Nel trentesimo anniversario del celebre film ‘Intervista col vampiro’, il regista Neil Jordan ha rivelato che Tom Cruise ha rifiutato di riprendere il ruolo di Lestat de Lioncourt per un possibile sequel.
Un colpo di scena che ha portato a mettere in standby un progetto che avrebbe potuto segnare un importante ritorno al gotico per il grande schermo. Cosa ne pensi di questa decisione? Continua a leggere e condividi la tua opinione nei commenti!
La rinuncia di Tom Cruise e l’impatto sul sequel di ‘Intervista col vampiro’
Il celebre attore Tom Cruise, ora 62enne, ha interpretato il vampiro Lestat de Lioncourt nel film del 1994, tratto dall’omonimo romanzo di Anne Rice del 1976. Il regista Neil Jordan, durante un’intervista con Variety, ha raccontato di essere stato incaricato di scrivere una sceneggiatura per un sequel intitolato ‘Il vampiro Lestat’, ma il progetto è stato annullato quando Cruise ha declinato l’invito a tornare nei panni del celebre vampiro. “Semplicemente, Tom non voleva riprendere il ruolo. Era così semplice”, ha spiegato Jordan.
Secondo Jordan, il sequel sarebbe stato qualcosa di completamente diverso dall’originale. “Se Mr. Cruise avesse accettato, sono sicuro che il progetto avrebbe preso il via. Ma all’epoca non stava facendo sequel”, ha dichiarato il regista. Una dichiarazione che fa riflettere su quanto la carriera di Cruise sia stata incentrata sul non ripetersi e sull’esplorare nuovi ruoli senza legarsi troppo al passato.
Un duo indimenticabile: Tom Cruise e Brad Pitt
In ‘Intervista col vampiro’, Cruise ha recitato accanto a Brad Pitt, che interpretava Louis de Pointe du Lac, un vedovo addolorato che viene trasformato in vampiro dopo il morso di Lestat. I due attori hanno creato un duo indimenticabile, che è riuscito a incarnare perfettamente le tensioni e i sentimenti contrastanti tra i due personaggi.
Nonostante Cruise avesse scherzato in passato sui sottintesi omoerotici tra il suo personaggio e quello di Pitt, Jordan ha sottolineato che voleva mantenere questi temi presenti nel film per rimanere fedele al romanzo di Anne Rice. “Volevo semplicemente essere fedele al libro di Anne”, ha affermato Jordan. “Una volta che Louis viene trasformato in vampiro, rimane bloccato con un compagno che è a metà tra un amante e un manipolatore. E qualsiasi sottinteso sessuale è espresso attraverso il sangue, attraverso il desiderio per il sangue”.
Jordan ha anche spiegato di aver dovuto reintrodurre nella sceneggiatura molti degli elementi che erano presenti nel libro per catturare la stessa profondità di sentimenti e di ambiguità. “Posso dire che c’è esattamente la quantità di erotismo, omoerotismo o altro, che c’era nel romanzo di Anne”, ha dichiarato.
Il successo al botteghino e l’eredità di ‘Intervista col vampiro’
‘Intervista col vampiro’ ha incassato un impressionante 223,6 milioni di dollari al botteghino mondiale nel 1994, un risultato che ha reso il film uno dei più grandi successi di quell’anno. Il regista Neil Jordan ha descritto come “davvero gratificante” aver lavorato su un progetto che è stato in grado di conquistare sia il pubblico che la critica, diventando un punto di riferimento per il genere horror gotico.
Il film, oltre a essere stato un trionfo commerciale, è stato anche un’opera che ha sfidato i limiti dei film sui vampiri, offrendo un’interpretazione profonda e complessa dei suoi protagonisti. Tom Cruise e Brad Pitt hanno dato vita a personaggi tormentati, con Lestat che rappresenta il lato oscuro e manipolativo del potere immortale, mentre Louis incarnava la vulnerabilità e la disperazione di una vita eterna senza scopo.
Perché Tom Cruise ha detto no?
La scelta di Tom Cruise di non tornare per un sequel appare in linea con il suo approccio alla carriera. Negli anni ’90, Cruise era noto per evitare i sequel, concentrandosi invece su ruoli che gli permettessero di espandere le sue capacità attoriali. Solo più tardi nella sua carriera, con il successo di franchise come ‘Mission: Impossible’, l’attore ha iniziato a esplorare nuovamente la continuità dei suoi personaggi sul grande schermo.
Neil Jordan ha riflettuto su come la mancanza di Cruise abbia cambiato il destino del possibile sequel. Senza di lui, l’interesse per un altro capitolo di ‘Intervista col vampiro’ è venuto meno, e il progetto è stato accantonato. Ma ciò non ha impedito a questa storia di continuare a vivere: recentemente, infatti, è stata prodotta una serie televisiva basata sull’opera di Anne Rice, a dimostrazione del fascino eterno delle sue storie e dei suoi personaggi.
Il destino del sequel: cosa ne pensi?
Cosa ne pensi del rifiuto di Tom Cruise di tornare nei panni di Lestat? Pensi che abbia preso la decisione giusta o avresti voluto vedere un sequel con lui protagonista? Intervista col vampiro ha segnato un’epoca e ha definito un nuovo standard per i film sui vampiri. Ora è il tuo turno di farci sapere: il film avrebbe avuto lo stesso impatto senza Tom Cruise? Condividi la tua opinione nei commenti qui sotto!
Il mondo del cinema è fatto di scelte e di possibilità non realizzate. Questa è una di quelle storie che ci fa riflettere su quanto il carisma e la presenza di un attore possano determinare il destino di un intero progetto. Non perdere l’occasione di dire la tua su questa affascinante storia del cinema!