Si, lo ammetto, delle volte Netflix ha un talento speciale nel coccolare i suoi spettatori con ottimi contenuti internazionali e questo è stato uno dei motivi principali per cui la piattaforma di streaming è diventata così famosa negli anni. Ogni paese presenta serie o film di assoluto spessore e che può condividere con il resto del mondo. Se non fosse stato per Netflix, non avremo mai conosciuto le serie tv coreane Squid Game o Non Siamo Più Vivi. Per non parlare di “La Casa di Carta” o “Dark”, per citarne altre. O ancora “Che fine ha fatto Sara“. La lista è veramente lunga e ci vorrebbero 5 articoli per elencare tutti i progetti internazionali di Netflix.
Il catalogo attualmente vanta un altro film interessante che l’algoritmo ha deciso di mettermi in evidenza.
Sto parlando del film horror tedesco “The Privilege” (Das Privileg). Ti spiego leggermente la trama così ti fai un’idea di cosa tratta il film.
The Privilege segue un giovane di nome Finn, che ha vissuto un trauma infantile: la morte della sorella maggiore, Anna.
La morte di Anna non è avvenuta per cause naturali. Praticamente un’entità demoniaca stava cercando lei e Finn ed Anna è morta per proteggere il fratellino. Questa è la scena iniziale.
Ovviamente nessuno crede a Finn. E come dargli torto. Immagina un bambino che ti dice: ho visto un demone che è entrato nel corpo di mia sorella e l’ha costretta a suicidarsi. Tu gli crederesti? Ovviamente no. I genitori pensano che soffra di allucinazioni e lo mandano in cura da una strizzacervelli. Ma lui sa cosa ha visto e cerca di scoprire la verità confrontandosi con la sua migliore amica Lena (Lea Van Acken). Il film si concentra principalmente su questa trama, ma ci sono anche delle trame secondarie abbastanza interessanti.
Perché The Privilege ti porta sino ai titoli di coda? Dopo la prima scena, non vedi l’ora di scoprire chi è quell’entità soprannaturale e perché ha perseguitato Finn e sua sorella. C’è una ragione per cui Netflix investe così tanto in progetti internazionali ed è la narrazione. La lingua non è una barriera e film come The Privilege sono ottimi esempi. Anche se la lingua è diversa, l’efficace narrazione di The Privilege e la sceneggiatura ricca di suspense valgono la visione. Ovviamente puoi impostare come lingua principale l’italiano ma ti consiglio di vedere il film in lingua originale con i sottotitoli.
Hai già capito che The Privilege mi ha convinto. Sarà merito anche del cast?
Max Schimmelpfennig non si comporta male nei panni di Finn e ti porta in un viaggio spaventoso e inquietante. L’attore tedesco riesce a far sentire a tutti il dolore che sta attraversando e la confusione di ciò che sta accadendo intorno a lui.
Lea Van Acken nei panni di Lena è in realtà il personaggio più interessante del film e offre agli spettatori una sorta di tregua dalle situazioni di tensione. È spensierata ed è orgogliosa di essere un membro della comunità LGBTQIA+.
E anche Tijan Marie offre una buona performance come Samira. Il film decide di sfruttarla per lo più nella seconda parte ma in quel frangente riesce a sfoggiare ottime capacità di recitazione e poi, diciamocela tutta, è ampiamente gnocca.
Chi manca all’appello?
Caroline Hartig e Milena Tscharntke rubano la scena a tutti. Ogni volta che sono sullo schermo, catturano l’attenzione. Anche se Caroline appare solo nei primi 5-10 minuti del film, getta le basi di ciò che gli spettatori potranno aspettarsi.
Per riassumere… si, il cast di The Privilege funziona.
Ma l’aspetto migliore di The Privilege è che il jump-scare non è stato usato per creare paura, il che significa che nessun demone appare improvvisamente sullo schermo per spaventarti. Non mi piacciono i film horror che abusano dei soliti effetti per creare paura. Sembrano tutti uguali.
Cosa non mi ha convinto invece di The Privilege?
La storia è principalmente incentrata su Finn. Quindi scoprirai la verità solo quando sarà Finn a scoprirla. Tutti i suoi sforzi per cercare risposte sembrano affrettati. Anche i cattivi sembravano avere fretta di condividere le loro intenzioni. Questa frettolosità influisce negativamente sul climax. The Privilege avrebbe potuto funzionare meglio come miniserie. Ha un buon cast e una trama inquietante. A causa del limite di tempo, non abbiamo capito che fine hanno fatto tutti i cattivi. Nel film si parla di magia nera ma non ci viene spiegato molto a riguardo. Una miniserie di 4 episodio avrebbe risolto tutti questi problemi.
Tutto sommato, “The Privilege” è un buon film horror/thriller e saprà tenerti con il fiato sospeso. La suspense non manca e prova a comunicare un bel messaggio sullo sfondo: “cioè che dipendiamo troppo dalle medicine e queste medicine ci stanno trasformando in qualcos’altro.”
E tu hai visto The Privilege? Fammi sapere cosa ne pensi attraverso i commenti. Sono curioso.
La Recensione
The Privilege
Ho trovato la trama di The Privilege davvero interessante anche se, per l'eccessiva fretta, il regista non spiega in modo preciso il mistero che ruota attorno al film. Il cast sfoggia delle ottime interpretazioni ma aveva bisogno di più tempo per raccontare questa bella storia horror.
PRO
- La trama è davvero interessante
- Non abusa dei soliti effetti horror
CONTRO
- Frettoloso
- Non spiega completamente il mistero che ruota attorno al film
il peggior film dell’anno, Punto!