“River Wild” condivide il nome con il thriller degli anni ’90 (1994 per l’esatezza) con Meryl Streep e Kevin Bacon, ma non è un remake. Prende in prestito la premessa di base e l’ambientazione del film originale, ma introduce personaggi e situazioni diversi. È una storia nuova, con una struttura simile, quindi non è necessario aver visto o ricordare “The River Wild” del 1994 per vedere questo nuovo film.
Spesso le descrizioni della trama rivelano troppo, ma in questo film, la comparsa del cattivo a 1/3 del film è una svolta interessante, soprattutto perché non ti aspetti chi sia. I personaggi lasciano indizi, quindi la rivelazione non è forzata, ma rimane sorprendente. Eviterò spoiler, anche se altri siti potrebbero non fare lo stesso.
Trasformare un personaggio principale in un cattivo così presto è una mossa audace ma coinvolge lo spettatore nel film. La seconda parte di River Wild rallenta, ma è qui che si costruisce l’atmosfera. C’è un riferimento a “Un tranquillo weekend di paura” all’inizio, e il film riesce a creare la stessa inquietante atmosfera senza riferimenti diretti.
I personaggi vengono sviluppati soprattutto nella parte centrale, dopo un’iniziale sequenza thriller e prima di una scena d’azione più intensa. Joey e Trevor hanno un rapporto molto teso all’inizio e anche il rapporto di Joey con Gray è diffidente, e le ragioni vengono rivelate in seguito. Si sarebbe potuto fare di più con i personaggi e il loro passato per dare maggiore forza al film, ma ciò che viene offerto è sufficiente per mantenere l’interesse nella storia.
“River Wild” è perfettamente strutturato per il suo genere: ha la giusta quantità di azione, costruzione dell’atmosfera e suspense, il tutto nell’ambientazione ideale. La cinematografia è molto bella, e mi piace come la natura viene usata non come nemico né come salvatore nella storia: non è uomo contro natura, ma uomo contro uomo nella natura, e sarà l’uomo a dover intervenire. Tuttavia, la sceneggiatura presenta alcune debolezze tipiche dei thriller a basso budget. Alcune battute sembrano forzate e fuori luogo, tanto da farti distrarre dall’azione. Alcune scene nel terzo atto ti faranno probabilmente gridare allo schermo, mentre guardi i personaggi lottare invano per riprendere il controllo della situazione.
La performance di Adam Brody (Trevor) è una delle più interessanti. In “River Wild”, Brody abbandona quella spensieratezza che gli è stata a lungo associata e si immerge nell’energia frenetica di Trevor. Trevor diventa un cattivo credibile quando ti rendi conto che agisce più per disperazione che per sete di sangue.
Il film è anche l’occasione per vedere tre attori con grande chimica lavorare insieme, sia nelle scene conversazionali che in quelle di lotta. Anche i momenti drammatici provocano qualche risata, data la loro naturale inclinazione alla commedia. Tuttavia, Brody e Meester, che sono sposati nella vita reale, riescono a creare una vera tensione in ogni loro interazione sullo schermo.
Le scene finali d’azione sono esagerate per il film e un po’ irrealistiche; sono ben riprese, ma allo stesso tempo sembrano un po’ banali. Il film avrebbe meritato un finale più interessante, ma quello che offre è accettabile.
Se ti piacciono i thriller ambientati in acqua e nei boschi, questo River Wild fa per te. Adoro questo tipo di ambientazione e il film ha soddisfatto le mie aspettative, anche se non le ha superate.
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La Recensione
River Wild (2023)
"River Wild" si ispira al thriller degli anni '90 omonimo, introducendo nuovi personaggi e situazioni pur mantenendo una premessa simile. Il film presenta una trama intrigante, con un inaspettato sviluppo nel quale un personaggio principale si rivela essere il cattivo. Sebbene sia ricco di suspense e azione, la sceneggiatura presenta alcuni cliché dei thriller a basso budget. Adam Brody offre una buona performance, e la dinamica tra alcuni personaggi è uno degli aspetti più apprezzabili. Il film, nonostante alcune debolezze nel finale, resta un'opzione solida per gli amanti dei thriller ambientati in scenari naturali.
PRO
- "River Wild" ha una buona trama con un'inattesa svolta, arricchita dalla solida performance di Adam Brody.
CONTRO
- La sceneggiatura del film presenta cliché tipici dei thriller a basso budget, limitando la sua originalità.
- Nonostante le buone riprese, il finale del film risulta un po' esagerato e poco convincente.