Dopo aver sfiorato la morte nel primo film (leggi qui la recensione di Tyler Rake 1), il mercenario Tyler Rake, interpretato ancora da Chris Hemsworth, fa il suo ritorno in “Tyler Rake 2“. Mentre si riprende in un isolato rifugio in Austria, riceve la visita di un enigmatico intermediario (Idris Elba) che lo incarica di un arduo compito: salvare la famiglia di un gangster georgiano da una prigione senza scrupoli.
In poco tempo, Rake raduna nuovamente la sua squadra, composta dai fratelli Nik e Yaz (Golshifteh Farahani e Adam Bessa), che trascorrono il loro tempo libero in uno sfarzoso appartamento sulla Costiera Amalfitana. A partire da questo punto, il film si trasforma in un vortice d’azione, intervallato solo da sporadiche scene drammatiche.
Il film, diretto ancora una volta da Sam Hargrave e scritto da Joe Russo (anche produttore insieme a suo fratello Anthony), svela alcuni dettagli del passato di Rake, ricorrendo un po’ faticosamente alle origini del personaggio per arricchire la trama. Le complesse connessioni familiari – l’ex moglie di Rake, Mia (Olga Kurylenko), l’ha ingaggiato per salvare sua sorella Ketevan (Tinatin Dalakishvili) – si disvelano rapidamente, e diventa difficile seguirle tutte, quindi il film scorre via veloce, proprio come queste intricate relazioni.
Nonostante il primo film fosse tra i più visti su Netflix, pochi spettatori sembrano aver espresso il desiderio di approfondire il personaggio di Tyler Rake. Piuttosto, la richiesta sembra essere stata: “più scene d’azione”.
Il nuovo film cerca di accontentare quest’ultimo desiderio, presentando due lunghi segmenti d’azione. Uno di questi è una fuga dalla prigione di oltre 20 minuti, rappresentata come un unico piano sequenza. Hargrave si è spinto oltre rispetto al primo film, rendendo il tutto più grande, più rumoroso e più esagerato. Tuttavia, i tagli nascosti e gli effetti digitali che arricchiscono le scene rendono evidente l’artificio, e la sequenza perde l’impatto che dovrebbe avere.
Il film ritorna infine a Vienna, con un prolungato assedio attorno al grattacielo più alto della città, il DC Tower. Le scene sono piene di pugni, spari e sorprendentemente, molte coltellate. Mentre la serie “John Wick” riesce a dare un tocco di eleganza al caos delle lotte ravvicinate, Hargrave e Hemsworth optano per un’azione più grezza, più simile a una rissa da strada.
Non sarà certo uno spoiler rivelare che il film si conclude con un’anticipazione per un’altra avventura di Tyler Rake. Se il primo film sembrava simbolizzare ciò che non funziona nel cinema dell’era dello streaming, in quanto superficiale e di consumo rapido, “Tyler Rake 2” è un esempio perfetto di sequel in questo periodo: più grande, più esteso e, ancora una volta, poco necessario.
E tu hai visto Tyler Rake 2? Ti è piaciuto? Dì la tua nei commenti. Io ti lascio al commento finale della recensione del film che puoi leggere qui sotto.
La Recensione
Tyler Rake 2
"Tyler Rake 2", con Chris Hemsworth nuovamente nei panni del protagonista, è più esplosivo, più assordante e meno essenziale rispetto al suo predecessore. Il film, incentrato sulla figura del mercenario Tyler Rake, traccia con fatica i dettagli del suo passato, alternando sequenze d'azione travolgenti a sporadici momenti di dramma. Nonostante le prolungate scene d'azione e le nuove rivelazioni sulla vita di Rake, il sequel appare meno coinvolgente del primo capitolo e di quanto ci si potesse aspettare, configurandosi come un mero prolungamento di una saga d'azione ormai ridondante.
PRO
- Le sequenze d'azione sono ben coreografate e offrono spettacolo visivo ed emozioni adrenaliniche.
CONTRO
- I personaggi e le loro storie sembrano essere sottosviluppati.
- Il film soffre di una trama prevedibile e di cliché ripetitivi.