Oggi l’Italia ha festeggiato il giorno della liberazione – 25 aprile – con la canzone “Bella Ciao“, diventata famosa anche grazie ai Modena City Ramblers, che la eseguono spesso durante il concerto del 1° Maggio. In questi giorni di quarantena quando l’orologio segna le 16 o le 21 nei quartieri si aprono le finestre e le persone ballano e cantano a ritmo di canzoni che creano unità e aiutano a trovare la forza per combattere tutti insieme il virus covid-19. Bella Ciao è la prima volta che suona con forza in questi giorni di quarantena e quale giorno migliore se non il 25 aprile.
Ma perché si usa cantarla proprio in questa data?
Questo canto popolare italiano è nato proprio a ridosso della liberazione italiana ed è stato associato al movimento partigiano italiano. Dopotutto la canzone nel ritornello dice:
“Oh partigiano, portami via, o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao.”
Nel 1947, durante il primo festival mondiale della gioventù democratica che si tenne a Praga, una delegazione di partigiani cantò l’inno e questo piacque moltissimo, tant’è che tante altre delegazioni internazionali decisero di tradurlo e farlo proprio. Oggi Bella Ciao viene usato come inno di ribellione contro i movimenti fascisti e di estrema destra. Ci sono molti testimoni che affermano che Bella Ciao infatti non veniva cantata tantissimo durante la seconda guerra mondiale, ma proprio negli anni successivi. Diciamo che la canzone è diventata molto popolare verso gli anni ’60. Nel periodo della guerra veniva cantata dalla famosa divisione Brigata Maiella e da altri gruppi di partigiani impegnati a combattere i nazisti. Quella di sotto è la canzone originale:
Il primo a cantarla in TV fu il grande Giorgio Gaber, in collaborazione con Maria Monti e Margot, nella trasmissione Canzoniere Minimo del 1963. Lo stesso Gaber incise il pezzo in vinile due anni più tardi.
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La versione dei Modena City Ramblers
I Modena City Ramblers, che poi sono diventati i più famosi esecutori della canzone in Italia, l’hanno cantata e registrata più volte nella loro carriera discografica. Troviamo Bella Ciao nel loro Ep Combat Folk. Famosa l’esibizione durante il concerto del 1 maggio 2004 in Piazza San Giovanni a Roma. Il video del live è possibile vederlo qui sotto, anche se la qualità delle immagini non è ottima.
Anche Gianni Morandi provò a cantarla in TV ma gli fu impedito dagli organizzatori del Festival di Sanremo nel 2011.
Bella Ciao e la Casa di Carta
A nostro avviso, la diffusione della canzone tra le molte comunità zapatiste in Chiapas ha fatto si che anche i produttori della famosa serie tv “La Casa Di Carta” la introducessero come colonna sonora dello show. I fan della serie La Casa de Papel sanno che oltre alla sigla “My Life is Going On” di Cecilia Krull, l’altra canzone più famosa è “Bella Ciao”.
I primi a cantarla nella serie tv sono stati il Professore e Berlino, suo fratello maggiore.
“La vita del Professore ha sempre ruotato attorno a un’idea: resistenza. Suo nonno, che aveva combattuto contro i fascisti in Italia, gli aveva insegnato la canzone e lui ha provato a fare lo stesso con i suoi colleghi banditi,” ha detto il personaggio di Ursula Corberó nello show.
Gli spettatori più attenti avranno notato che la canzone è stata eseguita durante i momenti clou dello show. Nella seconda stagione, la sentiamo quando i ladri trovano una via di fuga dalla Menta, e ancora quando la polizia scopre come sono entrati nella Menta. Ma a quel punto, i ladri sono già andati via da tempo e viaggiano verso i loro luoghi segreti.
E tu conoscevi la storia di questa canzone? Condividi l’articolo se ti è piaciuto e scrivici la tua opinione attraverso i commenti qui sotto. Ti lasciamo al testo della canzone.
Il testo di Bella Ciao
Una mattina mi sono svegliato
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
una mattina mi son svegliato
ed ho trovato l’invasor.
O partigiano portami via
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
o partigiano portami via
che mi sento di morir.
E se io muoio da partigiano
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
e se io muoio da partigiano
tu mi devi seppellir.
E seppellire la su in montagna
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
e seppellire la su in montagna
sotto l’ombra di un bel fior.
Tutte le genti che passeranno
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
e le genti che passeranno
mi diranno che bel fior.
E questo è il fiore del partigiano
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
e questo è il fiore del partigiano
morto per la libertà.