Marilyn Manson ha deciso di ritirare la causa legale che aveva intentato nel 2022 contro Evan Rachel Wood e Illma Gore. Dopo anni di controversie, accuse e battaglie legali, Manson ha anche accettato di rimborsare Wood con una cifra significativa: quasi 327.000 dollari in spese legali. Insomma, un finale che, diciamocelo, non ci saremmo aspettati. Ma vediamo insieme tutti i dettagli di questa storia intricata e, ovviamente, piena di colpi di scena.
La causa di Marilyn Manson: uno sguardo ai fatti
Facciamo un passo indietro. Nel 2022, Marilyn Manson, il cui vero nome è Brian Warner, aveva intentato una causa contro la sua ex compagna, Evan Rachel Wood, e la sua presunta collaboratrice Illma Gore. Secondo le accuse di Manson, le due avrebbero cospirato per dipingerlo pubblicamente come un “violentatore e abusatore”, danneggiando irrimediabilmente la sua carriera musicale, televisiva e cinematografica.
Manson sosteneva che il tutto fosse un tentativo deliberato di screditarlo e che Wood e Gore avessero anche impersonato un agente dell’FBI per far sembrare che ci fosse un’indagine federale in corso su di lui. Insomma, un’accusa davvero pesante e che, se confermata, avrebbe cambiato le carte in tavola.
Inoltre, secondo le carte legali, Manson ha affermato che Wood e Gore avrebbero “reclutato, coordinato e fatto pressioni su potenziali accusatori” per far emergere simultaneamente accuse di stupro e abuso contro di lui. Ma attenzione, c’è di più: Manson ha anche accusato Illma Gore di diffamazione riguardo alcune dichiarazioni fatte durante le riprese del suo controverso video musicale “Groupie“.
Le dichiarazioni degli avvocati: cosa dicono le parti coinvolte?
Dopo aver deciso di abbandonare la causa, Manson ha commentato attraverso il suo avvocato, Howard E. King, affermando: “Dopo quattro anni di battaglie per raccontare la verità, Brian è soddisfatto di chiudere questa fase della sua vita e di abbandonare le sue rivendicazioni ancora in sospeso”. Un segno di voler voltare pagina? Sembrerebbe di sì, almeno secondo le parole del suo team legale.
D’altro canto, uno degli avvocati di Evan Rachel Wood, Michael J. Kump, non ha mancato di esprimere la sua opinione riguardo alla decisione di Manson. Kump ha definito la causa un “atto di propaganda” per cercare di minare la credibilità delle numerose accusatrici di Manson e per rivitalizzare la sua carriera in declino. “La decisione di Warner di abbandonare la causa e pagare integralmente i costi legali di Ms. Wood è la prova evidente dell’infondatezza delle sue rivendicazioni”, ha dichiarato Kump.
La storia di Manson e Wood: un passato turbolento
Il contesto di queste accuse è tutt’altro che semplice. Evan Rachel Wood ha pubblicamente nominato Marilyn Manson come suo presunto abusatore nel 2021, affermando che il musicista l’aveva “manipolata e abusata orribilmente” per anni. Nel documentario Phoenix Rising, Wood ha raccontato ulteriormente le sue esperienze con Manson, descrivendo episodi di tortura e addirittura di presunti abusi durante le riprese di un videoclip musicale. Un racconto che ha lasciato il pubblico senza parole, contribuendo a dare ulteriore risonanza al movimento contro gli abusi nel mondo dello spettacolo.
Va notato che, l’anno scorso, un giudice ha respinto alcune delle accuse di Manson, tra cui quella secondo cui Wood e Gore avrebbero reclutato altre donne per accusarlo. La decisione del giudice ha lasciato un segno importante sul caso, riducendo notevolmente il peso delle affermazioni di Manson e spingendolo, infine, a rinunciare alla causa.
Un finale amaro per Marilyn Manson?
Dopo quattro anni di battaglie legali, sembra che Manson abbia deciso di mettere un punto a questa dolorosa vicenda. Ma la domanda che sorge spontanea è: quanto ne esce danneggiata la sua carriera? I fan sono divisi, e l’opinione pubblica resta incerta. Da una parte, c’è chi continua a supportare l’artista, ritenendo le accuse infondate, mentre dall’altra molti hanno definitivamente voltato le spalle al controverso musicista.
Per quanto riguarda Evan Rachel Wood, la sua battaglia per sensibilizzare il pubblico riguardo agli abusi nelle relazioni continua. Il documentario Phoenix Rising è stato una testimonianza potente delle sue esperienze, e l’attenzione mediatica non sembra affievolirsi. Evan ha dimostrato coraggio nel raccontare la sua storia, ed è chiaro che la sua voce abbia avuto un impatto significativo nel dibattito pubblico.
E tu cosa ne pensi?
Insomma, una storia complicata, ricca di colpi di scena e dalle emozioni forti. Cosa pensi della decisione di Manson di abbandonare la causa? È stato un tentativo di riabilitazione finito male o un vero segno di voler ricominciare da capo? E cosa ne pensi del coraggio di Evan Rachel Wood nel raccontare la sua storia pubblicamente?
Lascia il tuo commento qui sotto! È un argomento difficile, e siamo curiosi di sapere cosa ne pensi. Il mondo della musica e dello spettacolo è pieno di storie incredibili, ma alcune, come questa, lasciano davvero un segno profondo.
Marilyn Manson è innocente.