Dopo aver visto i primi due episodi su Apple Tv, abbiamo deciso di approfondire un po’ la conoscenza di Masters of the Air, i maestri dell’aria.
“Masters of the Air” è un nuova serie drammatica sulla Seconda Guerra Mondiale che racconta la storia dei piloti di bombardieri. La serie è ora disponibile su Apple TV+ dal 26 gennaio. Questa serie limitata è prodotta da Tom Hanks e Steven Spielberg, un duo noto per alcune delle più popolari produzioni televisive e cinematografiche sulla Seconda Guerra Mondiale, come “Salvate il Soldato Ryan” e “Fratelli al fronte”. La serie si basa sulla storia vera dell’American Eighth Air Force, un’unità di piloti di bombardieri americani che hanno prestato servizio durante la guerra, principalmente tra il 1942 e il 1945. “Masters of Air” è ispirata al libro “Masters of the Air: America’s Bomber Boys Who Fought the Air War Against Nazi Germany” del biografo Don Miller.
La serie, suddivisa in nove episodi che verranno trasmessi settimanalmente dopo la première dei primi due episodi, avvenuta venerdì, si concentra su alcuni uomini di questa unità, in particolare sul Maggiore Gale Cleven (interpretato da Austin Butler) e il Maggiore John Egan (interpretato da Callum Turner). Durante la serie, questi due piloti creano un legame navigando in condizioni di volo difficili e diventano amici per la vita.
Miller, che ha parlato con diversi dei sopravvissuti per scrivere il suo libro, spiega tutto ciò che c’è da sapere sull’American Eighth Air Force e sulle sfide che hanno affrontato, che formano il dramma di “Masters of the Air”.
L’American Eighth Air Force è stata creata subito dopo l’attacco di Pearl Harbor. Secondo Miller, l’idea dietro la creazione di questo gruppo, nel 1942, era quella di creare la prima forza americana di bombardamento a lungo raggio nella speranza di accelerare la vittoria della guerra. “Il suo scopo era di distruggere l’economia tedesca e colpire con precisione grandi industrie tedesche senza uccidere molti civili, vincendo la guerra più rapidamente rispetto a quanto si potesse fare via terra”, dice Miller.
I bombardieri volavano in aerei non riscaldati, rendendo il congelamento “un nemico tanto grande quanto i tedeschi”. Infatti nei primi episodi della serie tv si possono vedere dei problemi di congelamento quando i tedeschi riuscivano a perforare gli aerei in volo.
“Non c’erano medici sull’aereo. Le maschere per l’ossigeno si congelavano. I ragazzi portavano morfina, ma non la usavano molto bene”, dice Miller. “Tutto quello che potevi fare era mettere un compagno ferito sul pavimento gelido dell’aereo e sperare di tornare indietro”.
L’Eighth Air Force ha rappresentato circa la metà di tutte le vittime dell’U.S. Army Air Force, e il suo conteggio di 26.000 morti supera il numero totale delle vittime dei Marines (24.511).
Come “Masters of the Air” ritrae i piloti di bombardieri?
Come mostra la serie e il lavoro di Miller, i piloti di bombardieri erano un “gruppo piuttosto nervoso e agitato”, uomini incaricati non solo di una grande responsabilità, ma anche di prendersi cura dell’aereo e l’uno dell’altro. Ad esempio, Robert Rosenthal, interpretato da Nate Mann nella serie Apple TV+, canticchiava musica classica per mantenere calmi i suoi compagni di servizio.
I due personaggi principali della serie sono John Egan e Gale Cleven, che sono venerati dai loro compagni di equipaggio per le loro abilità di volo. “Masters of the Air” segue i due, insieme a un gruppo di uomini, mentre rischiano le loro vite.
Egan può essere un donnaiolo a terra, ma in aria è noto per essere stabile e affidabile. Egan e Cleven diventano amici per la vita. Egan partecipa al matrimonio di Cleven, e la sposa indossa addirittura un abito fatto con un paracadute in omaggio al loro servizio.
Come l’American Eighth Air Force ha contribuito a porre fine alla Seconda Guerra Mondiale?
Secondo quanto riportato da Miller, l’American Eighth Air Force ha raggiunto tre importanti successi durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il primo grande traguardo è stato neutralizzare le flotte di sottomarini tedeschi, noti come U-boot, che operavano nell’Atlantico Centrale. Questi sottomarini, chiamati anche “Wolf Packs” (Branchi di Lupi), rappresentavano una seria minaccia per le rotte commerciali. Erano un pericolo per il trasporto transatlantico, in particolare per le navi cargo provenienti dagli Stati Uniti, cariche di cibo e munizioni dirette verso la Gran Bretagna, allora sotto intensi bombardamenti e con scarse risorse.
In seguito, l’Air Force ha ottenuto un altro successo distruggendo la Luftwaffe, l’aviazione militare tedesca, in feroci battaglie aeree durante i tre mesi precedenti lo sbarco in Normandia (D-Day) all’inizio del 1944. Miller sottolinea l’importanza strategica di questo successo: senza il controllo del cielo da parte degli Alleati, lo sbarco del D-Day non sarebbe stato possibile. Le battaglie aeree di questo periodo furono particolarmente sanguinose, con la perdita di oltre 18.000 aviatori alleati.
Il terzo grande successo è stato raggiunto dopo il D-Day, quando l’aviazione alleata ha devastato significative parti dell’economia bellica tedesca. Hanno colpito obiettivi strategici come raffinerie di petrolio, canali e reti ferroviarie. Un particolare focus sugli attacchi alle linee ferroviarie, cruciali per il trasporto del carbone, ha causato una grave carestia di carbone in Germania. Questo ha portato il Paese vicino al collasso economico e ha facilitato l’avanzata delle forze di terra anglo-americane sul territorio tedesco. Queste azioni hanno consolidato il dominio dell’8th Air Force e degli Alleati sui cieli europei, rendendoli i veri “padroni dei cieli” sul continente.
“Questo è un aspetto che molte persone non considerano: l’importante ruolo svolto dall’aviazione nell’accelerare la fine della guerra”, afferma Miller.
E tu conoscevi questa storia? Hai iniziato a vedere la serie? Dì la tua nei commenti.