Titolo: Ghost in the Shell (film 2017)
Regista: Rupert Sanders
Cast: Scarlett Johansson, Pilou Asbæk, Michael Pitt, Takeshi Kitano, Rila Fukushima, Juliette Binoche, Chin Han, Lasarus Ratuere, Tawanda Manyimo, Michael Wincott, Christopher Obi.
Anno: 2017
Genere: Sci-fi/Azione/Thriller
Durata: 106 minuti
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La recensione dettagliata per Ghost In The Shell, film del 2017:
Questo thriller fantascientifico ha un così forte impatto visivo che merita di essere confrontato con Matrix o Blade Runner, due film che si assomigliano in vari modi, anche se in Ghost in The Shell manca la loro risonanza. Il regista Rupert Sanders (Biancaneve e il cacciatore) fa un bel lavoro, soprattutto per come coordina sapientemente il cast eclettico ed il flusso continuo di effetti visivi strabilianti. Questo aiuta a compensare l’approccio sorprendentemente sottile ai temi più profondi della storia.
Il fim Ghost in The Shell del 2017 è ambientato nel futuro prossimo in Giappone, dove il maggiore (Scarlett Johansson) ha un cervello trapiantato in un corpo robotico dopo un incidente. Trasformata in un arma dal boss aziendale Hanka Cutter (Peter Ferdinando), ha iniziato a lavorare sotto copertura con il capo della polizia locale Aramaki ( ‘Beat’ Takeshi Kitano) ed un team che comprende Batou (Pilou Asbæk) e Dr Ouelet (Juliette Binoche). Il maggiore è in rotta di collisione con Hideo Kuze (Michael Carmen Pitt), che sta attaccando i ragazzi di Hanka. Mentre lo rintraccia, Scarlett sta notando strani difetti nella sua programmazione, piccole visioni di quello che potrebbe essere il suo passato. Ma questi eventi sono stranamente estranei ai suoi ricordi, il che rende il suo stupore enigmatico, soprattutto quando cerca di capire chi fosse prima di diventare una macchina.
Lo script di Ghost in The Shell rende dolorosamente chiaro che il titolo si riferisce all’anima di Scarlett Johansson nel suo corpo meccanico, come se questa fosse in vita. E ci sono altri elementi nella finestra di dialogo che fanno storcere il naso, tra cui il modo in cui il film elude le grandi domande sollevate dal libero arbitrio, la cultura militarizzata e l’avidità aziendale. Trascurando questi elementi della storia, il film entusiasma i nostri occhi e stuzzica le nostre emozioni, ma non entra mai sotto la nostra pelle. Scarlett Johansson è formidabile in questo genere di ruoli (vedi anche Lucy), ed i suoi occhi espressivi portano un po’ di movimento alle sue scene con Binoche e Pitt. Nel frattempo, Kitano ruba quasi la scena agli altri come il maestro di una vecchia scuola.
Ma è la scossa visiva che traspare da ogni scena che mantiene il pubblico incollato sullo schermo, e Sanders distribuisce l’inganno digitale in modo perfetto così da ottenere il massimo effetto su grande scala (soprattutto in Imax 3D). Il film è bello da vedere, proprio per via delle sequenze d’azione ma la trama è molto povera e priva di sfumature, soprattutto nel finale. Così questo Ghost In The Shell uscito nel 2017 sembra quasi l’episodio pilota di una serie televisiva, il che ci fa desiderare altri episodi in futuro, così da apprezzare non solo le sequenze action ma anche la storia.
Doppiatori Italiani:
- Domitilla D’Amico: Maggiore Mira Killian
- Gabriele Sabatini: Batou
- Gianfranco Miranda: Hideo Kuze
- Franca D’Amato: dott.ssa Ouelet
- Franco Mannella: Cutter
- Francesco De Francesco: Skinny Man
- Orsetta De Rossi: Hairi
- Simone D’Andrea: Togusa
La Recensione
Il Verdetto su Ghost In The Shell
<p style="text-align: justify;">Questo Ghost In The Shell uscito nel 2017 sembra quasi l'episodio pilota di una serie televisiva, il che ci fa desiderare altri episodi in futuro, così da apprezzare non solo le sequenze action ma anche la storia.</p>