L’edizione del 2021 dei Golden Globe passerà alla storia soprattutto perchè – per la prima volta – le star di Hollywood e i loro fan hanno condiviso lo stesso destino: guardare la cerimonia dal divano. E alcune celebrities si sono spinte anche oltre: lo hanno fatto in tuta o in mise molto più simili a pigiami che ad abiti da gala. Ma è stato anche l’anno che ha visto vincere per la seconda volta nella storia dei Golden Globe una donna come migliore regista, con Chloé Zhao che si è portata a casa una statuetta virtuale per Nomadland. Tra glitch, Zoom e siparietti, ecco tutto quello che è successo nella notte dei Golden Globe 2021 e i vincitori, all’ombra della pandemia.
La cerimonia dei Golden Globe 2021
Dopo lo scorso anno, in cui a presentare i Golden Globe c’era il dissacrante Ricky Gervais, riuscire ad essere davvero originali e divertenti, senza ricadere nella solita retorica in cui gli americani sono maestri, era impresa difficile. Ma il contesto particolare, con tutte le restrizioni dovute al covid, ha contribuito – incredibilmente – a creare le condizioni per rendere un pò più frizzante l’evento.
Iniziamo dicendo che i Golden Globe 2021 sono stati un incrocio tra la riunione aziendale su Zoom (“non si sente”, “mi sentite?”, “mi vedete?”) e un evento glamour sul divano. Tra figli che irrompevano sulla scena, cani che si facevano coccolare in diretta, vestiti ingombranti incastrati nelle poltrone e amici che esultavano come fossero allo stadio, non era ben chiaro cosa stessimo guardando.
Le conduttrici di quest’anno, Tina Fey e Amy Poehler, hanno sfruttato la distanza – una presentava da New York e l’altra da Los Angeles – per fare qualche gag, ma per quanto siano state divertenti, niente di quello che è uscito dalle loro bocche è stato davvero sferzante come il monologo di Gervais dello scorso anno.
A differenza del passato poi, quest’anno la platea era interamente composta da personale che si è impegnato in prima persona a fronteggiare la pandemia, un modo per rendere omaggio al loro lavoro: mancava quindi la presenza fisica dei bersagli perfetti per le frecciatine delle conduttrici.
Quasi tutti i collegamenti sono stati un infinito elenco di ringraziamenti (forse aveva ragione Gervais a dire che la sua serie su un uomo che vuole uccidersi a causa della morte della moglie per cancro, era più divertente della serata dei Golden Globe), che hanno fatto quasi rimpiangere i problemi di collegamento con Daniel Kaluuya, che non è riuscito a fare il discorso che voleva a causa di problemi all’audio (poi risolti). Il disguido ci ha regalato però il panico imbarazzato di Laura Dern, che era sul palco per leggere i nominati e ha inforcato gli occhiali da vista per leggere quello che avrebbe dovuto dire ed è poi praticamente fuggita.
Altra nota di colore è stata quella di Sacha Baron Cohen – che ha ricevuto il premio con accanto la moglie, l’attrice Isla Fisher – e ha dichiarato che Donald Trump stava contestando i risultati.
Tra i premiati anche Aaron Sorkin, che ha ricevuto l’annuncio da casa sua, dove erano presenti talmente tante persone da chiedersi se non fosse stato a quel punto più opportuno celebrare la serata al Beverly Hilton Hotel come tutti gli anni, visto che forse ci sarebbe stata meno gente.
Le premiazioni: tante sorprese e grandi delusioni
Anche quest’anno non sono mancate le grandi delusioni: se The Crown si riconferma il re Mida delle serie per tutti gli attori che tocca, non sono poche le star che sono rimaste a mani vuote.
Come c’era da aspettarsi, a Chadwick Boseman va il premio postumo per il film Ma Rainey’s Black Bottom, alla cui premiazione è seguito il commosso ricordo della moglie.
Grande sorpresa per Mank, che nonostante fosse uno dei favoriti con ben 6 nomination, non ha portato a casa nulla. Ma David Fincher ha incassato bene, brindando alla webcam a ogni sconfitta proclamata.
Anche Carey Mulligan, che era forse la favorita in assoluto nella sua categoria, è rimasta delusa e ha visto premiare, a sorpresa, l’attrice Andra Day, nonostante concorressero anche altri pezzi da novanta come Vanessa Kirby e Frances McDormand.
Altra grande sorpresa, Rosamund Pike, una delle meno quotate per la vittoria, insieme a Jodie Foster – in un’altra categoria – che sembrava sinceramente sorpresa di sentire il suo nome (e forse per questo indossava un pigiama, anche se di Prada).
Quello che è certo, è che in questo anno di pandemia Netflix si è rivelato il vero vincitore di questa edizione dei Golden Globe. Lo streaming ha dimostrato di essere la salvezza del cinema. Come già aveva detto lo scorso anno il solito Ricky Gervais, che però come tutti non aveva ancora idea di quello che sarebbe accaduto, Netflix è diventato l’asso pigliatutto. Ma quest’anno anche Apple TV vince i suoi primi premi (dopo le due nomination dello scorso anno) con lo show Ted Lasso, grazie a cui Jason Sudeikis ha vinto come Miglior Attore in una Commedia o Musical.
Ma la sorpresa più bella per noi è stata sicuramente vedere il trionfo di Laura Pausini, con il brano Io sì (Seen) per La vita davanti a sé, che su Instagram si è lasciata andare a festeggiamenti e ringraziamenti sfrenati.
Gli outfit delle star
Abbiamo già parlato della scelta di Jodie Foster di indossare un pigiama, ma non è stata l’unica che per la serata ha scelto un abbigliamento “comodo”. Joaquin Phoenix, uno dei pochi presente fisicamente sul palco, si è presentato indossando una felpa con cappuccio; Chloé Zhao, che ha vinto per la regia di Nomadland, si è presentata in semplice t-shirt; Jason Sudeikis in un coloratissima felpa, Bill Murray in camicia hawaiana e Jared Leto vestito da… Jared Leto.
Ma non sono mancati gli outfit più eleganti o ricercati. Tra questi spiccano quello di Emma Corrin con un lungo abito firmato Miu Miu e di Vanessa Kirby in Gucci.
Le polemiche e le critiche alla HFPA
Oggi, se non scateni almeno una polemica, non sei un evento degno di questo nome. Per questo i Golden Globe, considerati una sorta di antipasto alla notte degli Oscar, non potevano farsi mancare il loro personale polverone. Nello specifico, la Hollywood Foreign Press Association – l’associazione che assegna i premi ai candidati – è stata accusata di non avere tra gli 87 membri nemmeno un afroamericano.
A ciò si aggiungono le accuse di un noto quotidiano americano, che ha definito la HFPA una casta facilemente pilotabile dagli studios americani, che non si tirano indietro se c’è da sborsare soldi per influenzare le decisioni dell’associazione. I premi assegnati sono infatti considerati molto importanti non solo perché spesso preparano la strada per un Oscar, ma anche per la grande pubblicità che regalano ai premiati.
Tutti i vincitori dei Golden Globe 2021
Migliore Attore Non Protagonista
Daniel Kaluuya – Judas And The Black Messiah
Migliore Attrice Non Protagonista
Jodie Foster – The Mauritanian
Miglior Film Drammatico
Nomadland
Miglior Film Musical o Commedia
Borat – Seguito di film cinema
Miglior Regista
Chloé Zhao – Nomadland
Miglior Sceneggiatura
Aaron Sorkin – Il processo ai Chicago 7
Miglior Attrice in un Musical o in una Commedia
Rosamund Pike – I care a lot
Miglior Attore in un Musical o in una Commedia
Sacha Baron Cohen – Borat – Seguito di Film Cinema
Migliore Attrice in un Film Drammatico
Andra Day – The United States vs Billie Holiday
Migliore Attore in un Film Drammatico
Chadwick Boseman – Ma Rainey’s Black Bottom
Miglior Colonna Sonora
Trent Reznor & Atticus Ross and Jon Batiste – Soul
Miglior Canzone
Io sì (Seen) – La vita davanti a sé
Miglior Film d’Animazione
Soul
Miglior Film in Lingua Straniera
Minari
Miglior Serie Drammatica
The Crown
Miglior Serie Musical o Commedia
Schitt’s Creek
Miglior Miniserie o Film TV
La Regina degli Scacchi
Miglior Attrice in una Serie Drammatica
Emma Corrin – The Crown
Miglior Attore in una Serie Drammatica
Josh O’Connor – The Crown
Miglior Attrice in un Musical o in una Commedia
Catherine O’Hara – Schitt’s Creek”
Miglior Attore in un Musical o in una Commedia
Jason Sudeikis – Ted Lasso
Miglior Attrice in una Miniserie o Film TV
Anya Taylor-Joy – La Regina degli Scacchi
Miglior Attore in una Miniserie o Film TV
Mark Ruffalo – I Know This Much Is True
Miglior Attrice non Protagonista in una Serie, Miniserie o Film TV
Gillian Anderson – The Crown
Miglior Attore non Protagonista in una Serie, Miniserie o Film TV
John Boyega – Small Axe