E finalmente il 24 maggio è arrivato: il giorno in cui il live action de La Sirenetta ha fatto il suo debutto nelle sale cinematografiche di tutto il mondo. Questo live action è stato l’apri pista di tutti i live action della Disney che arriveranno nei prossimi mesi con una lista che si allunga giorno dopo giorno (Peter Pan & Wendy, Oceania, Gli Aristogatti giusto per citarne alcuni).
Il live action de La Sirenetta ha avuto un ottimo successo e riscontri positivi sia da parte del pubblico che da parte della critica. D’altronde già lo si immaginava ed, a questo punto, prende sempre più piede l’ipotesi di un sequel del live action stesso. Tuttavia sappiamo che se da una parte è stato apprezzato ed ha fatto emozionare, dall’altra parte le critiche sono sempre dietro l’angolo proprio come succede spesso quando esce un titolo tanto atteso. Critiche iniziate già quando era stato reso noto il volto della protagonista Halle Bailey perché era stata scelta un’attrice di colore per interpretare Ariel, da sempre con carnagione chiara ed una lunga chioma rossa. Eppure la giovane attrice ha messo a tacere tutti con il suo talento e la sua bravura tanto che tutta la critica ha avuto solo parole di elogio per lei. Poi sono arrivate nuove critiche perché il live action de La Sirenetta ha voluto far passare il messaggio che Ariel abbandona il mondo sottomarino e va contro il padre non per amore, come succede nel film di animazione, ma per se stessa ed il suo futuro. Poi le modifiche ad alcuni testi delle canzoni originali o la decisione di non usare determinati brani o il rap tra Sebastian e Scuttle. Diciamo che si è fatto il possibile per rispettare il cartone animato del 1989, ma non si può restare completamente fedeli al materiale di partenza. E proprio su queste critiche, ha voluto dire la sua Rob Marshall durante un’intervista con IndieWire. Il regista è consapevole che la fedeltà all’originale è importante, ma la gente non deve essere troppo rigida:
“Non siamo più nel 1989, siamo nel 2023. È buffo vedere come la gente si fissa troppo sulle cose. Non si rendono conto che questo è un genere diverso. Devi far funzionare il film come live-action, come se non ci fosse mai stata una versione animata. Hai l’occasione di realizzare cose che funzionino per la storia. Ruota tutto attorno alla storia. È come prendere una bella opera, un bello spettacolo e rifarlo. Lo si riguarda attraverso lenti nuove. Non siamo più nel 1989, siamo nel 2023, quindi cosa possiamo aggiungere e cosa possiamo mantenere di quelle cose che ancora funzionano al meglio, ma facendo una rivisitazione?”.
Altre critiche relative al live action de La Sirenetta sono state sulla decisione di trasformare Scuttle da personaggio maschile e gabbiano ad un personaggio femminile e sule. Il pubblico, però, non ha dubbi e secondo loro questo live action è stato un vero capolavoro che li ha portati a rivivere il loro passato ed ha permesso loro di tornare bambini.
E tu hai già visto il live action de La Sirenetta? Cosa ne pensi della risposta di Rob Marshall alle critiche? Ti aspettiamo nei commenti!