Wow ho visto il live action di La Sirenetta del 2023.
Quanto ho adorato il cartone originale del 1989.
Ha segnato la mia giovinezza ed era ed è uno dei miei cartoni Disney preferiti.
Sia per quanto concerne la parte musicale ma anche per gli insegnamenti che trasmette.
Ovviamente non può mancare nella lista dei migliori film per bambini.
Chi si ricorda la canzone “In fondo al mar” intonata dal personaggio Sebastian?
Dai, la devo riproporre in questa recensione:
Questa è invece la versione del live action del 2023:
Bella anche nel live action anche se la versione di Mahmood non è al livello dell’originale eseguita da Ronny Grant. Se la cava meglio YANA C rispetto al cantante di Soldi.
Questo per dirti che se hai apprezzato il cartone difficilmente non ti piacerà anche il live action di La Sirenetta del 2023.
Il tuo lato nostalgico verrà fuori.
All’inizio devo ammettere che ho storto il naso per la scelta Bailey per interpretare Ariel ma successivamente ti spiegherò perché trattasi di una scelta azzeccata.
Tra me pensavo: che senso ha cercare una persona di colore per impersonare una sirenetta che nel cartone era bianca?
Che senso ha mettere una persona di colore come regina e madre del principe Eric?
Da Bridgerton ho capito che l’inclusività aiuta i film e le serie TV ad avere successo, però bisognerebbe essere anche fedeli al film originale che si vuole riprodurre con un formato diverso o anche all’ambientazione storica.
Andersen (quello che ha scritto la fiaba) descrive Ariel così: “la più giovane di 6 sorelle era la più bella di tutte, dalla pelle chiara e delicata come un petalo di rosa, gli occhi azzurri come un lago profondo”. Come faranno con Biancaneve? Diventerà cinese e la matrigna araba?
Però dopo che parte il tasto play questa cosa è stata dimenticata dal sottoscritto.
Anche perché l’incantevole interpretazione di Bailey nei panni di Ariel rende degno di visione l’adattamento nostalgico di Disney diretto da Rob Marshall…
… nonostante una durata eccessiva.
La cantante/attrice/protegée di Beyoncé interpreta le canzoni di Ariel e colpisce tutte le note giuste (sia letteralmente che emotivamente), ed è irresistibilmente affascinante, permettendo al film di avere un punteggio più alto, almeno in questa recensione. Puoi sentire la sua incredibile voce attraverso la colonna sonora pubblicata appena sotto.
E il resto del cast?
McCarthy è divertente nei panni dell’ancora stravagante (e sempre tenebrosa) Ursula mentre Tremblay e Diggs sono adorabili come la fedele spalla di Ariel Flounder e Sebastian.
Il bel Principe Eric di Hauer-King è simultaneamente più pensieroso e più banale del suo corrispettivo animato, mentre Awkwafina, fedele a se stessa, è molto divertente nei panni dello strambo pennuto Scuttle.
Bardem non è male nel ruolo di Tritone, mentre le bellissime sorelle multietniche di Ariel (rappresentano i Sette Mari) – c’è anche Simone Ashley, famosa per la seconda stagione di Bridgerton – hanno poco da fare se non presentarsi per due feste di corte. È un peccato, perché la sceneggiatura avrebbe potuto valorizzare l’angolo della sorellanza che è stato in qualche modo trascurato nell’originale.
Delle quattro nuove canzoni (per gentile concessione di Lin-Manuel Miranda), “For the First Time” incentrata su Ariel e il secondo reprise di “Part of Your World” funzionano piuttosto bene, mentre il duetto Scuttle-Sebastian “Scuttle” è dimenticabile ma perdonabile, grazie al breve rap di Diggs. “Wild Uncharted Waters” del Principe Eric è sincera, e Hauer-King ha una bella voce, ma, siamo onesti, gli spettatori vogliono cantare le loro preferite, anche se i testi sono stati leggermente modificati (particolarmente evidente in “Poor Unfortunate Souls”, ma è per il meglio).
Qui sotto la colonna sonora al completo che puoi ascoltare tramite Spotify. Questa è la versione in lingua italiana… la migliore probabilmente è la versione originale. Quest’ultima puoi sentirla appena sotto.
Anche se considero i reboot live-action di Disney delle commercialate, c’è molto da apprezzare in La Sirenetta del 2023.
La mia totale avversione per le trasposizioni live-action Disney è ben nota.
Credo che la maggior parte di queste produzioni siano prive di creatività e offuschino il buon nome dello studio nella cieca ricerca del guadagno al botteghino.
Il cinema dovrebbe essere arte, non remake senza anima realizzati con inquadrature di produzioni originali che erano intrise di talento e cuore.
A parte questo, se siete nostalgici, apprezzerete comunque questo La Sirenetta… anche soprattutto per l’interpretazione di Bailey. Per questo motivo ho deciso di dare 6 a questo film.
E tu hai visto La Sirenetta? Ti è piaciuto? Dì la tua nei commenti.
La Recensione
La Sirenetta (2023)
La Sirenetta, diretto da Rob Marshall, si distingue per l'incantevole interpretazione di Halle Bailey nei panni di Ariel. Nonostante la durata eccessiva del film, la voce di Bailey e il suo carisma rendono piacevole l'esperienza visiva. Tuttavia, tranne la performance di Bailey, il film risulta prolisso e poco innovativo, adatto principalmente ai nostalgici dell'originale Disney.
PRO
- La performance di Halle Bailey offre una nuova interpretazione affascinante di Ariel.
- Alcune delle nuove canzoni aggiungono un tocco fresco al repertorio classico.
CONTRO
- Il film soffre di una lunghezza eccessiva, rendendo alcune parti tediose.
- Mancano di originalità e profondità, salvo rare eccezioni, i personaggi secondari e le trame.
Non mi piace