Il mondo del pop sudcoreano ha perso nella giornata di ieri la giovane Sulli, 25 anni, trovata morta nel suo appartamento a Seongnam.
Le cause dell’avvenimento sono ancora ignote, nonostante la polizia abbia deciso di non escludere la pista del suicidio. La popstar ha sofferto per molto tempo di depressione, anche a causa degli innumerevoli atti di cyberbullismo di cui è stata vittima.
Sulli ha iniziato la sua carriera quando era ancora una bambina dedicandosi alla recitazione, per poi unirsi nel 2009 alla girlband f(x), che ha conquistato l’industria musicale sudcoreana e non solo. Tuttavia nel 2015 la giovane decise di abbandonare la band, dopo essersi allontanata un anno prima dalla scena pubblica a causa della pressione e dei continui commenti negativi ricevuti, che stavano diventando troppo per lei.
Proprio quest’estate era tornata a far musica, rilasciando il primo album da solista intitolato “Goblin”.
La cantante e attrice, nonostante le critiche, non si era tirata indietro nell’usare la sua voce per sensibilizzare sul tema dei diritti delle donne, così come su quello del cyberbullismo. Recentemente aveva presentato una serie televisiva nella quale si sarebbe trattato proprio questo tema, grazie alle storie di alcune celebrità che avrebbero diffuso la propria esperienza in merito.
La compagnia che la rappresentava, la SM Entertaiment, ha rilasciato un comunicato attraverso il quale condivide con il pubblico la volontà della famiglia di realizzare un memoriale dove i suoi fan e le persone che le volevano bene potranno unirsi per ricordarla e darle l’ultimo saluto.