“Yoga è vigore nel rilassamento. Libertà nella routine. Sicurezza attraverso il controllo di sé. Energia in presenza e in assenza.”
Cit. Ymber Delecto
Yoga per un anno: Inverno
Secondo lo Yoga, l’inverno lavora sul primo chakra Muladhara (radice-base della colonna, perineo) e sull’elemento Terra (o prithvi) la cui presenza si evidenzia nel peso corporeo e agisce sulla struttura ossea, in particolare sull’articolazione del ginocchio e del piede, sulla pelle, sui vasi sanguigni e sulle gambe. L’organo di senso di questa stagione è il naso-olfatto, il simbolo geometrico ad esso associato è un quadrato giallo.
- ganeshasana – posizione dell’elefante: è una posizione antifatica, tonica per cuore e circolazione, benefica anche per le vertebre cervicali e per tutta la colonna vertebrale.
- samakonasana – posizione dell’angolo retto: si lavora su spalle e schiena, aiuta a correggere la colonna vertebrale, la tensione muscolare e la cattiva postura.
- urdva tadasana – allungamento sulle punte: posizione che aiuta a creare equilibrio tra le catene muscolari, rilassa il diaframma.
- eka padangusthasana – posizione della punta del piede: posizione che aiuta la concentrazione e il coordinamento, l’equilibrio muscolare e nervoso.
- utkatasana – la sedia: posizione che aiuta a scogliere la rigidità delle spalle e a rinforzare le caviglie. Il diaframma risulta sollevato e crea un dolce massaggio al cuore, l’addome è contratto, e i muscoli della schiena vengono stimolati.
- ardhapadmaaekapada urvasana – posizione del piede sulla coscia: si lavora sull’equilibrio e questa posizione aiuta ad allungare la muscolatura profonda del bacino e dell’inguine, aiuta in caso di reumatismi e artrite, deformità, problemi sulla circolazione, flessibilità delle caviglie, ginocchia e piedi.
- utthita padangusthasana – posizione della mano sull’alluce: posizione che aiuta a rafforzare i muscoli delle gambe, soprattutto femorali, muscoli dorsali, bicipiti, tricipiti.
- utthita padangusthasana – laterale.
- virabhadrasana III – posizione del guerriero: posizione che aiuta a donare armonia, equilibrio e potenza; l’addome è contratto e rinvigorisce i muscoli delle gambe.
- sirshangusthayogasana – posizione della testa al piede.
- ardhapadangusthasana – posizione su un alluce.
- malasana – posizione della rana: posizione che aiuta la circolazione del sangue.
- tolangulasana – posizione della bilancia: posizione che aiuta l’equilibrio, aiuta a fortificare i muscoli delle gambe e delle pelvi, rende elastiche le caviglie, ed elimina i crampi ai piedi.
- urdvadhanurasana – posizione dell’arco sollevato: posizione che aiuta a rafforzare la parte posteriore del corpo, quindi glutei, braccia, spalle e muscoli dorsali.
- supta vajrasana – posizione del fulmine: postura che aiuta in caso di disturbi addominali, specialmente se si soffre di stitichezza, inoltre tonifica i nervi spinali.
- ardha pavahamuktasana – posizione parziale del vento: posizione che riattiva la circolazione, purifica gli organi addominali, sgonfia l’addome e aiuta la digestione.
- ardha sthambhasana – posizione parziale del pilastro: posizione che migliora la circolazione sanguigna di braccia e gambe, aiuta l’elasticità del perineo, riduce la ritenzione idrica nelle gambe.
- sarvangasana (conl egambe in garudamudra) – posizione di tutto il corpo sollevato: posizione che facilita il sonno, regala un massaggio alla colonna vertebrale, al cuore e agli organi interni, aiuta la tiroide, contribuisce a migliorare la circolazione degli arti inferiori, aiuta anche la postura.
- janusirshasana – posizione della testa al ginocchio.
- maricyasana III- torsione del saggio: posizione che aiuta a massaggiare gli organi addominali, inclusi fegato e reni, aiuta ad allungare le spalle, stimola la mente, da sollievo alla schiena, rafforzando e allungando la colonna vertebrale.
- ardha padmasana – posizione parziale del loto: i benefici sono i medesimi della posizione del loto, ma ridotti, quindi corpo e mente sono in stretta relazione, regalando stabilità. E’ una posizione che aiuta a tonificare i nervi coccigei e sacrali, a ridurre problemi fisici, nervosi ed emozionali, e aiuta la digestione.
- virasana – l’eroe: posizione che aiuta ad allungare cosce, ginocchia e caviglie, a rafforzare gli archi plantari, aiuta a migliorare la digestione e ad eliminare la tensione addominale.
- vatayanasana – il cavallo al galoppo: posizione che aiuta a rinforzare i muscoli delle gambe e a rilassare le articolazioni delle ginocchia.
- ekapadarajakapotasana – piccione reale: posizione che aiuta ad allungare le cosce, l’inguine, l’addome, il torace, le spalle e il collo, contribuisce a rinvigorire gli organi addominali, favorisce l’apertura di spalle e torace.
- ekapadarajakapotasana III.
- kurmasana – la tartaruga: posizione che tonifica la colonna vertebrale e i reni, aiuta i disturbi della digestione, favorisce il flusso sanguigno, i nervi e i muscoli spinali; contribuisce anche a ridurre il mal di testa, mal di collo e mal di schiena.
- baddha konasana – posizione dell’angolo legato: posizione che stimola gli organi addominali, le ovaie e la prostata, la vescica e i reni, stimola il cuore e migliora la circolazione sanguigna, allunga la parte interna della cosce, dell’inguine e delle ginocchia, allieva i dolori mestruali e la sciatica.