Sono passati quattro anni da quando un gruppo di anti-eroi (ladri??) guidati da un professore incline alla criminalità (Álvaro Morte) ha saccheggiato i posti più sicuri della Spagna senza farsi un graffio e guadagnando popolarità ovunque. Ma le carte in tavola sono cambiate e la brutta sorte ha colpito la squadra. Il professore è stato arrestato e la banda è bloccata all’interno della Banca di Spagna. Sopravvivranno? Moriranno? Quale sarà la loro redenzione? La stagione 5 volume 1 risponde un po’ a queste domande.
La stagione 5, parte 1, assomiglia più o meno alle precedenti. Proprio come nelle altre quattro stagioni, Tokyo racconta la storia, ma questa volta con un senso di peso.
La serie La Casa Di Carta presenta colpi di scena non proprio perfetti e che avrebbero dovuto far deragliare la serie molto tempo fa, ma in qualche modo il tono ironico utilizzato dagli ideatori è riuscito a conquistare milioni di fan. I personaggi poi sono entrati nel cuore di tutti… a parte Arturo. Di lui parleremo anche dopo.
La trama della 5° stagione di La Casa di Carta
L’ispettore di polizia – o forse no – Alicia Sierra (Najwa Nimri) intrappola il professore (Alvaro Morte) nel suo nascondiglio mentre la banda continua a fondere l’oro e seguire il piano di fuga. A complicare i piani della banda c’è lo spietato e disonesto colonnello Luis Tomayo (Fernando Cayo), che trama una missione violenta senza esclusione di colpi per porre fine alla rapina.
In uno dei tanti flashback dei personaggi principali, vediamo il compianto Berlino (Pedro Alonso) incontrare suo figlio e insegnargli l’arte segreta dei ladri in “una rapina a Berlino”. Ma il più interessante dei flashback – come già accennato – è riservato a Tokyo (Ursula Corbero). Finalmente sappiamo come ha perso il suo ex fidanzato Rene (Miguel Angel Silvestre), e come è stata reclutata dal Professore (Alvaro Morte). Per fortuna, questi flashback non sono troppo off topic ma forniscono solo le informazioni interessanti per la trama della quinta stagione di Casa di Carta.
Tuttavia, con tanti intermezzi, la 5° stagione di La Casa di Carta perde di vista le sequenze d’azione. C’è da dire che alcune sottotrame appaiono interessanti. Ad esempio, in un momento cruciale, l’ispettore Sierra deve affrontare una delle scelte più difficili della sua vita che coinvolge il suo bambino non ancora nato e il professore. Nimri e Morte fanno quello che sanno fare meglio per sostenere questa scena.
Tornando al colpo in banca, il personaggio non così simpatico Arturo (Enrique Arce) fa quello che gli riesce meglio: continuare a infastidire tutti con un colpo di stato mal pianificato, proprio quando la missione militare del colonnello sta iniziando.
Ringraziamo gli sceneggiatori per aver reso l’azione e i dialoghi più realistici nella 5 stagione di La Casa di Carta. Anche i nuovi personaggi sembrano più credibili e il pericolo più imminente. La principale protagonista di questa stagione è Tokyo, a cui l’intero volume sembra essere dedicato. Dalle sue origini alle sue azioni in questa missione, la presenza di Tokyo è magnetica.
Gli ideatori hanno fatto luce anche sugli altri membri della banda femminile in questa stagione. Ad esempio, la serie TV approfondisce i dubbi mentali di Monica (Esther Acebo) quando i demoni del suo passato incombono. Allo stesso modo, vediamo Julia aka Manila (Belén Cuesta) parlare di come suo padre non abbia accettato la sua identità trans.
Tuttavia, alcune scelte di sceneggiatura sono scarse e non funzionano per la serie TV. È inquietante vedere un gruppo di esperti super preparati permettere alle proprie emozioni di superarli in alcune fasi cruciali. Prendiamo, per esempio, il momento in cui Tokyo riesce a entrare facilmente nella testa dell’implacabile Gandia (José Manuel Poga) o il drammatico scambio tra Manila e Denver (Jaime Lorente).
Questa stagione presenta tante strane metafore. Ad esempio, durante tutta la stagione, i personaggi paragonano gli avvenimenti della serie tv a quelli del calcio. C’è una battuta di Arturo su Messi, Neymar e Cristiano Ronaldo.
La Recensione
La Casa Di Carta 5 stagione
I ladri di La Casa di Carta sarebbero dovuti andare in pensione dopo la prima stagione. Le altre 3 stagioni e anche la 5, perdono il fascino della prima stagione e sono solo una faida tra stupidi ladri contro stupidi poliziotti. Nella 5° stagione gli ostaggi ti sembreranno i personaggi più cattivi, il che è tutto dire in una rapina. I ladri e i poliziotti invece ti sembreranno gli Avengers. Sopravvivono a lanciarazzi, granate lanciate a 2 centimetri di distanza e trasportano più munizioni che gli Alleati durante la 2° Guerra Mondiale.
PRO
- Sappiamo qualcosa in più su Tokyo
- Carino il flashback con Berlino
CONTRO
- Troppo ridicola
- Perde di vista l'azione