Qualche giorno fa, l’attore Alessandro Gassman ha pubblicato un post su Twitter che dice:
Praticamente ha voluto condividere con i suoi follower una situazione sgradevole in tempo di pandemia, dove ci sono tanti negozi chiusi, attività chiuse e tante persone che non riescono ad arrivare a fine mese per via della propagazione del virus. Propagazione alimentata da persone come il vicino di Alessandro Gassman e, sicuramente, anche grazie ai tanti che hanno condannato Alessandro per aver solo pensato di denunciare il vicino alle autorità competenti.
Bello il tweet di questo utente che delinea in pieno quella che è la situazione dello stato italiano:
Purtroppo viviamo in uno stato omertoso in cui denunciare gli altri viene visto in malo modo. Viviamo in uno Stato in cui rubare o non pagare le tasse è un vanto e non un crimine. Viviamo in uno stato con una mentalità che frenerà sempre la crescita economica. Potremo aggiungerne tantissime. Pensate che abbiamo assistito a una scena macabra in cui un poliziotto viaggiava in zona rossa da Reggio Emilia a Milano senza un motivo valido e senza avere la residenza nella città meneghina ma solo per spassarsela, non curante dei rischi che poteva arrecare al prossimo. Se le persone che rispettano le leggi come il signor Gasman vengono condannate, significa che viviamo in uno stato marcio in cui l’anarchia vige e regna e in cui non avrebbe senso imporre delle regole.
Onore e complimenti ad Alessandro Gasman.