ogni canzone è pensata per calarci in un mondo epico, fatto di demoni, vendette, sangue e famiglie spezzate. La colonna sonora, formata principalmente dall’unione di strumenti come flauti, violini e cori di voci, è stata curata da Yuki Kajiura e Gō Shiina.
4 L’animazione
Se ancora non siete del tutto convinti sedetevi comodi: lo sarete dopo aver visto il video che vi ho lasciato qui sopra. Ciò che si distingue più di tutto di questo meraviglioso anime, è il modo in cui è stata gestita la sua animazione. Un grande plauso va allo studio Ufotable, che già in passato era riuscito a dimostrare la sua bravura con altri lavori, ma che con “Demon Slayer” non è stato assolutamente da meno.
L’animazione è fluida, morbida; i colori sgargianti dei personaggi li rendono ben visibili e separati dagli sfondi che si susseguono e per una volta, l’uso della CGI è moderato e usato nella maniera più corretta possibile.
Andando avanti con la storia, si vedrà che ogni personaggio ammazzademone ha il particolare potere di riuscire a controllare un elemento con la propria katana, e utilizzarlo per attaccare un demone. Tanjiro riesce a controllare l’acqua: i movimenti della sua spada, grazie all’impeccabile animazione, si mescolano danzando a quelli dell’acqua, creando un risultato finale meraviglioso.
Avrete l’impressione, molto spesso, di star guardando un quadro che prende vita. “Demon Slayer” dunque non è solo bello, ma è visibilmente bello, elemento che non guasta mai, soprattutto quando pensiamo che in molti prodotti la qualità dell’animazione è in calo.
5 I combattimenti
Ricordate quando abbiamo detto che in ogni episodio Tanjiro incontra un demone che deve affrontare? Detto così potrebbe risultare molto ripetitivo, ma questa non è esattamente la parola giusta. Ogni combattimento ha le sue particolarità, e l’animazione in questo ha dato sicuramente il suo enorme contributo.
Ci saranno dei momenti in cui penserete che Tanjiro e compagnia non avranno vie di fuga e li darete per spacciati, altre volte in cui penserete che avranno la vittoria in pugno: e sbaglierete, in entrambi i casi. Tenete a mente solo questo: siate pronti a vedere scene di combattimento che non avete mai visto!
6 Il doppiaggio
Un elemento che spesso si tende a trascurare quando si guardano i prodotti animati, ma che invece è estremamente importante per la loro riuscita: il doppiaggio. Anche se non ve ne rendete conto, un prodotto mal doppiato, per quanto possa essere affascinante, non sarà mai efficace quanto uno ben doppiato.
“Demon Slayer” può vantare una rosa di professionisti che è riuscita a calarsi perfettamente nei personaggi interpretati. A partire da Natsuki Hanae, doppiatore di Tanjiro, che probabilmente conoscete già perchè voice actor di Ken Kaneki (Tokio Ghoul). Al suo fianco, Akari Kitō (Nezuko), l’esilarante Hiro Shimono (Zenitsu) e Yoshitsugu Matsuoka (Inosuke).
7 Tanjiro
Abbiamo già largamente parlato dei personaggi, ma non abbastanza del protagonista. In un mondo come quello degli shonen, spesso i protagonisti non sono completamente capiti o apprezzati (basti pensare ad Eren in “Attack on Titan“, o Light in “Death Note“): per molti spettatori è davvero difficile fare il tifo per loro.
Il personaggio di Tanjiro riesce in qualche modo a sconfiggere questa “maledizione del protagonista”, se così vogliamo chiamarla. Certo, rientra comunque nella cerchia di personaggi a cui succede qualcosa nella vita per cui devono rimboccarsi le maniche, sconfiggere il cattivo di turno e raggiungere il proprio scopo. Da questo punto di vista, forse Tanjiro assomiglia molto a Deku (il protagonista di “My Hero Academia“): un ragazzo dal cuore puro che deve allenarsi per diventare più forte e sconfiggere i demoni. Ma cosa differenzia davvero Tanjiro a questo punto?
Che, almeno per lui, avere il cuore d’oro non fa rima necessariamente con l’essere ingenuo, o con l’essere debole. Tanjiro è un personaggio fortissimo sotto ogni punto di vista, che nonostante abbia perso la sua famiglia a causa dei demoni non li odia a prescindere ma anzi, prima di eliminarli è disposto ad ascoltare la loro storia e, a volte, addirittura a concedere loro una morte dignitosa. Non c’è odio nelle azioni di Tanjiro, solo comprensione e amore nei confronti della sorella che vuole salvare a qualsiasi costo. E questo lo rende automaticamente un personaggio nobile, a cui affideremmo senza pensare il nostro destino.
8 Nezuko
Di Nezuko si possono dire solo cose belle. Uno dei pochissimi demoni in grado di sconfiggere la sete di sangue solo con la propria forza di volontà, Nezuko è dolce ma incredibilmente forte quando combatte, e disposta ad aiutare e salvare gli esseri umani.
Un personaggio da tenere d’occhio – che sicuramente non avrà vita facile, visto che i Pilastri non vedono di buon occhio un demone che aiuta gli essere umani…
9 Un Villain che si rispetti
Ma una storia bella non può essere tale senza un villain che si rispetti. Per “Demon Slayer” c’è Muzan Kibutsuji, primo demone e responsabile della creazione di quasi tutti i demoni esistenti, nonché colui che si cela dietro la morte della famiglia di Tanjiro.
Demone forte e con numerosi poteri, Muzan comanda le Dodici Lune Demoniache e le controlla attraverso un marchio inciso sui loro occhi. Spesso si traveste da umani diversi: giovani, vecchi, uomini e donne.
L’immagine sopra parla da sola…quanto fa paura questo villain dagli occhi rossi e spietati?
10 Il film che è in arrivo!
Mentre sul web si parlava di un’eventuale seconda stagione di Demon Slayer, lo studio di animazione Ufotable ha annunciato invece di essere al lavoro su un film di animazione che fungerà da sequel della serie. Il trailer ufficiale è uscito il 10 aprile 2020: potete guardarlo qui sopra!
Il titolo sarà: “Demon Slayer – Kimetsu no Yaiba: Mugen Ressha-Hen” (Demon Slayer: Mugen Train) e sarà la trasposizione dei capitoli del manga definiti “The Demon Train Arc“: un sequel diretto della prima stagione. Lo staff della realizzazione del film è lo stesso che ha realizzato la prima stagione animata, Ufotable.
Nel trailer compare il Pilastro della Fiamma Kyojuro Rengoku, che quindi possiamo immaginare sarà uno dei protagonisti principali del film, insieme ai soliti Tanjiro e Nezuko. La data ufficiale di uscita del film sarà il 16 ottobre 2020.
Allora, vi ho convinti a guardare “Demon Slayer”? Fatemi sapere nei commenti!