Quando si tratta di serial killer e assassini di massa, il ritornello di “Sono innocente” è familiare. Molti assassini spesso non si rendono conto dei loro crimini. Ancora meno, sono orgogliosi dei loro gesti atroci.
Carl Panzram, tuttavia, non è un semplice killer. Nel corso della sua carriera criminale, Panzram non ha nascosto il suo disprezzo per l’umanità ed il suo amore per uccidere le persone. A causa di questo, non c’è da meravigliarsi che molti lo considerano come il killer più sadico della storia.
Figlio di immigrati tedeschi, Panzram ha iniziato a delinquere in giovane età. Cercando di intervenire a favore del figlio, i suoi genitori hanno iscritto il giovane Panzram in una scuola per i giovani in difficoltà. Il personale sadico ha regolarmente picchiato e torturato gli studenti. Dopo il ritorno dalla scuola, Panzram è scappato di casa all’età di 14 anni. Ma in quell’istituto erano più pazzi di lui mi sa.
Nel 1907, un Panzram ubriaco ha deciso di arruolarsi nell’esercito. Non molto tempo dopo, si è ribellato contro il suo comandante ed ha dovuto scontare una pena detentiva di due anni. Il futuro presidente William Howard Taft, allora Segretario di Guerra, è stato colui che firmò la condanna di Panzram. Dopo essere stato rilasciato dalla prigione nel 1910, Panzram ha svaligiato la casa di Taft in Connecticut ed ha preso una notevole somma di denaro. Ha poi usato questa piccola fortuna per comprare uno yacht.
Con il suo yacht, Panzram ha portato il suo regno di terrore nei porti lungo tutto il Nord-Est. Panzram amava imprigionare gli uomini ubriachi, li stuprava, e poi li uccideva. Nonostante la sua frequente sodomia di uomini, Panzram non si considerava gay. Invece, ha scritto nella sua autobiografia che ha usato la sodomia per dominare ed umiliare le sue vittime.
La follia omicida di Panzram alla fine lo ha portato in Africa occidentale. Lì, la gente del posto è stata facile preda per le sue tendenze sadiche.
Nel 1928, Panzram ritornò negli Stati Uniti ed è stato arrestato mentre provava a svaligiare una casa a Washington, DC. Durante il suo interrogatorio, ha confessato di aver ucciso in precedenza due giovani ragazzi. Alla luce della sua lunga storia criminale, è stato condannato pesantemente. Una volta in carcere, Panzram ha ucciso di nuovo ed è stato poi condannato a morte.
In attesa dell’esecuzione, a Panzram è stato dato un foglio ed una penna da una guardia simpatica. Ha poi iniziato a lavorare alla sua autobiografia.
L’autobiografia, che è stata pubblicato nel 1970, ha avuto inizio con una dichiarazione semplice e agghiacciante:
“Nella mia vita, ho ucciso 21 esseri umani, ho commesso migliaia di furti, rapine, furti e incendi dolosi, e, ultimo, ma non meno importante, ho commesso sodomia su oltre 1.000 esseri umani di sesso maschile. Per tutte queste cose, io non sono minimamente dispiaciuto. “
Mentre veniva preparato per l’esecuzione nel 1930, Panzram rimase fedele alla forma. E’ riuscito a sputare in faccia al boia mentre urlava.