Facciamo un piccolo programma dei film che dovrebbero conquistare l’attenzione mediatica maggiore nella Mostra del Cinema di Venezia in programma dal 30 agosto al 9 settembre.
- 30 agosto: Il film di apertura è ‘Downsizing’ di Alexander Payne, una dark comedy fantascientifica che porterà sul red carpet il protagonista, Matt Damon.
- 31 agosto: In concorso due film americani: ‘The Shape of Water’ di Guillermo Del Toro (storia fantastica di una creatura metà uomo e metà pesce) e ‘First Reformed’ di Paul Schrader con Ethan Hawke e Amanda Seyfried che susciterà qualche polemica per il tema trattato: le relazioni ambigue tra Chiesa e multinazionali. Di sicuro impatto anche i due lavori di strettissima attualità di Andrea Segre che con ‘L’ordine delle cose’ affronta il tema dell’immigrazione e di Gianni Amelio con il suo ‘Casa d’altri’ in cui mostra le terribili conseguenze del terremoto di Amatrice del 2016. Una curiosità: il documentario di William Friedkin (autore di ‘L’esorcista’) che in ‘The Devil and Father Amorth’ filma un vero esorcismo.
- 1 settembre: E’ il giorno di Jane Fonda e Robert Redford, al Lido per ricevere il Leone d’Oro alla carriera. I due grandi vecchi di Hollywood presentano anche l’ultimo film che li vede protagonisti, ‘Our Souls at Night’ di Ritesh Batra. Inevitabile che passi in secondo piano il concorso anche se è di sicuro interesse il film dell’artista cinese Ai Weiwei, ‘Human Flow’, che parla della crisi dei rifugiati a livello globale.
- 2 settembre: E’ il giorno delle star: arrivano in Laguna per ‘Suburbicon’ George Clooney, in veste di regista, Julianne Moore e ancora Matt Damon. Il Cinema nel Giardino presenta le prime due puntate della serie italiana di Sky ‘Suburra’, alla presenza del “padrino” della Mostra, Alessandro Borghi, e dello scrittore del libro e della serie, Giancarlo De Cataldo. Fuori concorso l’atteso violentisismo film di di S. Craig Zahler, ‘Brawl in Cell Block 99’ con Vince Vaughni.
Vincere a Venezia:
Vincere a Venezia, a parte una grande visibilità, porta qualcosa in termini economici? La risposta è “no”.
Ma in ogni caso i nostri artisti non si fanno mai mancare nulla tra vittorie e quant’altro:
- 2012 – Quell’anno vinse il regista ‘di culto’ sudcoreano Kim Ki-duk con ‘Pietà’. Il film uscì in Italia dopo una settimana – distribuito dalla Good Films srl di Ginevra Elkann, Francesco Melzi d’Eril, Luigi Musini e Lorenzo Mieli – con esiti disastrosi: 482.993 euro incassati per 85.855 presenze.
- 2013 – Vittoria a sorpresa del documentario italiano di Gianfranco Rosi, ‘Sacro GRA’. Distribuito da Officine UBU un paio di settimane dopo il trionfo veneziano, il film incassa poco sopra il milione di euro per 187.054 spettatori in totale.
- 2014 – Il Leone d’Oro va allo svedese Roy Andersson con ‘Un piccione seduto su un ramo…’. Distribuito da Lucky Red e programmato in sala al 19 febbraio del 2015, incassa meno di 500mila euro registrando la misera cifra di 77.292 presenze in sala
- 2015 – Il venezuelano Lorenzo Vigas vince con l’opera prima ‘Ti guardo’. Distribuita in sala da Cinema srl di Valerio De Paolis a gennaio 2016, registra la miseria di 26.407 presenze in sala per un incasso di 156.264 euro. E’ lo stesso distributore, Valerio De Paolis, a spiegare cosa è successo: “Per un film vincere un Leone o una Palma d’Oro non garantisce più un successo economico in sala. La gente non ha più la relazione che aveva una volta con i film che vincono ai festival”, spiega al FQMagazine
- 2016 – Stavolta a vincere è un film filippino, ‘The woman who left’ di Lav Diaz. Si tratta di una pellicola difficile da commercializzare perché dura ben 4 ore. Viene acquisita da Microcinema, ma la società a febbraio 2017 fallisce e il film d Diaz resta senza distribuzione. Per ora.
Le star sbarcate al Lido:
Sono tantissime le star attese alla Mostra del Cinema di Venezia. Ecco gli ospiti stranieri annunciati, in odine sparso:
- George Clooney: torna a Venezia col film da lui diretto ‘Suburbicon’
- Julianne Moore (che riceverà anche il primo Premio dedicato a Franca Sozzani) per il film di Clooney
- Matt Damon: per il’Suburbuicon’ e per il film di apertura, ‘Downsizing’ di Alexander Payne
- Jennifer Lawrence: per ‘Mother!’ del regista (e fidanzato) Darren Aronofky
- Michelle Pfeiffer: per il film di Aronofsky
- Javier Bardem: per lo stesso film e per ‘Loving Pablo’
- Penelope Cruz: per il film su Pablo Escobar di Fernando Leon de Aranoa col marito Bardem
- Sienna Miller: verrà in rappresentanza del cast di ‘The Private Life of a Modern Woman’ di James Toback
- Kirsten Dunst: per il film ‘Woodshock’ delle sorelle Laura e Kate Mulleavy
- Jim Carrey: per ‘Jim & Andy’ di Chris Smith (fuori concorso)
- Isabelle Huppert: per ‘Marvin’ di Anne Fontaine
- Frances McDormand: per ‘Three Billboards Outside Ebbing, Missouri’ di Martin McDonagh
- Charlotte Rampling: per ‘Hannah’ di Andrea Pallaoro
- Helen Mirren: per il film di Virzì ‘The Leisure Seeker’
- Donald Sutherland: altro protagonista di Paolo Virzì
- Michael Caine: per ‘My Generation’ di David Batty
- Judi Dench: per ‘Victoria & Abdul’ di Stephen Frears
- Jane Fonda e Robert Redford che, oltre a presentare il film ‘Our Souls At Night’ di Ritesh Batra, riceveranno il Leone d’oro alla carriera.
I film alla Mostra del Cinema 2017:
IN CONCORSO
- ‘Human Flow‘ di Ai Weiwei
- ‘Mother!‘ di Darren Aronofsky
- ‘Suburbicon‘ di George Clooney
- ‘The Shape of Water‘ di Guillermo Del Toro
- ‘L’insulte‘ di Ziad Doueiri
- ‘La villa‘ di Robert Guédiguian
- ‘Lean on Pete‘ di Andrew Haigh
- ‘Mektoub, My Love: Canto Uno‘ di Abdellatif Kechiche
- ‘Sandmen No Satsujin‘ (‘The Third Murder’) di Hirokazu Koreeda
- ‘Jusquà la garde‘ di Xavier Legrand
- ‘Ammore e malavita‘ dei Manetti Bros.
- ‘Foxtrot‘ di Sameul Maoz
- ‘Three Billboards Outside Ebbing, Missouri‘ di Martin McDonagh
- ‘Hannah‘ di Andrea Pallaoro
- ‘Downsizing‘ di Alexander Payne
- ‘Jia NIan Hua‘ (‘Angels Wear White’) di Vivian Qu
- ‘Una famiglia‘ di Sebastiano Riso
- ‘First Reformed‘ di Paul Schrader
- ‘Sweet Country‘ di Warwick Thornton
- ‘The Leisure Seeker‘ di Paolo Virzì
- ‘Ex Libris – New York Public Library‘ di Frederick Wiseman
ORIZZONTI
- ‘Nico’ di Susanna Nicchiarelli
- ‘Napadid Shodan’ (‘Disappearance’) di Ali Asgari
- ‘Espèces menacées’ di Gilles Bourdos
- ‘The Rape of Recy Taylor’ di Nancy Buirski
- ‘Caniba’ di Lucien Castaing-Taylor e Verena Paravel
- ‘Les Bienheureux’ di Sofia Djama
- ‘Marvin’ di Anne Fontaine
- ‘Invisible’ di Pablo Giorgelli
- ‘Brutti e cattivi’ di Cosimo Gomez
- ‘The Cousin’ di Tzahi Grad
- ‘The Testament’ di Amichai Greenberg
- ‘Bedoune Tarikh, Bedoune Emza’ (‘No Date, No Signature’) di Vahid Jalilvand
- ‘Los versos del olvido’ di Alireza Khatami
- ‘La nuit où j’ai nagé’ (‘Oyogisugita Yoru’) di Damien Manivelle e Igarashi Kohei
- ‘Krieg’ di Rick Osterman
- ‘West of Sunshine’ di Jason Raftopoulos
- ‘Gatta Cenerentola’ di Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone
- ‘Indir Trénu’ (‘Under the tree’) di Hafsteinn Gunnar Sigurdsson
- ‘La vita in comune’ di Edoardo Winspeare
FUORI CONCORSO – FICTION
- ‘Our Souls at Night’ di Ritesh Batra
- ‘Il Signor Rotpeter’ di Antonietta De Lillo
- ‘Victoria & Abdul’ di Stephen Frears
- ‘La mélodie’ di Rachid Hami
- ‘Outrage Coda’ di Takeshi Kitano
- ‘Loving Pablo’ di Fernando León de Aranoa
- ‘Zama’ di Lucrecia Martel
- ‘Wormwood’ di Errol Morris (mini serie)
- ‘Diva!’ di Francesco Patierno
- ‘Le fidèle’ di Michael R. Roskam
- ‘Il colore nascosto delle cose’ di Silvio Soldini
- ‘The Private Life of a Modern Woman’ di James Toback
- ‘Brawl in Cell Block 99’ di S. Craig Zahler
FUORI CONCORSO – NON FICTION
- ‘Cuba and the Cameraman’ di Jon Alpert
- ‘My Generation’ di David Batty
- ‘Piazza Vittorio’ di Abel Ferrara
- ‘The Devil and Father Amorth’ di William Friedkin
- ‘This Is Congo’ di Daniel McCabe
- ‘Ryuichi Sakamoto: Coda’ di Stephen Nomura Schible
- ‘Jim & Andy: The Great Beyon. The Story of Jim Carrey, Andy Kaufman and Tony Clifton’ di Chris Smith
- ‘Happy Winter’ di Giovanni Totaro.