Figlio di Re Sweyn Barbabiforcuta di Danimarca, la vita del giovane principe Canuto prima del 1013 rimane un mistero; non si sa neanche chi sia la madre.
Fu tuttavia proprio durante quest’anno che Canuto iniziò a far valere le sue doti militari, rimanendo a comando dell’esercito danese a Gainsbourg mentre suo padre era impegnato a conquistare l’Inghilterra; esercito di cui lui stesso divenne re solo un anno dopo, alla morte del genitore.
I nobili locali tuttavia non lo accettarono come nuovo sovrano, volendo a tutti i costi restaurare l’egemonia di Etelredo, re precedente a Sweyn e da questi esiliato, il quale costrinse Canuto ad abbandonare l’Inghilterra (dove si trovava in vece del padre) per tornare in Danimarca.
Canuto accettò, ma prima mutilò gli ostaggi che erano stati dati dai magnati a Sweyn come “caparra” per la loro buona condotta.
Nel 1015, Canuto ripartì alla conquista dell’Inghilterra grazie al sostegno di numerosi eserciti, che a lui si unirono dietro indicazioni del potente Thorkell l’Alto, alleato da tempo di Canuto.
Dopo una serie di lotte con Etelredo prima, e con suo figlio Edmondo poi, Canuto riuscì a dominare l’intera Inghilterra nel 1017 e, per evitare screzi con i parenti ancora vita di Etelredo, sposò la sua vedova, tale Emma, e da lei ebbe due figli, Canuto l’Ardito e Gunilde (aveva già avuto due figli, Sweyn ed Harald, con una nobildonna anglosassone, cui si era unito in matrimonio politico tra il 1013 e il 1016).
Nel 1018, in seguito alla morte del fratello maggiore Harald, sovrano di Danimarca, Canuto ottenne anche il trono danese, e nel 1028 quello norvegese, ma qui il suo dominio terminò in seguito ad una ribellione che riportò in auge la dinastia di Magnus I, sovrano di Norvegia.
Ebbe inoltre degli intrallazzi con il Sacro Romano Impero, mediante l’imperatore Corrado II che concesse il matrimonio tra suo figlio e la figlia di Canuto, la sopracitata Gunilde, permettendo dunque a Canuto di governare alcuni territori, quali la Pomerania e lo Schleswig.
Morì nel 1035.
Canuto è ricordato per essere stato un re buono e molto religioso, che ha donato all’Inghilterra oltre un ventennio di ricchezza e benessere.
Durante gli anni del suo regno, circolava tra le genti la credenza che lui stesso fosse talmente forte e potente da essere in grado addirittura di fermare le onde del mare e costringerle a tornare indietro.