Tornare a vincere è stato diretto da Gavin O’Connor, la cui abilità con i film drammatici sportivi è stata certificata da “Miracle” del 2004. Anche Tornare a Vincere non se la cava male e vanta una delle interpretazioni migliori e convincenti di Ben Affleck.
O’Connor e Affleck hanno già lavorato con successo insieme nell’eccentrico e divertente “The Accountant”. Qui affrontano una storia molto più seria, raccontando la vita di un ex giocatore di basket separato dalla moglie e con problemi di alcolismo.
Affleck ha avuto problemi con l’alcolismo anche nella vita reale e ha intenzionalmente tentato di usare quell’esperienza per, uso le sue stesse parole: “accedere a questi aspetti profondamente privati di me stesso,” rendendo più realistica la sua interpretazione sullo schermo.
All’età di 47 anni, le cicatrici di Affleck sono visibili sul suo viso e con la recitazione riesce a trasmettere il dolore profondo che il bere gli ha causato così come la rabbia selvaggia e ribollente che prova per il modo in cui ha sprecato alcuni periodi della sua vita.
Tornare a Vincere è quindi un bel tributo alla lotta di Affleck ma anche ai realizzatori e ai suoi colleghi attori. Anche se Affleck è l’unico nome forte del cast, tutti quanti si comportano egregiamente, rendendo il film un ensemble armonioso.
Ovviamente la sceneggiatura di Brad Ingelsby ci porta a trascorrere una notevole quantità di tempo con Jack Cunningham, il personaggio di Affleck, così da farci scoprire il motivo per cui Jack si è dato all’alcol.
All’inizio ci viene presentato come un normalissimo operaio edile. Cunningham ha sempre una lattina a portata di mano, anche quando è sotto la doccia. Quasi tutte le sere va all’Harold’s Place, un pub in cui fraternizza a suon di birra con altre persone… che ogni volta lo riportano a casa sbronzo. Tra l’altro non accetta i consigli della sorella Beth (Michaela Watkins) e si arrabbia facilmente con lei quando gli passa un messaggio della sua ex moglie Angela (Janina Gavankar). Jack è sicuramente un disastro e Affleck è bravissimo nel renderlo il più credibile possibile.
Un giorno riceve una telefonata dal preside della sua ex scuola, la Bishop Hayes High School. L’allenatore di basket della scuola ha avuto un infarto e serve un sostituto per finire la stagione. Jack è interessato?
A quanto pare, Jack era un grande giocatore di basket. Nominato giocatore dell’anno CIF per due anni consecutivi, prima (per ragioni che scopriremo) di arenarsi al college. Troppo imbarazzato per dire di no per ragioni di alcolismo, accetta l’incarico.
Il basket che si svolge nel liceo è un elemento chiave nella trama di “Tornare a Vincere”.
Non sorprende che, come dice Jack all’assistente allenatore Dan Espinosa (Al Madrigal), la squadra di Bishop Hayes è un gruppo di giocatori mediocri che si pungono a vicenda e non hanno mai sentito parlare di spirito di squadra.
Tra i giocatori ci sono Marcus (Melvin Gregg), Brandon (Brandon Wilson), talentuoso ma con poca autostima, e Kenny (Will Ropp), che si concentra più sulla sua vita sociale che sulla squadra.
All’inizio, la squadra non migliora nemmeno sotto la guida di Jack, ma alla fine l’allenatore inizia a plasmare gli schemi e la squadra inizia a macinare vittorie.
Affleck supporta il film da cima a fondo. O’Connor ha detto al 34th Street Magazine che è uscito dal suo ultimo periodo di disintossicazione “il giorno prima di iniziare le riprese di Tornare a Vincere.” Quindi la sua voglia di redenzione ha fatto la differenza.
Ben Affleck eleva quello che altrimenti sarebbe stato un film sportivo standard. La sua interpretazione è così eccezionale che porta a una nuova definizione del termine “attore protagonista”: tutti gli altri membri di Tornare a Vincere stanno solo supportando la sua capacità di raccontare questa storia sui problemi dovuti all’abuso di alcol.
Ho deciso di dare 7 al film perché ho trovato incredibile la performance di Affleck. Fammi sapere se sei d’accordo con il voto della recensione attraverso i commenti.
La Recensione
Tornare a Vincere
Attraverso il film Tornare a Vincere, apprendiamo che Cunningham sta usando l'alcol per intorpidire il suo dolore per la perdita di una persona cara. La via della redenzione è disseminata di buone intenzioni, fattori scatenanti e ricadute. Le lotte di Cunningham sono splendidamente documentate dalla performance di Affleck, che ha avuto problemi di alcolismo nella vita reale. Cunningham è un personaggio carismatico, imperfetto e, oltre a fare il tifo per Bishop Hayes, facciamo il tifo anche per lui e speriamo che rimetterà in sesto la sua vita.
PRO
- La migliore performance di Ben Affleck
- L'azione sportiva è realistica, sintonizzata sul tono grintoso del film
CONTRO
- Non sfrutta il basket nel modo giusto per aiutare Jack nella sua lotta