Tanti auguri (in ritardo), “The vampire diaries”! Il 10 settembre di ben quattordici anni fa iniziava infatti la trasmissione della celeberrima serie tv ispirata alla saga di romanzi omonima di Lisa Jane Smith, dando vita ad uno dei triangoli amorosi più celebri della storia della televisione.
Per festeggiare questo evento, dunque, siamo qui oggi per raccontarvi cinque curiosità su “The vampire diaries” che forse non conoscete.
Cominciamo subito!
Titoli scelti a caso? Anche no!
Gli episodi delle serie tv presentano titoli generalmente in linea con quanto mostrato nel corso della puntata stessa, e fin qui nulla di nuovo.
Nel caso di “The vampire diaries” però non è sempre stato così.
I titoli originali degli episodi che compongono la sesta stagione, ventidue in totale, sono infatti tutti nomi di canzoni. Alcuni esempi? “I’ll remember” (6×01), brano di Madonna risalente al 1994, oppure “I’ll Wed You in the Golden Summertimer” (6×21), ballata composta da Stanley Crawford ed Alfred Bryan nel 1902.
Non solo: anche i titoli delle sedici puntate dell’ottava stagione hanno un significato ben preciso, dal momento che riprendono delle frasi pronunciate dai protagonisti nel corso della stagione iniziale. Per fare anche in questo caso un esempio concreto, possiamo citare il titolo del primo episodio, ovvero “Ciao fratellino”, che corrisponde alla battuta di entrata in scena nella serie di Damon Salvatore.
Mamma anche nella realtà
Nel corso della settima stagione di “The vampire diaries”, il personaggio di Caroline Forbes, grazie all’aiuto della strega Valerie, scopre di essere incinta dei gemelli di Alaric e Jo, che la congrega dei Gemini ha “trasferito” (grazie alla magia eh) dall’utero di Jo, uccisa da Kai, a quello dell’immortale vampira, la quale successivamente darà alla luce due splendide bambine.
Una scelta che ha fatto storcere il naso a numerosi fan, questa, ma che è stata dettata da un lieto evento che ha coinvolto nella realtà l’attrice interprete di Caroline, Candice Accola: la sua vera gravidanza.
Durante lo svolgimento delle riprese, la donna è infatti rimasta incinta del marito Joe King, e gli sceneggiatori hanno deciso di renderla madre anche nella serie tv per gestire al meglio tutta la situazione, senza dover escludere il suo personaggio dalla storia.
Scusi, parlo con Isobel?
Le serie tv longeve e di successo inseriscono di frequente degli easter egg per i propri spettatori. E “The vampire diaries” in questo non poteva proprio essere da meno.
Ci stiamo riferendo all’episodio intitolato “The descent” (in italiano, “La crisi”), dodicesimo della seconda stagione. In esso, appare per un momento ben visibile il numero di telefono di Isobel, la vampira ex moglie di Alaric e vera madre di Elena.
Ebbene: chiamando effettivamente quel numero, all’epoca, era possibile ascoltare un messaggio registrato di Katherine, Stefan e Damon, che invitavano i fan a scegliere bene il team (se il team Salvatore/Elena o il team Katherine) per cui parteggiare.
Buona la prima… o meglio, la seconda
Nella serie di “The vampire diaries” il ruolo di protagonista, Elena Gilbert, è stato affidato all’attrice Nina Dobrev.
Inizialmente però c’è stato il rischio che le cose non andassero in questo modo.
In un primo momento la parte di Elena venne infatti offerta alle attrici Ashlee Simpson ed Ashley Tisdale, bionde come la sua controparte cartacea, ma entrambe rifiutarono.
Successivamente si candidò per il ruolo proprio Nina Dobrev, ma il suo provino non fu affatto un successo, anzi: secondo quanto detto dalla sceneggiatrice e produttrice esecutiva della serie Julie Plec, nessuno della troupe l’aveva davvero presa in considerazione per la parte.
Nina però non demorse, e chiese di poter fare un secondo provino, siccome il primo era stato rovinato dalle proprie pessime condizioni di salute del momento. Seconda chance che venne concessa, e che portò alla scritturazione dell’attrice.
Baciami, finché puoi
Durante l’ultimo episodio della prima stagione, intitolato “Il giorno della fondazione“, avviene quello che i tanti fan della coppia “Delena” stavano aspettando: il primo bacio tra Damon ed Elena (che poi è in realtà Katherine ma vabbè, quella è un’altra storia), sotto le note malinconiche di quella canzone né allegra né triste che è “Bloodstream” degli Stateless.
La curiosità legata a questa scena di “The vampire diaries” risiede però nella durata del bacio. Dopo lo stop del regista, infatti, i due attori (Ian Somerhalder e Nina Dobrev) continuarono imperterriti a congiungere le loro labbra, come se nulla fosse, fino a quando non furono riportati alla realtà dalla troupe che intervenne per separarli.
Tale fatto fu raccontato dalla stessa Dobrev durante un’intervista, nella quale l’attrice disse anche di aver successivamente provato molto imbarazzo ripensando a quanto si fosse lasciata trasportare dal momento, dimenticando di essere in presenza di altre persone e sul set di una serie televisiva.
Un vampiro a tutti i costi
Che Damon sarebbe senza Ian Somerhalder? Lo penseranno moltissimi fan dell’affascinante e tenebroso vampiro… e forse lo ha pensato lo stesso Ian, che ha fatto di tutto pur di ottenere la parte.
Da sempre amante di tutto ciò che è legato al fantasy e soprattutto alla misteriosa figura dei vampiri, l’attore ha studiato a memoria ben 9 pagine dello script della serie in un solo giorno, pur di arrivare preparato al provino.
Per farlo, siccome al momento si trovava in un’altra città rispetto a quella dove si sarebbero svolti i casting l’indomani, incollò i testi sul cruscotto macchina e, durante il viaggio, li studiò per filo e per segno (fortunatamente era un ottimo guidatore, in grado di fare due cose contemporaneamente) riuscendo così ad ottenere la parte.
Fu un vero sollievo per Ian, ottenere il ruolo tanto agognato di un vampiro: solo poco tempo prima aveva infatti partecipato alle audizioni di “True blood“, ma era stato scartato. Ciò provocò in lui una delusione talmente cocente da spingerlo a non guardare mai la serie tv di Alan Ball.
Non si può dire però che con il suo Damon Salvatore in “The vampire diaries” non si sia totalmente rifatto. E menomale, per lui… e per noi.