La terza stagione di “Demon slayer“, trasmessa negli scorsi mesi in versione originale giapponese e con doppiaggio in italiano da Crunchyroll ci ha fatti fremere di tensione fino all’emozionante finale, un colpo di scena inaspettato che spalanca un’immensa finestra sui possibili sviluppi futuri della trama.
Ebbene, i fan che già sono in crisi di astinenza per l’anime tratto dal manga di Koyoharu Gotoge, saranno lieti di sapere che proprio oggi esce nei cinema il nuovo film dedicato alle avventure di Tanjiro e dei suoi compagni ammazza-demoni, alla continua ricerca di un modo per eliminare definitivamente quella piaga colossale che è Muzan.
Si intitola “Demon Slayer: Kimetsu No Yaiba – Verso l’allenamento dei pilastri“, è un lungometraggio della durata di circa due ore diretto dal regista giapponese Haruo Sotozaki (lo stesso della serie animata), mentre la casa di produzione è l’Aniplex.
A quanto si dice, tuttavia, questo nuovo film non racconta chissà quanto di nuovo: già solo il sottotitolo (“verso l’allenamento dei pilastri“) induce a pensare come tale produzione rappresenti, più che un’opera a se stante, un ponte di collegamento tra la terza stagione da poco conclusasi e la quarta, ancora non annunciata ufficialmente.
Nulla dunque a che vedere con “Demon Slayer: il treno Mugen“, che racchiudeva in sé una porzione consistente di trama fatta e finita, anche se poi ripresa nella serie animata: con il film “Demon Slayer – Verso l’allenamento dei pilastri” ci troveremo invece di fronte a scene già viste sul piccolo schermo (ovvero le puntate conclusive della terza stagione), con in aggiunta un episodio inedito che funge da anteprima del nuovo arco narrativo, in cui i nostri protagonisti si troveranno alle prese con un faticosissimo allenamento svolto da tutti i Pilatri ancora in vita.
Per avere un parere più preciso e dettagliato in merito a questo film non ci resta però che recarci al cinema, forti della convinzione che, se non vedremo necessariamente qualcosa di nuovo, di sicuro vedremo qualcosa di bello.
Perché si sa che, comunque sia, le proiezioni sul maxischermo sono tutta un’altra storia.