Il Gladiatore é tornato a Roma.
Diciott’anni dopo aver conquistato il Mondo, Massimo Decimo Meridio ha rimesso piede nel posto che più gli é consono: il Colosseo. Il film di Ridley Scott infatti, é stato riproposto per tre serate-evento (la prima appunto, nel monumento più famoso al mondo e le altre due nel vicino Circo Massimo) in cui la leggendaria colonna sonora é stata eseguita rigorosamente dal vivo dall’Orchestra italiana del Cinema, con la cantante Lisa Gerrard (sua era la voce che accompagnava le melodie del film).
L’intero incasso é stato devoluto alla raccolta fondi per la lotta alla poliomelite.
Un evento unico e una sorpresa inaspettata
Di questo evento si é parlato molto negli ultimi mesi: “Il gladiatore” é un film molto amato, tanto che i suoi dialoghi sono diventati in breve, citazioni di uso comune e il fatto di proiettarlo nella città a cui si ispira, ha suscitato molta attenzione.
Attenzione che evidentemente ha saputo attraversare continenti ed oceani, per arrivare fino all’Australia, dove vive Russell Crowe, che proprio grazie a quel film, vinse il premio Oscar come miglior attore protagonista, passando dall’essere semisconosciuto ad attore di prima grandezza. Nessuno, stranamente, si era preoccupato di avvisare Crowe dell’evento, magari pensando che potesse essere impegnato su qualche set, ma l’attore appena saputo del carattere benefico dell’iniziativa, non ha esitato a prendere un aereo per l’Italia al fine di portare personalmente il suo contributo.
Al suo arrivo l’accoglienza riservatagli dai fan é stata davvero degna di un eroe, e poco importa se gli anni hanno cambiato non poco il suo aspetto. Sotto la barba, i capelli incolti e sotto quei chili in più, c’é ancora lo statuario generale romano la cui immagine rimane indelebile nella nostra mente.
I due gladiatori
Giovedì sera, data della prima VIP al Colosseo, il buon Russell ha calcato il red carpet con l’altro “gladiatore” di Roma: ovviamente stiamo parlando del grande Francesco Totti. I due hanno posato insieme per i fotografi esibendo la maglia che la Roma ha regalato a Crowe: sulla schiena é ben visibile il nome “Maximus”.
Le tre serate dedicate a “Il Gladiatore” sono state davvero un successo, tanto che numerosi sono stati i disagi alla circolazione della capitale, con il centro bloccato già dal pomeriggio, bus fermi e i residenti in zona Circo Massimo costretti a percorsi lunghissimi per poter tornare a casa.
Saranno anche passati quasi vent’anni, ma il mito del gladiatore Massimo é più vivo che mai.