Si è trattata di una delle più imprevedibili notte degli Oscar della storia del cinema, anche se in realtà ci sono state poche sorprese. Come previsto, Leonardo DiCaprio, Brie Larson e Alicia Vikander hanno preso i premi nelle rispettive categorie, mentre Alejandro G. Inarritu ha ripetuto il suo successo nella categoria della regia.
“The Big Short” prese il PGA, e questa è la prima volta dal 2006 che il vincitore del PGA non ha preso l’Oscar per il miglior film. “The Revenant” veniva ugualmente forte e veniva dai trionfi al DGA e BAFTA. Ma alla fine, è stato il racconto dei giornalisti che ha scoperto la chiesa cattolica a convincere maggiormente la giuria.
La sorpresa della notte degli Oscar 2016? Sicuramente Mark Rylance, Oscar come miglior attore non protagonista per il Ponte Delle Spie.
Non a differenza del suo personaggio in “Ponte Delle Spie” Rylance era una forza tranquilla ma potente durante la stagione delle premiazioni, raccogliendo il SAG, il premio ai Golden Globe e ai BAFTA. Ora è praticamente un Dio nella sua nativa Inghilterra.
Snobbato: Sylvester Stallone, come Miglior attore non protagonista per il suo ruolo in “Creed“
Quando il SAG Award è andato a Idris Elba, che non è stato nominato per un Oscar, molti hanno preso questo come un buon segno per il vincitore del Globe “Sylvester Stallone”, che aveva sicuramente il fattore nostalgia dalla sua parte. Ma alla fine è stato Rylance a trionfare, diventando il secondo attore (dopo Daniel Day-Lewis) a vincere un premio di recitazione per un film di Steven Spielberg. Dopo aver perso l’Oscar con Rocky nel 1976 ecco la seconda volta anche per Stallone.
SORPRESA: “Mad Max: Fury Road”
Mentre era favorito per vincere in alcune categorie, il futuristico film d’azione ha finito per raccogliere la maggior parte dei premi a disposizione. Ben 6 oscar per il film Mad Max. Margaret Sixel ha vinto il premio per la scenografia, che va spesso al vincente della miglior fotografia. Il film ha vinto anche l’oscar per il trucco, costumi, montaggio sonoro, miglior montaggio ed anche il miglior sonoro.
Snobbato: Roger Deakins, Miglior Fotografia, “Sicario”
E’ stato un anno notevole nel campo della cinematografia; tutti i cinque candidati sono icone. E mentre Emmanuel Lubezki si meritava il suo terzo Oscar consecutivo per il suo splendido lavoro su “The Revenant”, significava che Deakins è tornato a casa a mani vuote per la tredicesima volta. Ma non c’è dubbio che tornerà in gara ancora presto.
SORPRESA: “Ex Machina” per i migliori effetti visivi
Contro queste potenze ad alto budget come Star Wars, “The Revenant”, Il Sopravvissuto e “Mad Max: Fury Road”, è stato un film da 15 milioni dollari a portarsi a casa il premio per gli effetti visivi. Delle volte i soldi non sono tutto.
SORPRESA: “Writing’s on the Wall” come miglior canzone Snobbata: Lady Gaga and Diane Warren, “Til It Happens to You”
La canzone “Writing’s on the Wall” ampiamente vituperata dal film di James Bond “Spectre” (una persona dietro le quinte ha commentato che “non è stato anche il miglior brano rilasciato quella settimana”) ha ottenuto un risultato a sorpresa. Tra gli altri, ha battuto fuori “Til It Happens To You” di Lady Gaga e l’otto volte candidata agli Oscar “Diane Warren”.
Snobbati: “Carol”, “Sopravvissuto – The Martian” e “Brooklyn”
Erano tre dei film più rappresentativo dell’anno, con 17 nomination tra di loro, ma sono restati tutti e tre a mani vuote al termine della notte degli Oscar.