La missione finale di Daniel Craig nei panni di James Bond è stata rilasciata e, comprensibilmente, alcune lacrime sono state versate per quello che è stato un addio molto affettuoso. Avendo già guadagnato la somma di 119 milioni di dollari dopo il suo debutto questo fine settimana (fonte The Guardian), “No Time To Die” potrebbe essere sulla buona strada per essere il film di maggior successo di Daniel Craig come agente 007 fino ad oggi.
Ti ricordiamo che domani uscirà la nostra video recensione di No Time To Die. Resta sintonizzato su Wonder Channel per vederla.
I fan di vecchia data sono accorsi al cinema per guardare il James Bond del 21° secolo mettersi al volante di quell’iconica Aston Martin un’ultima volta.
Ma qual è l’ordine migliore in cui vedere Craig come Bond?
Bene, ecco una guida che ti aiuterà a guardare i film di James Bond interpretati da Daniel Craig in ordine cronologico.
Casino Royale (2006)
“Casino Royale” di Martin Campbell non rappresenta solo l’inizio di Craig come 007. L’adattamento del 2006 del primo libro di Bond di Ian Fleming ha mostrato James nelle sue prime fasi. Qui era una spia che doveva ancora prendere la giusta confidenza con il drink Martini e le altre acrobazie degne di un vero agente della corona. Abbiamo visto un agente rozzo, che ha imparato le mosse di cui aveva bisogno per essere l’eroe sofisticato che il pubblico voleva.
Soprattutto, però, “Casino Royale” ci ha introdotto un lato emotivo di James che non vedevamo da anni. Questo non è solo un ottimo punto di partenza per Bond: è un ottimo punto di partenza per un franchising in generale.
Quantum of Solace (2008)
Il prossimo nella lista è il film di Bond che, a differenza di molti altri, si svolge immediatamente dopo il suo predecessore, quindi potrebbe essere visto meglio come un sequel diretto. Muovendosi (nel bene e nel male) a una velocità vertiginosa, “Quantum of Solace” è un film di vendetta, con Bond alla caccia implacabile dei responsabili della tragedia che si verifica in “Casino Royale”. Alimentato dalla rabbia, Bond scopre un’organizzazione losca che ha avuto un ruolo cruciale nelle attività di Le Chiffre. Va persino contro l’MI6 (Secret Intelligence Service) per scoprire la verità.
Questo è il film più contorto di Craig nei panni di Bond. “Quantum of Solace” è meno entusiasmante del precedente. Tuttavia, risulta essere un pezzo importante del puzzle della storia attorno a James Bond.
Skyfall (2012)
Grazie a questo film sappiamo che 003 era un numero magico. Dopo i risultati un po’ deludenti di “Quantum of Solace”, “Skyfall” è arrivato per svoltare pagina e, per fortuna, ha funzionato.
Rilasciato nel 50° anniversario del franchise, Skyfall è un’avventura da brivido, che include tutti gli elementi che hanno reso grandi le storie di Bond. Un’apertura eccezionale, una canzone gelida e un grande cattivo interpretato da Javier Bardem.
Qui Craig è totalmente a suo agio con il ruolo e ne ama ogni secondo. Ma soprattutto, “Skyfall” ha ancora una volta attinto al lato più umano di questo agente quasi inarrestabile, e lo si può vedere nella relazione che Bond ha avuto con Judi Dench. L’ultima apparizione della donna nel franchise crea una commovente chimica tra lei e Craig, rendendola una delle “Bond Girls” più memorabili fino ad oggi.
Spectre (2015)
Come ogni pagina del capitolo di Craig nei panni di Bond, Spectre è un’altra parte fondamentale del puzzle che arricchisce il personaggio, anche se a un livello piuttosto inverosimile.
In “Spectre”, Sam Mendes è tornato con Craig. Spectre ripercorre le vicende che hanno reso questo Bond l’agente che abbiamo imparato a conoscere, amare e di cui abbiamo paura. Qui Bond scopre un altro misterioso gruppo noto come Spectre, che si collega a tutte le sue precedenti missioni – e alle persone care che aveva perso – per gentile concessione di Franz Oberhauser, che è il presunto fratello di Bond.
Gli elementi di cappa e spada rallentano il film ma non oscurano alcune delle grandi acrobazie e scene d’azione che rendono grande un film di Bond, in particolare le scene di apertura che vedono Bond impegnato in una missione suicida a Città del Messico.
No Time To Die (2021)
Questo è il modo migliore per concludere l’arco narrativo di Craig come James Bond. No Time To Die si ricollega a quasi tutti i film di Craig nei panni di Bond. Ci aiuta a rivivere le amicizie nate, gli amori perduti e le battute che ancora oggi calzano a pennello con la storia.
“No Time To Die” non è solo un incredibile omaggio a ciò che è venuto prima di Craig, ma fa incredibilmente parte dell’eredità che l’attore ha contribuito a costruire da “Casino Royale”. Ci sono così tanti cenni al mondo che ha creato e di cui alla fine ha fatto parte. Questi rendono “No Time To Die” il capitolo più soddisfacente di tutti.
E tu hai visto tutti i film di Daniel Craig come James Bond? Che ne dici di una maratona prima di vedere No Time To Die? Facci sapere la tua nei commenti.