Il 21 Giugno si festeggia la Festa della Musica e in occasione di quest’evento scendono nuovamente in campo gli artisti italiani che si fanno portavoce dei lavoratori fragili del settore. Arriva così l’iniziativa “Io Lavoro Con La Musica”.
Si terrà domenica a Roma la Festa della Musica che quest’anno sarà dedicata a Ezio Bosso, scomparso lo scorso mese. Un evento virtuale che ha chiamato a partecipare numerosi artisti per esibirsi e intrattenere il pubblico con la loro musica.
A questo proposito Vasco Rossi, Tiziano Ferro, Emma Marrone, Laura Pausini, Jovanotti, Fiorella Mannoia e tanti altri insieme a loro hanno pensato di boicottare l’evento -o meglio quello che rappresenta- lanciando l’ennesimo appello al Governo dopo quello dello scorso Aprile, che chiedeva supporto e direttive chiare per il futuro di tutti gli addetti ai lavori che si sono ritrovati in condizioni di instabilità e precarietà a causa dell’emergenza Coronavirus.
“Nella Musica lavorano in tanti, non solo i musicisti e i cantanti. La Musica fa cultura, educa, emoziona, intrattiene e produce economie importanti, dando lavoro a decine di migliaia di persone” inizia così il messaggio diffuso, che sottolinea come il 16% del PIL sia dato proprio dal comparto Cultura. Ad oggi sono stati presentati otto emendamenti al decreto rilancio in supporto dei lavoratori del settore dello spettacolo: l’appello nasce proprio in riferimento a questo.
“Sappiamo che ci sono delle proposte che ci riguardano. Chiediamo che la politica non le ignori, adoperandosi al più presto per dare finalmente dignità a tutti coloro i quali lavorano per il bene della Musica”
A unirsi a questa richiesta troviamo non solo i nomi dei maggiori artisti italiani, ma anche produttori, musicisti, tecnici, manager, insomma tutti coloro che hanno a che vedere con il mondo della musica e che chiedono di poter essere aiutati in un momento di grossa difficoltà. “Mi sembra superfluo dire che si tratta di chiedere attenzione istituzionale non per me ma per la stragrande maggioranza delle persone coinvolte nell’industria musicale che operano in mille settori dietro le quinte (nei grandi, medi, piccoli e piccolissimi eventi che vanno dagli stadi alle feste di paese ai bar e ai locali dove si fa musica coi giradischi o live)” scrive Laura Pausini, che ancora una volta mette a disposizione la sua voce e influenza per rappresentare tutte quelle persone che non hanno modo di farsi ascoltare da chi di dovere.
La richiesta è quella di non lasciare che un settore come quello dello spettacolo, sempre pronto a intrattenere il pubblico anche nei momenti più bui, non venga lasciato da parte. Nella speranza che il 21 Giugno non sia una Festa della Musica senza musica.