Diretto da Taika Watiti, “Thor Love and Thunder” è il quarto capitolo dedicato alle avventure del Dio del Tuono Thor (Chris Hemsworth).
L’uscita del film, prevista inizialmente per febbraio del 2022, è stata spostata al 18 luglio del medesimo anno.
In attesa di immergerci nuovamente nel mondo di Thor, che in questo capitolo si troverà a fronteggiare un nuovo nemico che minaccia di eliminare tutti gli dei, Gorr il macellatore (Christian Bale), soffermiamoci per un attimo su Natalie Portman, che nel film interpreta uno dei personaggi principali, ovvero la dottoressa Jane Foster divenuta ora la “nuova Thor”, e nota proprio come “Mighty Thor“.
La Portman si è calata benissimo nel nuovo personaggio, anche dal punto di vista fisico. Ha infatti trascorso numerose ore in palestra a fare esercizi di sollevamento pesi al fine di poter sfoggiare il corpo più adatto per la sua nuova supereroina: come si vede da alcune foto del set rese pubbliche, la massa muscolare dell’attrice è aumentata notevolmente.
Come dichiarato dalla Portman stessa, infatti:
“È stato davvero divertente. Ho lavorato con l’allenatore Naomi Pendergast, credo, quattro mesi prima delle riprese, e ovviamente dopo durante le riprese. Abbiamo fatto molto allenamento con i pesi e ho bevuto molti frullati proteici – allenamento con i pesi massimi che non avevo mai fatto prima. Ti aiuta sicuramente a entrare nel personaggio e ha decisamente cambiato il modo in cui mi muovo. Cammini in modo diverso. Ti senti diverso. Voglio dire, è pazzesco sentirmi forte per la prima volta nella mia vita”.
Non è comunque questa la prima volta in cui Natalie Portman ha dovuto “modificare” il proprio fisico per esigenze di copione.
Altro caso esemplare risale infatti al 2010, durante le riprese del film “Il cigno nero“, che è valso a Natalie Portman un premio Oscar come miglior attrice protagonista.
Per interpretare il ruolo della ballerina di danza classica Nina Sayers, l’attrice ha dovuto perdere quasi dieci chili in poco tempo, ricorrendo ad una dieta estrema composta essenzialmente da carote e mandorle e ad un allenamento intensivo dalle 5 alle 8 ore ogni giorno.
Successivamente, la Portman ha rivelato in un’intervista per il magazine Entertainment Weekly:
“Ci sono state notti in cui ho pensato, letteralmente, che sarei morta. Per la prima volta ho capito cosa vuol dire essere così coinvolte da un ruolo da rischiare di toccare il fondo.”
Ritorniamo ora però all’argomento centrale di questo articolo, ovvero il cambiamento fisico sostenuto da Natalie Portman in occasione delle riprese del film “Thor: Love And Thunder“.
Alla pubblicazione delle sopracitate foto ritraenti una Portman muscolosa, numerosissime sono state le critiche che le sono piovute addosso, soprattutto sui social media.
“Che brutta“, “si è rovinata“, “sembra un uomo“, “mi piaceva più prima“. E tante altre frasi del genere.
Perché è sempre così che va: se un attore uomo cambia il proprio fisico per esigenze lavorative (si veda Bale, Depp, Phoenix) allora “wow, lui sì che è un attore che prende seriamente il proprio lavoro, che bravo“. Se lo fa una donna, invece, giù con commenti inutili sul fatto che sia bella o brutta, che piaccia o meno, che stia meglio così o che stava meglio prima.
Perché spesso, troppo spesso, ci si concentra soltanto o comunque primariamente sull’idea che una donna, un’attrice, debba prima di tutto essere bella, perché la bellezza è sempre il primo elemento di valutazione, anche quando non è richiesto, né consono al contesto. E poi, forse, solo dopo, deve essere anche brava, ed elogiata per questo. Ma quello sembra essere meno importante, in questa gara di bellezza continua e costante.
Hai fatto un’interessante disamina, con la quale però non concordo completamente. Ho visto il film e mi è piaciuto molto: trama inaspettata e piena di valori che non ti aspetti, da un film d’azione. Già, riguardo alla trasformazione dell’attore che interpreta Thor, l’ho trovata un tantino esagerata: l’attore in questione ha da sempre un super fisico tonico e allenato, per cui, pomparlo ancora di più, è stata un’operazione eccessiva. Anche riguardo alla Portman penso lo stesso: in tutto il film, il suo fisico, risultato di mesi di allenamenti estenuanti e sacrifici, è sempre stato occultato da una tuta. Erano esposti solo un po’ i bicipiti. Tutta questa assurda operazione sul fisico e per cosa? Mi chiedo. Non è che Hollywood richieda prestazioni eccessive agli attori, anche quando potrebbero essere evitate? Non è che si richieda, comunque, standard opprimenti, per raggiungere i quali, si rischia di compromettere la salute fisica e mentale? Questo critico. Chiaro è che, come dici giustamente, l’opinione pubblica dà giudizi di valore alle donne e, sulle medesime cose, non ripaga gli uomini con la stessa moneta. Vero. Viviamo ancora in una società patriarcale e poco inclusiva. Ma, concludo: volendosi battere per una società più inclusiva, che richieda anche standard meno assurdi, siamo sicuri che la trasformazione fisica della Portman vada in questa direzione? O, piuttosto, abbia nutrito la logica esclusiva di un’industria fin troppo esigente? Lei, come il collega “Thor”. Grazie.