Vikings: Valhalla fa subito capire ai fan di Vikings e dei drammi storici di che pasta è fatta. Invasioni, saccheggi, dichiarazioni di guerra e incoronazioni. Tutto nei primi episodi.
Ambientata oltre un secolo dopo la serie originale di History Channel, Valhalla segue i Vichinghi dopo il massacro del giorno di San Brizio, in cui il re d’Inghilterra Etelredo ordina lo sterminio dei vichinghi che risiedono nel suo regno.
A questo punto, viene introdotto l’affascinante cast di personaggi della serie TV e le cose iniziano a calmarsi temporaneamente (e misericordiosamente). Re Canuto (Bradley Freegard) guida la sua flotta danese in Inghilterra insieme ad altre forze vichinghe. Il suo braccio destro è il giovane principe norvegese Harald (Leo Suter). Accanto a lui c’è il fratellastro Olaf (Johannes Johanneson), un uomo rozzo e inaffidabile che pensa solo al trono più adatto per le sue gonfie chiappe.
I due personaggi principali, tuttavia, sono saggiamente posizionati come nuovi arrivati o estranei alla vendetta di San Brizio. Gli spettatori che non salpano per la prima volta col franchise di Vikings si collegheranno immediatamente ai fratelli Greelander Leif (Sam Corlett) e Freydis (Frida Gustavsson), figli del leggendario guerriero Erik il Rosso.
È il viaggio di Leif che si rivela essere il più avvincente. Il conflitto centrale che vediamo in questa prima stagione di Vikings: Valhalla è tra le fazioni vichinghe e la religione. Da un lato, la fiorente fede cristiana che si è diffusa in Danimarca e Norvegia, dall’altro, le convinzioni “pagane” dei Groenlandesi nel seguire il Padre di Tutti. In Vikings: Valhalla, Leif è combattuto tra le nuove e vecchie credenze, soprattutto dopo essersi accorto che una croce regalatagli da una donna, gli ha salvato la vita.
Laddove il tumulto interiore di Leif fornisce alcune delle esplorazioni più intriganti dei personaggi, il pellegrinaggio di Freydis al luogo sacro di Uppsala (attraverso il familiare luogo vichingo Kattegat) è molto più semplice e monotono.
Tuttavia, Vikings: Valhalla non parla solo di vichinghi. La trincerata corte inglese di Londra è il luogo in cui si svolgono gran parte dei pesanti complotti o intrighi della serie.
Godwin, l’opportunista braccio destro del re, prova ad istruire il futuro re Edmund, interpretato da Louis Davison, che porta le sfumature di Joffrey de Il Trono di Spade nel ruolo. Anche la matrigna di Edmund, Emma di Normandia (Laura Berlin) e la regina Aelfigu (Pollyanna McIntosh), aggiungono un tocco regale e suspense al finale della prima stagione.
Le scene con Godwin, interpretato magicamente da David Oakes, ci dicono ciò che Vikings: Valhalla prova ad essere lontano dai campi di battaglia. La sua ricerca del potere (e rimanere al potere) migliora anche i momenti più drammatici della stagione.
Nella seconda metà della serie i creatori di Vikings: Valhalla hanno deciso di dare molto spazio al fanatico cristiano Kåre (Asbjørn Krogh Nissen), che funziona tremendamente bene come il cattivo della stagione. Il problema è che la sua trama sembra poco collegata con quella principale. L’inclusione di Freydis dentro la storia di Kåre mi è sembrata un tantino forzata.
Non credo di esagerare dicendo che Vikings: Valhalla da l’idea di aver usato il materiale di più stagioni in pochi episodi. Le relazioni vanno e vengono in modo repentino, le tensioni aumentano e diminuiscono e i monarchi viaggiano da e per le nazioni, il tutto in pochi minuti. Questa fretta ti fa storcere il naso di fronte ad alcune dinamiche.
Un ritmo leggermente più lento avrebbe aiutato la prima stagione ad eccellere. I personaggi della serie sono complessi e interessanti. Meritavano sicuramente un po’ di minutaggio in più all’interno dello schermo. La serie mi è piaciuta ma avrei optato per 10/12 episodi anziché 8 così da sviluppare al meglio il cast ed affrontare in modo corretto tutte le trame.
E tu hai visto Vikings: Valhalla? Fammi sapere attraverso i commenti cosa ne pensi della serie.
La Recensione
Vikings: Valhalla
La prima stagione di Vikings: Valhalla non ha le sfumature per essere davvero eccezionale, ma le sue incredibili sequenze di battaglia, la costruzione del mondo e i personaggi magnetici creano un dramma storico divertente... anche per chi non ha mai visto la serie Vikings. Skol!
PRO
- Personaggi davvero interessanti
- Le sequenze di battaglia sono davvero belle
CONTRO
- Troppo frettolosa
Le puntate sono state girate troppo di corsa, secondo me, una storia diventa interessante quando sviluppi le vicende dei personaggi, qui invece ho trovato tante battaglie ma poca storia. Neanche da mettere con Viching
Con qualche episodio in più sarebbero riusciti a raccontare egregiamente il tutto… hanno perso una bella occasione.
Nulla ke vedere con viking…lenta..
Personaggi tipo serie beatiful,mi sembrano modelli appena usciti da una sfilata versace…
Vero ke parte da 100anni dopo ma troppo 2.0 anke nei dialoghi…troppo poco rude..
Freydis è il personaggio interessante e il veggente.
Non mi hanno entusiasmato più di tanto come The Last Kingdom e Vikings che mi hanno rapita in modo intenso.
Sicuramente non è allo stesso livello delle altre due da te citate 🙂 che probabilmente sono da 8. Chissà se Vikings: Valhalla 2 riuscirà a migliorare ancora di più la serie.
Buongiorno, vorrei sapere quando uscirà la seconda stagione di Viking Walahlla. Complimenti per questa serie più che avvincente. Grazie.
Ciao Martina, come stai? Per quanto riguarda Vikings: Valhalla 2 si parla di due date per ora: fine 2022 tipo Dicembre o Febbraio 2023. Ci sarà da aspettare un annetto circa 🙂