Oggi è un giorno triste per il mondo della Televisione e per tutti gli italiani, Raffaella Carrà, la showgirl più amata e conosciuta al mondo, è morta in seguito ad una malattia, lasciando tutti a bocca aperta. Nessuno se lo aspettava, in effetti, anche perché nell’ultimo periodo, Raffaella era stata lontana dalle telecamere, senza esibire in nessun modo il suo dolore.
E’ così che ci lasciano la risata e il caschetto biondo più famosi della televisione italiana e non solo. Una presentatrice, cantante, ballerina, una showgirl a tutto tondo come non se ne vedono più; una vera e propria icona, amata da tutti e, oggi, da tutti pianta.
Alcune delle sue canzoni più famose, non sono mai passate di moda, anzi, hanno accompagnato di generazione in generazione sempre momenti e significati diversi, mantenendo Raffaella, la nostra Raffa nazionale, sempre in vetta e nel cuore di tutti.
Inoltre Raffaella Carrà è stata anche paladina del femminismo, dimostrando una liberta, nei costumi e nei testi delle sue canzoni, che hanno sfondato le convenzioni del tempo. Ricordiamo, tra le tante cose, che è stata lei la prima donna ad esibire l’ombelico in tv, e la prima a cantare la parità di genere nelle canzoni come A far l’amore comincia tu.
Allo stesso modo, la Carrà è stata icona del mondo gay e di tutto il movimento LGBT+, innalzata a simbolo e amata alla follia, amore da lei totalmente corrisposto.
Una vera e propria diva, che però è da sempre stata l’immagine della semplicità, della genuinità e dell’allegria. Da oggi il mondo perde una grande donna, un altro grande pilastro della nostra Televisione e della cultura italiana nel mondo.
Raffaella Carrà, la donna e la diva
Raffaella nacque a Bologna, il 18 giugno 1943 (aveva infatti appena compiuto 78 anni), e dopo aver passato i primi anni della sua infanzia nella sua terra natia, dagli 8 anni in poi ha vissuto a Roma, dove ha studiato all’Accademia Nazionale di Danza e successivamente al Centro Sperimentale di Cinematografia.
La sua carrierà iniziò molto presto, quando apparì in alcuni film come attrice bambina, e così continuò, film dopo film per tutti gli anni ’50 e ’60.
Il grande salto in avanti, però, arrivò dopo il cambio di cognome, passando da Raffaella Pelloni a Raffaella Carrà e con la sua decisione di concentrarsi sulla carriera di subrette e showgirl, dal momento che il cinema non le aveva portato la notorietà sperata.
Tra il 1969 e il 1970 arrivò il successo televisivo con lo spettacolo Io, Agata e tu (accanto a Nino Taranto e Nino Ferrer), che proseguì poi con Canzonissima, al fianco di Corrado dove la Carrà si fece portatrice di un vero e proprio scandalo mostrando l’ombelico nudo nella sigla del programma Ma che musica Maestro!.
Il successo fu enorme, e consacrò per sempre il talento di Raffaella, sia in Italia che all’estero (ad esempio in Spagna, dove era famosa quanto lo era in Italia), fino a farle guadagnare il titolo di Regina della Televisione.
In tempi più recenti possiamo ricordarla per la sua partecipazione al talent The Voice, nel ruolo di coach accanto a J-Ax, Noemi e Piero Pelù, oppure negli anni 2000 per il suo programma Carramba che sorpresa! e Carramba che fortuna!, eventi televisivi che hanno raccolto successi inimmaginabili.
Ma quello che di sicuro passerà di generazione in generazione sarà la sua musica, le canzoni che ieri come oggi restano simbolo di libertà e allegria e che l’hanno portata a vincere 22 dischi tra oro e platino.
Vediamo quindi quali sono stati i suoi dischi e le sue canzoni più famose e amate.
Gli album di Raffaella Carrà
- Raffaella (1971), RCA italiana
- Raffaella Carrà (1971), RCA italiana
- Raffaella… Senzarespiro (1972), RCA italiana
- Scatola a sorpresa (1973), CGD
- Milleluci (1974), CGD
- Felicità tà tà (1974), CGD
- Forte Forte Forte (1976), CGD
- Fiesta (1977), CGD
- Raffaella (1978), CBS
- Applauso (1979), CBS
- Mi spendo tutto (1980), CBS
- Raffaella Carrà (1981), Hispavox
- Raffaella Carrà 82 (1982), Opus
- Fatalità (1983), Hispavox
- Bolero (1984), CGD
- Fidati! (1985), Zerolandia/BMG Ariola
- Curiosità (1986), Fonit Cetra
- Raffaella (1988), CBS
- Inviato Speciale (1990), Fonit Cetra
- Raffaella Carrà (1991), Fonit Cetra
- Hola Raffaella (1993), Ariola
- Carramba che Rumba! (1996), Nuova Fonit Cetra
- Fiesta – I grandi successi (1999), RCA italiana
- Replay – The album (2013), Do It Yourself
- Ogni volta che è Natale (2018), Sony Music
Il più grandi successi, le canzoni intramontabili di Raffaella Carrà
In tutta questa musica ci sono delle canzoni che hanno superato il tempo, che sono famose oggi, così come lo erano appena uscite. Tutte quelle canzoni che ci vengono in mente quando si pensa alla Carrà. La lista sarebbe lunghissima, ma abbiamo deciso di mettere soltanto quelle più importanti.
Ma che musica Maestro!
Uno dei primi successi musicali di Raffaella Carrà del 1970, sigla di Canzonissima, programma condotto da Corrado dove Raffaella fece scandalo esibendo l’ombelico. Mai prima di lei una donna aveva mostrato la pancia in tv. Da quel momento in poi Raffaella fu vista come un astro crescente della tv, grazie al suo grande talento nel canto e nel ballo, ma anche per la sua allegria contagiosa e l’attrattiva che esercitava sul pubblico.
Tuca Tuca
La canzone delle canzoni, il Tuca Tuca del 1971. Chi non ha mai provato a fare il famoso passo di danza con il “tuffo” all’indietro? Quel ballo che solo Raffaella riusciva a fare alla perfezione, anno dopo anno, anche invecchiando. Una canzone che, insieme alla sua semplice coreografia ha davvero fatto la storia.
Rumore
Singolo del 1974 che dopo aver venduto oltre 10 milioni di copie, venne inciso anche in altre tre lingue, ossia inglese, spagnolo e francese.
Il testo della canzone parla di una donna che decide di lasciare il proprio partner per tornare a “fare da sé”, ripensando al passato quando tutto sembrava più facile. Una canzone che fu un vero successo, e una tra le preferite della Carrà
A far l’amore comincia tu
Arriva nel 1976 invece A far l’amore comincia tu, un’altra canzone “femminista”, se così possiamo definirla, in cui Raffaella suggerisce alla donna di far valere il suo parere e le sue preferenze a letto, portando la donna a ruolo attivo, nel rapporto, e non passivo dei desideri del marito.
La canzone nel 2011 è tornata in voga anche grazie ad una versione remix di Bob Sinclair, utilizzata anche in una scena del film di Paolo Sorrentino La Grande Bellezza.
Fiesta
Un singolo del 1977 è invece Fiesta, una canzone allegra e ritmata resa nota anche da alcune pubblicità televisive. Il testo della canzone è in spagnolo, ed è uno dei testi più famosi della Carrà che non sia nella nostra lingua.
Tanti Auguri
Com’è bello far l’amore da Trieste in giù… chi non ha mai cantato questo celebre verso di Raffaella Carrà? Ebbene, la canzone che lo contiene è Tanti Auguri, del 1978. Inutile dire che anche questa è una delle canzoni simbolo della Carrà, una delle più conosicute ed amate, nella quale ancora una volta si canta la spensieratezza, la passione, e la voglia di lasciarsi andare, di vivere a pieno la vita.
Luca
Nel 1978 esce una canzone di Raffaella molto particolare, e dal significato che anticipa i tempi con temi ancora attuali, si tratta di Luca. Il brano racconta:
Era un ragazzo dai capelli d’oro
E gli volevo un bene da morire
Io lo pensavo tutto il giorno intero
Senza tradirlo neppure col pensieroMa un pomeriggio dalla mia finestra
Lo vidi insieme ad un ragazzo biondo…
Dal resto del testo capiremo che Luca è gay, una tematica che viene trattata per la prima volta e in modo ironico. Molti ritengono che Raffaella Carrà sia diventata una vera e propria icona per il mondo gay a partire da questa canzone.
Pedro
Singolo del 1980, la canzone racconta una vera e propria avventura amorosa di una turista in vacanza a Santa Fe con un giovane ragazzo di nome Pedro. Una curiosità legata a questa canzone riguarda la linea melodica, che non è altri che la versione ritmata della Siciliana, composizione di Johan Sebastian Bach.
Ballo ballo
Singolo del 1982, Ballo ballo è stata la terza sigla di Fantastico, il celebre varietà del sabato sera nella tv degli anni ’80. Come per molti altri testi, anche questo fu scritto da Gianni Boncompagni, autore che per 11 anni fu anche compagno di Raffaella. La canzone ebbe enorme successo, tanto da arrivare al terzo posto per i singoli di inizio ’83.
Rosso
Per chiudere questo elenco ho infine scelto Rosso, una canzone del 1984. Anche qui Raffaella si pone in evidenza come donna sicura e indipendente, che non pende dalle labbra di un qualsiasi uomo, una donna che vive appieno tutte le sue emozioni, sprigionando colori che raccontano passioni, sogni e speranze.
Qual è la tua canzone preferita di Raffaella Carrà? Lascia un commento per farcelo sapere, ma soprattutto per dedicare un ricordo a Raffaella, la stella che si è spenta, ma che continuerà a splendere per sempre.