Al pubblico cinematografico italiano è stato presentato per la prima volta The Plane il 25 gennaio 2023, l’ultimo thriller d’azione salvato dalla presenza di Gerard Butler. Questo film ha uno dei titoli migliori e d’impatto degli ultimi anni ma il fatto che sembra avere poco a che fare con un aeroplano, al di là dei primi secondi, lo ha portato leggermente un po’ fuori strada. Ma quando l’aereo perde la rotta un grande comandante sa come ricalibrarla al meglio. Il grande comandante di The Plane è Gerard Butler, che qui appunto interpreta il pilota di un’aereo. Che poi non è vero che ha poco a che fare con il volo aereo, perché sia la scena iniziale che quella finale sono davvero molto belle e d’impatto anche se presumo che il 90% dei piloti reali si sarebbe schiantato con un aereo in quelle condizioni. Andrebbe chiesto il parere a un pilota vero… però qui siamo dentro a un film d’azione e i film d’azione ci hanno abituati a scene al cardiopalma e anche “The Plane” non disdegna queste scene.
Brodie Torrance (Butler) deve improvvisamente fare i conti con il fatto di avere a bordo un pericoloso prigioniero, Louis Gaspare (Mike Colter), che è stato estradato dalla base di Singapore negli Stati Uniti perché ricercato per omicidio. Il dramma è nell’aria. Qualcosa, a quanto pare, è destinato ad andare terribilmente storto, mentre Torrance cerca di arrivare da sua figlia adolescente alle Hawaii in tempo per il nuovo anno (il che rende Plane un’uscita adatta a gennaio, e presumibilmente spiega perché ci sono solo una dozzina di passeggeri a bordo, rendendo la trama e la produzione più snelle).
Tuttavia, la presenza di Gaspare non è il problema. Il problema principale risulta essere un colpo di sfortuna unito a una manutenzione scadente, che insieme lasciano il volo Trailblazer Airlines 119 – il nome della compagnia è solo la punta dell’iceberg – vulnerabile agli elementi della natura. Il risultato è una delle turbolenze peggiori del mondo dell’aviazione e un atterraggio di emergenza sull’isola filippina di Jolo (girato principalmente a Porto Rico). Come per il pilota di Lost di JJ Abrams, il poliziotto aereo che scorta il prigioniero ammanettato finisce per essere ucciso, e l’equipaggio e i passeggeri sopravvissuti rimangono senza radio e sono costretti a razionare il cibo. Ma a differenza dell’assortimento di fantasmi e mostri di fumo di Lost, le forze malvagie di The Plane, nascoste nel profondo della giungla, sono molto più facili da analizzare. Vale a dire: sono mercenari che hanno un debole per il rapimento di stranieri. Tuttavia, le loro motivazioni rimangono misteriose come tutti i cattivi della scatola misteriosa di Abrams.
La vera Jolo è una roccaforte di Abu Sayyaf, una propaggine dell’ISIS nel sud-est asiatico. La geopolitica del film non si avvicina mai all’essere esplicita, il che rende tutto più strano quando la compagnia Trailblazer – attenta all’immagine – invia inspiegabilmente la propria squadra di mercenari privati (la maggior parte dei quali americani) per aiutare a salvare i sopravvissuti ed evitare un disastro di pubbliche relazioni. Emerge un quadro implicito di Occidente contro Asia o, precisamente, Occidente contro terrorismo islamico. Se hai familiarità con i rapimenti e le brutali uccisioni di Jolo saprai che non scherzano. Sia lo scozzese Torrance che l’americano Gaspare, che si avventurano nella giungla per chiedere aiuto, hanno un proprio background militare nei primi anni 2000.
Detto questo, la telecamera di Richet si concentra meno sulla violenza della storia e più sulla tensione mentre Torrance e Gaspare entrano ed escono dal gruppo di passaggeri, a volte osservando impotenti da lontano mentre i militanti prendono il controllo dell’aereo o uccidono qualcuno. Non lasciare che il realismo di The Plane sia un deterrente; il film usa anche uno dei sistemi di uccisione più sciocchi ma soddisfacenti di recente memoria, anche se i bordi frastagliati dello spargimento di sangue del film sono stati levigati fino a un punteggio R estremamente morbido. Ci sono momenti in cui la violenza viene presentata fuori campo per necessità.
Un thriller d’azione sorprendentemente radicato nel suo genere, The Plane è un film di Gerard Butler eseguito con competenza su un pilota che cerca di salvare il suo equipaggio da militanti senza nome con l’aiuto di un pericoloso fuggitivo. I suoi pochi accenni di talento potrebbero non consolidarlo come un classico del genere, ma sono sufficienti per renderlo divertente. Ho deciso di dare 6 al film, fammi sapere se sei d’accordo con il voto della recensione nei commenti.
La Recensione
The Plane
Quando avevo visto il trailer di The Plane pensavo di guardare un film con poche scene in volo... e invece non mancano. Anzi, sia la scena iniziale che quella finale saranno amate dai fan del genere d'azione. Sicuramente non punta al realismo e sappiamo poco dei mercenari che cercano di rapinare i passeggeri dell'aereo, ma è un film divertente e sicuramente non noioso. Degna di nota l'interpretazione di Butler.
PRO
- Gerard Butler è un bravo comandante
- Alcune scene d'azione mi sono piaciute parecchio
CONTRO
- Non cura molto alcuni personaggi
- Sappiamo poco sui mercenari