Sofia Coppola, un nome, una garanzia. La bella regista di New York, classe 1971, è uno dei volti più amati ed affermati nel suo lavoro in tutto il mondo. Erede di una famiglia di tutto rispetto, è riuscita, passo dopo passo, a farsi un nome e ad andare oltre l’etichetta di “figlia di”.
Grazie al suo indiscusso talento durante la sua carriera ha vinto premi su premi ed è stata la regista di titoli che hanno avuto un ottimo riscontro a livello mondiale come Il giardino delle vergini suicide, Marie Antoinette, On The Rocks fino a Priscilla. Il suo nome era stato affiancato ad altri due titoli, ovvero ad una nuova versione del film La Sirenetta ed a Breaking Dawn, ma cosa è successo in realtà? Dopo anni, Sofia Coppola ha deciso di dire la sua e di renderci partecipi della verità. Durante un’intervista senza filtri con Rolling Stone, la regista ha iniziato a parlare del film della saga di Twilight e dell’incontro con i produttori. Queste le sue parole:
“Abbiamo avuto un incontro e non è mai andato da nessuna parte. Pensavo che tutta la faccenda dell’imprinting del lupo mannaro fosse strana. Il bambino. Troppo strano. Ma parte del precedente Twilight avrebbe potuto essere realizzato in modo interessante. Ho pensato che sarebbe stato divertente realizzare una storia d’amore tra adolescenti e vampiri ma l’ultima parte è davvero esagerata”.
Quindi, nonostante il progetto iniziale fosse nelle sue corde e le piaceva, Sofia Coppola ha deciso di non andare oltre e di non proseguire dopo questa discussione con i produttori. Per quanto riguarda invece La Sirenetta, uno dei titoli che nell’ultimo periodo è sulla bocca di tutti soprattutto dopo il live action della Disney, già quasi dieci anni fa si voleva far tornare in auge il personaggio di Ariel con un film che, nel 2014, avrebbe dovuto dirigere proprio Sofia Coppola. Purtroppo, però, anche in questo caso non se n’è fatto nulla perché necessitava di un budget troppo elevato per far diventare realtà tutto quello che si voleva realizzare ad esempio, infatti, si voleva girare davvero in acqua, ma era troppo difficile e complicato. La regista, però, ero già ben consapevole che il progetto non sarebbe andato molto lontano:
“Sì, c’è stato un punto di non ritorno. Ero in una sala riunioni e un tizio che si occupava dello sviluppo del progetto ha detto ‘Cosa otterrà un trentacinquenne nel pubblico?’. E semplicemente non sapevo cosa dire”.
La Coppola, inoltre, ha sottolineato che:
“Non ero nel mio elemento. Mi sono sentita ingenua e davvero come il personaggio nella storia, come se stessi cercando di fare qualcosa fuori dal mio elemento, ed è stato un parallelo divertente con la storia per me”.
Senza ombra di dubbio è stato un peccato non avere un “mostro” della regia al timone del film de La Sirenetta e di Breaking Dawn, ma finalmente Sofia Coppola ha voluto rivelare la sua verità e spiegare i veri motivi dietro i suoi rifiuti.
E tu sapevi di questi rifiuti di Sofia Coppola? Cosa ne pensi delle sue parole? Ti aspettiamo nei commenti!