Dopo aver visto l’inizio della serie tv con Kristen Bell “La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra” (titolo più corto no eh?) ho pensato sin da subito che questo show assomigliasse ad altri film polizieschi rivolti a casalinghe annoiate. Quali sono questi altri thriller polizieschi con una protagonista donna tratti da un libro? Gone Girl, La ragazza del treno e La donna alla finestra, quest’ultimo sempre su Netflix. C’è un narratore che la sa lunga, una donna bianca scomparsa, un fidanzato sospettoso, un trauma passato, dipendenza da alcol. Alcuni di questi titoli hanno conquistato pubblico e critica, altri meno. Come se la sarà cavata La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra? Continua a leggere la recensione per scoprirlo.
La serie è stata creata dal team di marito e moglie Rachel Ramras e Hugh Davidson, insieme a Larry Dorf. Parlando del cast, al fianco di Bell ci sono Michael Ealy nei panni dell’ex marito di Anna, Mary Holland nel ruolo della migliore amica di Anna, Tom Riley nel ruolo del vicino sospettoso ma affascinante e Cameron Britton, sempre perfetto come serial killer e qui interpreta il ruolo del tuttofare.
Di cosa parla la trama? Anna (Bell) è una pittrice alcolizzata, divorziata e in lutto per la morte di sua figlia, avvenuta diversi anni prima. Spesso si siede di fronte alla finestra della sua sontuosa casa di periferia, con un bicchiere di vino pieno letteralmente fino all’orlo e un romanzo poliziesco, spiando le altre case del quartiere. Una sera però assiste a un omicidio e inizia a fare la detective.
“La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra” è una parodia dei copiosi adattamenti cinematografici e gialli degli ultimi dieci anni circa. Anna condivide non solo il nome con la protagonista di La donna alla finestra, interpretata da Amy Adams, ma anche un retroscena simile e lo stesso trauma. Come lei e Rachel di La ragazza del treno (Emily Blunt), Anna beve troppo ed è dipinta (scusate il gioco di parole) come una schizofrenica che soffre di allucinazioni. Ovviamente si tratta di parodia totale: la voce fuori campo parla temporaneamente con un accento britannico, il cesto della frutta nella sua cucina contiene una montagna di tappi per il vino e la morte di sua figlia avviene nel modo più ridicolo possibile. Per citare un altro riferimento tratto da un libro, l’apparente vittima dell’omicidio è un’assistente di volo, alla Kaley Cuoco della serie tv L’assistente di volo.
Le gag che ci sono in gran parte funzionano. Qualche esempio? Ogni volta che Anna visita la tomba di sua figlia, la lapide sfoggia una frase diversa. Il suo profilo Instagram usa didascalie no sense come “girasole” e “cappuccino” per accompagnare ogni immagine sul feed. La sua migliore amica ficcanaso (Mary Holland) ammira senza fiato i suoi quadri, ma le opere che vediamo sono per lo più fiori in stile motel-art. Oppure l’ex marito di Anna (Michael Ealy), uno psicologo criminale, porta la loro bambina a intervistare un serial killer, o il raccapricciante tuttofare di Anna, Buell (Cameron Britton) che lavora incessantemente alla loro cassetta della posta per quelli che sembrano giorni (e forse anni). Altre? Le compagnie aeree decidono casualmente di non volare sulla costa occidentale degli USA per tutta l’estate e le donne possono affogare in un lago in cinque secondi netti.
Per quanto la serie si diverta a prendere in giro il genere, è anche chiaramente innamorata da esso. Ogni episodio segue abilmente la logica della commedia per raccontare un piccolo thriller in 8 parti che è spesso più avvincente della maggior parte dei film che sta parodiando.
La Recensione
La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra
Sono stato affascinato dal titolo, l'ho continuata a vedere per i colpi di scena e mi sono divertito con le tante gag presenti sullo schermo. La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra è ben interpretata da Kristen Bell nei panni di Anna, una madre in lutto sotto l'influenza di farmaci che piegano ogni mente e tanti bicchieri di vino rosso a buon mercato. Quando sei in quello stato mentale, tendi a guardare fuori dalla finestra e osservare gli altri che vivono vicino a te. Ma quello che vede Anna la manda in paranoia e porta lo spettatore dentro un vortice fatto di divertimento e giochi mortali. Si tratta di una serie perfetta da consumare insieme al tuo partner o da solo/a durante un weekend a casa. Ed è bello vedere Michael Lehmann tornare al genere commedia thriller.
PRO
- Il cast se la cava benone
- A tratti ho pensato che fosse superiore ai film o serie che prende di mira
CONTRO
- Potrebbe risultare complessa da decifrare per alcuni
- Delle volte non si capisce se voglia essere più thriller o più parodia
Davvero una mini serie che ti trasporta.. Vista tutta in una serata… Ben strutturata.. Gli episodi di circa 30 min non ti annoiano.. Ed il filo della trama regge bene.. La protagonista kristin bell è molto competente.. Non mancano le gag che a prima vista ti sfuggono… Ma dopo le comprendi.. Horror.. Thriller.. Comicità… Suspense… Tuttonin 8 episodi.. Ed il finale.. Ha sorpreso anche me… Voto? 9…attendiamo il seguito..