Il film “El campeón” offre un interessante sguardo sul mondo del calcio, nonostante alcune scene ridicole.
La pellicola esplora in modo efficace il ruolo malato dei procuratori e di chi cura gli interessi dei calciatori, mettendo in luce come spesso si preoccupino più dei loro guadagni che del benessere degli atleti stessi.
Anche le mogli dei calciatori giocano un ruolo significativo, dimostrando quanto sia importante avere un supporto emotivo e un mental coach per aiutare i professionisti a esprimersi al meglio.
Trama e contesto
“El campeón” narra la storia di Diego (Marcel Serrano), un talentuoso calciatore dell’Atlético de Madrid, la cui carriera è minacciata dal suo comportamento indisciplinato.
La prima scena del film è abbastanza ridicola. Vediamo Diego che attacca nel tunnel degli spogliatoi il capitano dell’Atletico.
Sinceramente queste cose non succedono mai nel tunnel dello spogliatoio o è rarissimo. Solitamente le cose dello spogliatoio si lasciano nello spogliatoio. Comunque questa scena costa a Diego solo 2 giornate di squalifica.
Suo padre (Pablo Chiapella) e il suo procuratore (Luis Fernández) decidono di assumere un professore di psicologia (Dani Rovira) per aiutare Diego a rimettersi in carreggiata. Sarà il mental coach di Diego.
Netflix presenta questo film sportivo sul genere insegnante/studente che ha il pregio di mostrare il mondo dello sport dall’interno, cosa rara nella narrativa spagnola ma anche mondiale in generale. Sinceramente ho visto pochi film sul calcio che mi facessero vedere la vita di un calciatore vista dalla prospettiva del calciatore stesso. Quindi anche i problemi e le tentazioni che deve affrontare un talento prodigio: belle donne, stampa, parenti interessati ai soldi, amici poco raccomandabili, gestione delle finanze.
Il film ritrae con autenticità i dettagli e il gioco di una vera squadra di calcio come l’Atlético de Madrid, con riprese dallo Stadio Metropolitano e riferimenti ai suoi slogan attuali, come il famoso “non smettere mai di crederci”.
Punti di forza e debolezze
Nonostante i suoi meriti, “El campeón” soffre di una sceneggiatura insipida, adattata dal film nostrano “Il campione”, che non si discosta dallo schema classico del mentore e dello studente ribelle. Marcel Serrano non riesce a brillare nel ruolo del protagonista, e nemmeno Dani Rovira riesce a salvarlo con la sua interpretazione.
Il film cerca di apparire come un vero film sportivo, e alcuni dettagli legati all’Atlético Madrid conferiscono una certa verosimiglianza. Tuttavia, la confezione visiva finale è deludente, con effetti visivi precari che compromettono l’immersione nello sport. La regia di Carlos Therón sembra più mirata a coprire i buchi che a offrire la migliore inquadratura possibile.
Considerazioni finali
Alla fine, “El campeón” lascia la sensazione di essere un prodotto incompleto. La narrazione e lo sviluppo dei personaggi sono vaghi e approssimativi, e il rapporto tra maestro e discepolo, che dovrebbe essere il fulcro della storia, risulta indolente. Interessante però il fatto di voler raccontare la vita di un calciatore e mettere in mostra personaggi senza scrupoli come i procuratori e familiari avidi di denaro e potere.
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La Recensione
El campeón
El campeón è un film interessante ma incompleto. Interessante la scelta di mostrare la vita di un calciatore... peccato per i problemi tecnici.
PRO
- Ci mostra la vita di un calciatore.
- Bello lo Stadio Cívitas Metropolitano.
CONTRO
- Problemi tecnici.
- Non c'è molta chimica tra gli attori.
- Sembra incompleto.