Vasco Rossi a Vanity Fair : “Spero che mi venga un Ictus”
A 62 anni Vasco Rossi si racconta a Vanity Fair in un’intervista che sarà disponibile dalla giornata di domani (25 Giugno) in edicola.
Parla di tutto Vasco, dalla musica alla politica con delle critiche alle persone che avevano fomentato una protesta contro di lui durante il concerto del 1 maggio 2009 sostenendo che si fosse venduto al potere. Ma Vasco ha commentato la vicenda definendoli 4 deficienti, le persone che scrivono su internet con l’anonimo e pensano di scrivere quello che gli pare. Sino a qualche anno fa non mi ero nemmeno accorto che ci fossero i commenti su youtube e ho letto: “Spero che ti venga un Ictus, drogato di merda”. Quella notte non ho dormito. Ma poi c’ho pensato e mi sono detto: Vecchio sono vecchio ma drogato lo ero 20 anni fa, ma l’eroina non l’ho mai toccata. Ho fatto le mie esperienze, non me ne vanto ma non me ne vergogno. Per quanto riguarda l’Ictus: “Spero anch’io che mi venga”.
Ne ha anche per la politica Vasco:
In Italia bisognerebbe cambiare tutto, la burocrazia è inefficiente e farraginosa. Matteo Renzi si sta impegnando, si muove bene e sa comunicare e sta cercando di dare una sterzata alla politica, anche se ho il timore che la macchina sia praticamente di molto fuori strada. I processi poi sono davvero lenti. La giustizia in questo paese è in mano alla malavita.
Ora dal 25 giugno il ritorno sul palco, 3 date a Roma e 4 a Milano.