Woody Allen contestato sul red carpet della Mostra del Cinema di Venezia 2023. Una trentina di persone, soprattutto ragazze, si sono trovate dietro le transenne del red carpet e hanno accolto il passaggio del regista con urla di contestazione. “Stupratore!”, hanno urlato le contestatrici mentre il regista attraversava il tappeto soffermandosi davanti ai flash dei fotografi.
La vigilanza ha poco dopo allontanato il gruppo, che allontanandosi ha gridato anche “Abbasso il patriarcato!”. Woody Allen probabilmente non si è neppure accorto della contestazione perché nel momento in cui avveniva era appena sceso dall’auto è stava parlando con lo staff.
La protesta è legata alle accuse di molestie sessuali dalle quali il regista è stato totalmente scagionato per due volte. A fronte del gruppo di contestatori, Allen è stato accolto con applausi e urla da oltre cinquecento fan che lo attendevano già da un paio d’ore.
Tanti anche i giovani che hanno chiesto un autografo al celebre regista che prima di entrare nella Sala Grande per la proiezione del suo film “Coupe de Chance” si è avvicinato per accontentarli. All’ingresso della sala, altre 300 persone circa attendevano il regista per salutarlo prima dell’entrata.
Woody Allen Mostra del Cinema di Venezia 2023: il movimento #MeToo
Qualche giorno fa si era confessato in una lunga intervista a Variety, nel corso della quale aveva affrontato anche l’argomento delicato del #MeToo, il movimento di denuncia delle donne che hanno subito abusi, dicendo:
“Qualsiasi movimento in cui si fa qualcosa di positivo per le donne è una buona cosa. Ma in alcuni casi si è troppo estremi: si trasforma in problema qualcosa che la maggior parte delle persone non considererebbe in alcun modo offensiva”.
Woody Allen è stato attaccato, ostracizzato, emarginato dalla puritana Hollywood proprio a causa del #MeToo. Accusato di molestie dalla figlia Dylan Farrow, è stato prosciolto in due diversi procedimenti. Le accuse contro di lui sono cadute, ma molti attori che hanno lavorato con lui si sono dichiarati pentiti di aver lavorato con lui.
Quando gli chiedono della “cancel culture“, risponde: “Trovo che sia tutto così sciocco. Non so che cosa significhi essere cancellato: per me, negli anni, tutto rimane uguale”.
Ma a Venezia, all’incontro con i giornalisti, ha ribadito: “Io sono un uomo fortunato. Ho avuto due genitori che mi amavano, una vita bellissima, un matrimonio meraviglioso, compirò ottantotto anni fra breve e non sono mai stato una notte in ospedale. I critici sono stati generosi con i miei film. Ho avuto fortuna. E spero che la mia fortuna continui”.
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