Il brano Space Oddity di David Bowie spegne la sua 50esima candelina e, per celebrare l’anniversario, sarà pubblicata una raccolta rara da collezione.
La demo rara, realizzata per la nuova collezione di vinili con i brani di David Bowie, comprende la famosissima traccia Space Oddity del 1969, inserita per celebrare i suoi cinquant’anni. La collezione dal titolo Spying Through A Keyhole sarà rilasciata entro questa primavera.
Annunciato da Parlophone, il set in vinile da 7” comprenderà nove demo tra cui due delle prime registrazioni del brano più conosciuto di Bowie.
“Le variazioni dei testi e degli arrangiamenti danno peso alla teoria che questa sia probabilmente la prima demo mai registrata di una delle canzoni più famose di Bowie.”
Questo è ciò che suggerisce l’etichetta tra le sue note.
A distanza di tre anni dalla sua morte, avvenuta il 10 gennaio del 2016 a causa del cancro, la nuova collezione di David Bowie includerà anche una ripresa con la collaborazione di John ‘Hutch’ Hutchinson e testi alternativi.
Inoltre, l’etichetta anticipa:
“Originariamente concepita come una canzone da eseguire in due, questa è la prima versione conosciuta che rappresenta di nuovo John ‘Hutch’ Hutchinson con le variazioni dei testi e dell’arrangiamento.”
David Bowie – Track list di Spying Through a Keyhole
1. “Mother Grey” (demo)
2. “In The Heat Of The Morning” (demo)
3. “Goodbye 3d (Threepenny) Joe” (demo)
4. “Love All Around” (demo)
5. “London Bye, Ta-Ta” (demo)
6. “Angel, Angel, Grubby Face” (demo version 1)
7. “Angel, Angel, Grubby Face” (demo version 2)
8. “Space Oddity” (demo estratto)
9. “Space Oddity” (demo – testo alternativo, con John Hutchinson)
La peculiarità di questa nuova raccolta è che la maggior parte delle demo sono solo in acustica e vocali di casa. Infatti, il sito web di Bowie spiega:
“A causa della natura di alcune delle demo di solo a casa in cui Bowie si è esibito con la chitarra acustica, la qualità della registrazione non rispecchia sempre la solita fedeltà dello studio”
“Questo è dovuto in parte all’entusiasmo di David che strimpellando ha insistito su un paio di brani, insieme ai limiti dell’apparecchiatura di registrazione originale e al deterioramento del nastro. Tuttavia, l’importanza storica di queste canzoni e il fatto che le selezioni provengano da un archivio di brani autorizzati per la pubblicazione da Bowie, hanno la priorità su questa lacuna.”
Space Oddity – Brano Cult di David Bowie
Ma torniamo alla celebrazione del brano Space Oddity! Decimo singolo estratto dall’album omonimo, Space Oddity è tra le 500 canzoni che hanno plasmato il rock ‘n’ roll della Rock And Roll Hall Of Fame. E’ stata creata anche una versione in italiano nel 1970, ma con testo diverso, dal titolo ‘Ragazzo solo, ragazza sola’.
Brano entrato nella antologia pop di Bowie, e nella cultura di massa, Space Oddity è di sicuro il miglior pezzo della storia del rock di tutti i tempi.
Il gioco di parole del titolo con Space Odyssey fa riferimento al titolo del famoso film “2001, Odissea nello spazio“, di Stanley Kubrick. Si dice che il brano sia stato ispirato dalle condizioni di bordo degli astronauti dell’Apollo 8. Il tema del Major Tom è presente anche nel brano Ashes to Ashes del 1980.
Oltre alle influenze cinematografiche, i temi di Space Oddity trattano il senso di alienazione, di solitudine dell’astronauta protagonista perso nello spazio. L’inconscio, l’amore, il fluttuare, tutto ciò che rappresenta lo spirito psichedelico di quegli anni. Diverse sono state le interpretazioni e tantissimi i temi profondi trattati dallo stesso Bowie.
Nel 2013 Camille Paglia, una sociologa e saggista statunitense, affermò, al The Sunday Times, che il brano Space Oddity annunciava il termine dei dionisiaci anni sessanta, con il suo ossessivo isolamento, la sua purezza e passività.
Camille Paglia scrisse un saggio molto interessante su Bowie e sul periodo in cui nacque il brano Space Oddity, scritto molti mesi prima di Woodstock. La saggista racconta che questo pezzo ha raccontato e incorniciato in tempo ciò che era il periodo storico a cavallo tra gli anni sessanta e gli anni settanta.
E per omaggiare questi 50 anni dalla sua pubblicazione, ecco una scena del film che ha utilizzato il brano Space Oddity nella colonna sonora:
Space Oddity nel film ‘I sogni segreti di Walter Mitty’
Diretto e interpretato da Ben Stiller, nei panni di Walter Mitty, I Sogni segreti di Walter Mitty racconta la storia di un uomo qualunque, con una vita ordinaria, che prende coraggio e fugge dalla sua routine per vivere delle grandi avventure, prima sognando ad occhi aperti e successivamente la sua vita prende una piega del tutto differente. Nella clip vediamo l’interpretazione di Kristen Wiig del brano Space Oddity di David Bowie.
Qui di seguito il video ufficiale di Space Oddity:
Video di Space Oddity – David Bowie
Attendiamo questa primavera per ascoltare la voce del Duca Bianco nella nuova collezione di demo, una raccolta più unica che rara della leggendaria produzione audio di Bowie.
Oggi, il panorama musicale ha un vuoto incolmabile lasciato dalla scomparsa di David Bowie, morto all’età di 69 anni dopo una lunga e segreta lotta contro il cancro. Ma la sua voce continua a riecheggiare dallo spazio!
Perché sto seduto in un barattolo di latta,
lontano sopra il mondo…
Space Oddity – David Bowie (1969)