M. Night Shyamalan è un nome che evoca reazioni contrastanti, ma una cosa è certa: è uno dei registi più affascinanti e imprevedibili di Hollywood.
Il suo nuovo thriller, “Trap“, è in procinto di fare il suo debutto, e questo ci offre l’opportunità di riflettere su una delle pietre miliari della sua carriera: “Split“.
Dal suo esordio nel 1999 con “Il sesto senso”, Shyamalan è sempre stato sotto i riflettori.
È stato celebrato per il suo genio narrativo, capace di creare trame intricate e finali sorprendenti, ma ha anche subito dure critiche durante un periodo di declino creativo. Film come “Lady in the Water” e “L’ultimo dominatore dell’aria” sono stati accolti con freddezza, facendo dubitare molti del fatto che potesse mai tornare ai fasti del passato.
“The Visit” del 2015 ha segnato l’inizio della sua rinascita, dimostrando che Shyamalan non aveva perso il suo tocco. Ma è stato con “Split”, l’anno successivo, che ha davvero dimostrato di essere tornato in grande stile. “Split” non è solo un thriller avvincente; è una dimostrazione di maestria cinematografica e narrazione sapientemente costruita, con una performance indimenticabile di James McAvoy, che interpreta un personaggio con quasi due dozzine di identità distinte. Questo film ha abbandonato l’approccio found footage di “The Visit” e ha riportato Shyamalan alla vecchia scuola del cinema hollywoodiano, dove ha potuto sfruttare al massimo il suo talento per creare suspense e meraviglia visiva.
Il colpo di scena finale, che collega “Split” al mondo di “Unbreakable”, ha sconvolto il pubblico e ha cementato la reputazione del film come uno dei più importanti della sua carriera. Per sette anni, fino all’uscita di “Five Nights at Freddy’s”, “Split” è stato il film di maggior incasso della Blumhouse, dimostrando che Shyamalan era tornato e che il pubblico era più che disposto a seguirlo nei suoi audaci viaggi narrativi.
In un’industria dove il successo può essere fugace, “Split” rappresenta non solo una rinascita per Shyamalan, ma anche un momento importante nella storia del cinema moderno. Il film ha ricordato al mondo perché Shyamalan è considerato uno dei maestri del thriller e ha dimostrato che, anche dopo una serie di insuccessi, è possibile tornare più forti di prima.
E tu cosa ne pensi? “Split” è davvero il film più importante della carriera di Shyamalan? Lascia il tuo commento qui sotto e facci sapere la tua opinione!