Oggi i cristiani di tutto il mondo festeggiano la Pasqua, che è la celebrazione della risurrezione di Gesù Cristo.
E’ senza dubbio una delle date più importanti del calendario religioso. Pasqua segna la fine della Quaresima, un periodo di 40 giorni di digiuno e riflessione. Il giorno mantiene la promessa di vittoria sulla morte, una nuova vita e il perdono dei peccati.
Pasqua commemora anche la morte di Gesù Cristo. E’ fortemente influenzata dalla fede cristiana in quanto ricorda ai credenti l’ultimo sacrificio del Figlio di Dio.
Qui ci sono 6 fatti riguardo alla Pasqua che in pochi conoscono
1. C’è più di una teoria sul nome della Pasqua.
La parola Pasqua è stata collegata a Eostre, una dea anglosassone della primavera e che significa una nuova vita. Altri studiosi fanno risalire il nome della festa alla frase latina “hebdomada alba” che significa “settimana bianca”. Secondo la tradizione, i nuovi cristiani sono battezzati nella fede di Pasqua mentre indossano abiti bianchi. La frase si è evoluta in “eostarum” in antico alto tedesco, diventando “Ostern” in tedesco moderno e “Pasqua” in italiano.
Ma in molte altre lingue, la parola Pasqua è ancora profondamente legata alla festa che celebra l’esodo degli ebrei dall’Egitto. Gesù fu crocifisso subito dopo il suo arrivo a Gerusalemme per celebrare la festa della Pasqua.
2. la Pasqua è sempre stata legata alla luna.
Dal momento che il calendario ebraico si basa su cicli lunari, la Pasqua cade il 14 Nisan, il 14° giorno del primo plenilunio di primavera. I cristiani in Asia Minore lo utilizzano per ricordare la crocifissione il 14 Nisan, e celebrare la resurrezione, il 16 aprile. Ma questo significava che la Pasqua avrebbe potuto cadere in qualsiasi giorno della settimana. D’altra parte, i cristiani in Occidente celebrano la Pasqua la prima Domenica dopo il 14 Nisan.
Nel 325, l’imperatore romano Costantino ha riunito i Vescovi provenienti da tutto il suo impero al Concilio di Nicea per trovare una soluzione su questo ed altri dibattiti che tormentavano la chiesa antica. Il Consiglio aveva deciso che la Pasqua sarebbe stata festeggiata la prima Domenica dopo la prima luna piena successiva all’equinozio di primavera.
3. La Pasqua cade in una data diversa ogni anno
Come vi abbiamo spiegato in questo articolo, la Pasqua cade la prima Domenica dopo la luna piena successiva all’equinozio primaverile. Il culto di Attis e Cibele era molto popolare a Roma verso il tardo 3° secolo. Attis era un Soter, o Salvatore, un Dio che rinasce ogni anno. Questa resurrezione è stata celebrata a partire dal Venerdì dopo la luna piena successiva all’equinozio di primavera (ora il Venerdì Santo). E’ culminata la Domenica dopo tre giorni. Dal momento che erano rivali, il cristianesimo ha adottato la data per la Soter e, una volta che il culto di Cibele è sbiadito, i cristiani dovevano mantenere la data dal momento che era quella usata in precedenza per celebrare la festa.
4. Le uova di Pasqua
L’uovo è sempre stato un simbolo di fertilità, creazione e rinascita. Molti antichi veneravano l’uovo come culto. Anche se altre società non hanno avuto questo mito della creazione, mantengono l’uovo come simbolo di nuova vita.
Gli antichi Persiani e gli egiziani si scambiavano uova colorate, di solito rosse, in onore della primavera. I Greci ed i Romani adottarono la consuetudine, allargando la tavolozza dei colori. In Europa medievale, le uova erano proibite durante la Quaresima. Ciò ha reso molto popolare le uova a Pasqua.
5. La celebrazione della Eostre ha dato alla luce il coniglietto di Pasqua
Queste prime usanze pagane hanno stabilito il mito iconico del Coniglio Pasquale. Queste persone adoravano i conigli come creature di Dio, a causa della loro capacità di accoppiarsi e riprodursi in abbondanza stupefacente. The Celtic Eostre, però, diceva che il loro dio si sarebbe trasformato in un coniglio gigante ogni luna piena. Entrambi questi punti di vista hanno reso questa divinità un simbolo di fertilità.
6. Pasqua in origine non aveva niente a che fare con il cristianesimo
Invece, si trattava di una festa pagana della primavera e la rinascita della vita dopo i freddi mesi invernali in cui solo la barba cresceva.