Tutte le cose, anche – e soprattutto – quelle belle, devono avere una fine.
Lunedì 20 maggio abbiamo potuto assistere a quella di una delle serie TV più seguite, discusse e acclamate degli ultimi tempi: Game of Thrones, o Il Trono di Spade.
Una data che tutti stavamo aspettando con grande impazienza, per capire chi, dopo così tanto tempo, sarebbe sopravvissuto alle grandi battaglie e si sarebbe seduto sul tanto ambito trono.
Innanzitutto, se continuerete a leggere, non dovrete preoccuparvi degli spoiler. Voglio semplicemente tirare le fila dell’ultima stagione di una serie TV che ho ritenuto a dir poco straordinaria, e che ha cambiato il mio modo di valutare il mondo seriale.
Sono diversi gli stati d’animo in cui mi sono ritrovata una volta che ho visto scorrere i titoli di coda della 8×06: prima ero in fase di negazione, poi ho cominciato a segnarmi tutte le cose che mi sono piaciute, poi tutte quelle che non mi hanno convinta.
Sono rimasta soddisfatta da quest’ultima stagione?
Ammetto che le parti che non mi hanno convinta hanno superato quelle che mi hanno soddisfatta.
Forse perchè più l’ultimo episodio continuava (il più lungo di quest’ultima stagione, 1 ora e 26 minuti!) più cominciavo a realizzare che quella sarebbe stata l’ultima volta che vedevo certe dinamiche e certi personaggi.
Forse perchè dopo otto stagioni, ogni fan ha tutto il diritto di avere delle grandi aspettative su una serie, soprattutto se la serie in questione è Game of Thrones.
Il Trono di Spade, a differenza di quello che molti pensano, non è diventato famoso per gli effetti speciali, i draghi cui realismo era a dir poco incredibile o la grande presenza di scene da bollino rosso.
Piuttosto, almeno per me, GOT si è distinto per i suoi dialoghi brillanti, l’imprevidibilità di ogni decisione e la caratterizzazione mai scontata dei tanti personaggi.
Caratteristiche che sono andate un po’ perdendosi in quest’ultima stagione in particolare, in cui i personaggi hanno preso decisioni dall’oggi al domani, le trame sono state chiuse in fretta e furia e molti dialoghi hanno perso quella magia che tanto ci aveva tenuti attaccati allo schermo nelle prime stagioni.
Inoltre, sono rimaste fin troppe domande senza risposta.
Nella 8×06 in particolare il ritmo narrativo è faticoso: si è sentita tutta la lunghezza dell’episodio e nonostante questo ho percepito comunque quel senso di “urgenza di concludere” che ha regnato su tutta la stagione.
Quali sono stati gli aspetti positivi?
Nessuno mette in dubbio la qualità cinematografica degli episodi e la recitazione.
Queste le due grandi costanti che non ci hanno mai abbandonato.
Ci sono momenti che hanno segnato la storia del cinema e performance di attori (Lena Headey, Peter Dinklage ed Emilia Clarke forse più di tutti) che non dimenticheremo mai.
Perchè il finale non riuscirà mai a mettere tutti d’accordo?
Il vero problema di questa stagione è stato il numero di episodi: per quanto le puntate fossero lunghe, sei episodi non sono sufficienti per dedicarsi in modo equo a tutte le questioni lasciate in sospeso.
Per quanto l’episodio finale abbia cercato di essere all’altezza delle aspettative, la scrittura non è riuscita a sostenere il peso di una responsabilità così grande.
Lo stupore è cresciuto quando ho scoperto che la HBO aveva offerto ai produttori esecutivi di fare più episodi: sono stati loro a rifiutare, ritenendo ne bastassero sei per concludere la storia.
Fa strano sentirlo, ma è nata una petizione per riscrivere l’ottava stagione di Game of Thrones ed è stata già firmata da un milione di utenti. Questo la dice lunga su quanto questa serie tv significasse per molti fan.
Proprio la nascita di quest’iniziativa mi ha fatto riflettere su una cosa: Game of Thrones è stata la prima serie TV ad avere un successo di queste dimensioni. E da un grande seguito, derivano grandi responsabilità.
Gli showrunner Benioff e Weiss hanno sicuramente fatto del loro meglio, ma ai nostri occhi non sarà mai abbastanza.
Non esiste un finale universale, cioè un finale che metta tutti d’accordo. E se si parla di Game of Thrones, la partita è già persa in partenza: nessun fan, nel profondo, avrebbe voluto vedere GOT finire. Forse è questo il vero motivo per cui nessuna fine sarebbe stata soddisfacente.
Sono però fermamente convinta che se David Benioff e D. B. Weiss avessero accettato di fare un numero più alto di episodi le cose sarebbero cambiate: sicuramente non avremmo sentito quel senso di frettolosità che ha fatto da padrone in questi ultimi episodi.
E sicuramente avremmo avuto più tempo per abituarci al fatto che una delle nostre serie preferite di sempre stava per finire!
Tu cosa pensi di questo finale di Game of Thrones? Sei soddisfatto/a o anche tu, come me, pensi che gli episodi siano stati troppo pochi? Fammi sapere nei commenti!
La Recensione
L'episodio finale di Game of Thrones
Purtroppo la prima cosa che mi viene in mente quando penso a questo finale è: troppa fretta. Non necessariamente riscontrata solo in quest'ultimo episodio, ma la 8x06 è quella che soffre di più dopo una stagione in cui l'urgenza di concludere le trame è stata la priorità assoluta. Personalmente, sentirò di certo la mancanza di questa serie, ma in futuro e a mente fredda, sono sicura mi mancheranno di più i lunghi e intelligenti passaggi delle prime stagioni, piuttosto che la frettolosità degli ultimi episodi. Peccato, speravo che almeno Game of Thrones fosse immune dalla maledizione "Sì, ti consiglio di guardarla...ma le prime stagioni sono decisamente più belle".