Il documentario Seaspiracy, disponibile per la visione su Netflix, parte con il botto. Entro il 2048, i nostri oceani potrebbero restare vuoti. I pesci che attualmente li popolano potrebbero scomparire. Attenzione però: questo è solo uno dei tanti alert che ci comunica Seaspiracy. Te lo dico sinceramente, questo documentario ha avuto molto impatto sul sottoscritto. Mi ha portato a riflettere sul mio consumo di cibo e sui metodi che utilizziamo per pescare. 24 ore dopo averlo visto – mi ritengo un carnivoro felice – non ho toccato un boccone di carne, sia che provenisse dalla terra, dall’aria o dal mare. Forse dovrò riabituarmi un po’ al consumo di carne, però la visione di Seaspiracy mi ha fatto un certo effetto. Lo ritengo il documentario più interessante che ho visto quest’anno. Poco prima stavo vedendo quello di Amanda Knox… un’americanata incredibile dove cercano in tutti i modi di farla apparire come innocente. Ci sono documentari fighi e documentari pessimi. Qui siamo sul documentario figo. Tornando a noi, forse il titolo “Seaspiracy” non è molto comprensibile, avrei usato qualcosa di diverso, forse più accattivante… ma il narratore è talmente bravo che il titolo è solo un contorno di questo immenso lavoro.
Di cosa parla Seaspiracy?
Sei consapevole del mondo che ti circonda e dell’impatto che hai su di esso? Essere consapevoli è l’inizio di questa avventura. Devo dirti la verità, personalmente mi ritengo abbastanza consapevole: non uso tanta plastica, non getto mai rifiuti a terra, ho cura dell’ambiente. Ma dopo aver visto Seaspiracy ho capito che i miei sforzi potrebbero risultare vani di fronte a un problema più grande.
Il regista Ali Tabrizi, che ha lavorato a questo documentario, è anche il narratore. Ci racconta gli sporchi segreti delle industrie del mercato marittimo/ittico in Asia, Europa e in altre parti del mondo.
Molte persone amano gli oceani, la vita marina e amano ammirare pesci e coralli. Anche il narratore Ali Tabrizi è uno di loro; altamente ispirato da Jacques Cousteau e David Attenborough, Ali voleva esplorare il mondo profondo del mare, la vita sottomarina e documentarlo. Tuttavia, quando ha iniziato questo lavoro, è stato colto di sorpresa dall’apprendere una spiacevole realtà.
Il documentario svela l’incredibile impatto umano sugli oceani, un impatto in cui la plastica è quasi l’ultima delle nostre preoccupazioni. Seaspiracy esamina la caccia alle balene e squali in Giappone per poi andare in occidente dove alcune organizzazioni si vantano del marchio “pesca sicura per i delfini” nelle lattine di tonno ma poi uccidono come se non ci fosse un domani pesci fondamentali per mantenere in vita i mari.
Dovresti guardare Seaspiracy?
Semplicemente sì. Questo pianeta si trova a un pericoloso punto di svolta. Quel numero che ho scritto all’inizio di questa recensione è molto reale. Immagina. Durante la tua vita, gli oceani potrebbero non avere più pesci. Questo documentario è assolutamente inquietante, ma sono molto felice di sapere che c’è un problema per cui vale la pena combattere.
Il primo fatto che ci fa aprire gli occhi in Seaspiracy è la caccia ai delfini che si svolge a Taiji in Giappone. Ogni anno, migliaia di delfini vengono massacrati a Taiji. Con molti rischi per la sua sicurezza, Ali va in città e registra tutto ciò che accade. Mentre si immerge nel caso, fa molte scoperte scioccanti.
In Seaspiracy scopriamo quanto sia orribile l’intera industria della pesca commerciale! A molte persone, me compreso, piace il pesce, ma il costo che paghiamo non riguarda solo la vita di questi animali acquatici, ma anche di altri esseri umani. Squali, delfini e balene vengono uccisi perché si nutrono di questi pesci che vengono venduti nei mercati. La gente pensa che gli squali uccidano gli esseri umani. Ma Ali ci mostra che ogni anno gli squali uccidono circa 10 persone. D’altra parte, gli umani uccidono da 11.000 a 30.000 squali ogni ora. Un numero impressionante se pensiamo che gli squali sono fondamentali per i nostri mari.
Praticamente…
Siamo sul punto di distruggere i nostri oceani e la vita sul mare, aumentando il rischio di riscaldamento globale e, più in generale, stiamo rischiando di distruggere un ecosistema che ci tiene in vita. So di non aver reso giustizia all’impatto che questo film ha avuto su di me, ma ti invito a guardarlo e poi a dirmi che cosa è riuscito a trasmetterti.
La Recensione
Seaspiracy
Nel complesso, il documentario Seaspiracy di Ali Tabrizi ti apre gli occhi. Ti lascia sbalordito ad ogni rivelazione. Quello che trovi in questa recensione è solo una sintesi. Devi guardare il documentario di Netflix per capire come avviene realmente la corruzione nel settore della pesca, le bugie che vengono vendute negli scaffali del supermercato o in TV e le vite di tanti innocenti che vengono spezzate per un po' di soldi.
PRO
- Messaggio molto toccante
- Il regista ha rischiato la pelle per mostrarci tutto questo
CONTRO
- Forse avrei usato un titolo diverso