Robbie Williams è un cantautore del Regno Unito classe 1974. Senza dubbio, si tratta di una delle voci più amate e più talentuose a livello mondiale. Dopo aver debuttato, nel 1990, come membro più giovane dei Take That, boy band inglese che, nel giro di pochi anni, è diventata una delle più in voga nel mondo ha deciso di intraprendere la carriera da solista che lo ha visto diventare la voce di brani come Angels, Feel, Supreme, Love My Life, Let Me Entertain You, Candy, Me and My Monkey per citarne alcuni.
Tuttavia nonostante la sua sia una carriera degna di nota che è andata a diventare sempre più importante nel corso degli anni, se il cantante potesse tornare indietro c’è un errore che non rifarebbe, ovvero non sceglierebbe più Rudebox come primo singolo del suo omonimo album uscito nel 2006. A rivelarlo è Robbie Williams stesso durante un’intervista con NME dove ha affermato:
“Il mio più grande errore è stato rilasciare quel brano come primo singolo. Se lo avessi pubblicato come terzo estratto, ne avrei spiegato il significato adeguatamente. Non vorrei risultare un artista grime, ma so che è stupido”.
Parole importanti e che hanno un fondo di verità perché con Rudebox abbandonava la strada del pop rock (strada che lo aveva reso famoso a livello mondiale) per lasciarsi andare ad influenze hip hop e dance con testi non proprio eccelsi. Alla fine, però, nonostante questo errore la sua carriera da solista è comunque partita alla grande ed ora, a distanza di quasi 20 anni, continua a regalare emozioni e successi al cantautore britannico. Questo tema, e molto altro, verrà trattato in modo ampio nel documentario che uscirà domani su Netflix dove Williams parlerà della sua vita personale e professionale senza filtri. Proprio a proposito di questo afferma:
“Ripensandoci è il mio secondo singolo più importante perché Angels mi ha dato una carriera e Rudebox ha segnato la fine della mia fase imperiale. Quindi in un certo senso avevo ragione, ma forse ho sbagliato i modi”.
La docuserie di Netflix, inoltre, ci farà conoscere un Robbie Williams inedito che non ha paura a parlare dei problemi che ha vissuto soprattutto per quanto riguarda la sua salute mentale. Inutile dirlo, i suoi fan non vedono l’ora che sia domani per scoprire tutto.
E tu sei un fan di Robbie Williams? Cosa ne pensi di Rudebox, singolo di esordio da solista? Ti aspettiamo nei commenti!