A Perfect Circle – Eat The Elephant
Prima del recente tour in Inghilterra, Maynard James Keenan, frontman dei A Perfect Circle (e dei Tool) ha rilasciato un’intervista a proposito del nuovo album Eat The Elephant, parlando della cultura di internet, del mondo moderno e di tutto ciò che va a rotoli.
L’ultimo album risale al novembre del 2004, periodo socio-politico molto delicato, inoltre si svilupparono le prime piattaforme social, portando ulteriormente scompiglio nel mondo virtuale, e non solo.
A distanza di quattordici anni, gli A Perfect Circle pubblicano il loro quarto album dal titolo Eat The Elephant, con i fondatori del gruppo Billy Howerdel (chitarrista) e Maynard James Keenan (cantante). Nel 2004 uscì l’album Emotive. Già da allora, sullo scenario di un mondo sconvolto, un panorama non molto promettente, i loro brani raccolsero tutto il delirio di ciò che correva troppo velocemente. Un mondo difficile, troppo violento e troppo ingordo per essere sostenibile. Rumoroso e quasi sull’orlo di esplodere. Le sue risorse principali sono quasi esaurite, come la natura selvaggia e i luoghi di autentica bellezza. Questo in breve è l’argomento dell’importante album degli A Perfect Circle.
“Questi sono tempi polarizzati.”
Dice Maynard durante l’intervista, continuando con:
“Ci mancano i Gordon Ramsey del mondo, persone che criticano ogni squallido percorso che deciderete di prendere. Ma le persone non vogliono questo. Vogliono essere un soffio di polvere. Un fiocco di neve. I contrasti sono necessari per rendere possibile l’arte.”
Molto dure e significative le parole del frontman, che continua ad affrontare i temi dell’album Eat The Elephant rispondendo all’idea di responsabilità, della poca responsabilità delle persone, del poco desiderio di guardare dentro se stessi e chiedersi in cosa si sta contribuendo per rendere le cose migliori.
Continua sospirando:
“Con tutto quello che è successo con il digitale e i social media, ci sono tante piattaforme per far squittire le persone.”
“Viviamo in un’epoca in cui non si vede sempre la responsabilità, perchè tutto ciò che si sente è lo squittio.”
Maynard James Keenan ha una forte influenza sui suoi fan (anche per gli appassionati dei Tool).
“Sono cresciuto con commedie satiriche fantastiche – Monty Python, Kids In The Hall, George Carlin, Andy Kaufman, cose del genere – quindi se sarò invadente, cercherò di farlo con il sarcasmo irlandese.
Ma questo mi porta ad assumermi molte responsabilità anche per le mie stesse azioni. Dunque, tenendo conto della comicità che preferisco, posso essere molto auto-ironico.”
A Perfect Circle – Disillusioned
La nuova canzone Disillusioned, considerata forse la canzone rock più consapevole scritta dal gruppo, che cerca di fare aprire gli occhi alle persone, continua Maynard ridendo:
“Prega per le meteore. O uno tsunami…”
“Ovviamente in modo metaforico, ma abbiamo davvero bisogno di qualcosa”
“Se c’è un atto fisico da fare, aiutare il tuo vicino, la tua famiglia, o la tua comunità, subito dopo il rientro dal lavoro, ti dimentichi di tutta quella merda.”
Maynard parla dei suoi genitori, di come lo aiutino con l’ispirazione. Oltre al progetto con i Tool e con A Perfect Circle, che descrive come un ‘subconscio creativo’, produce vino a Cornville, in Arizona, studia jiu-jitsu brasiliano e lavora sulla sua voce.
Con il nuovo album non fa un ritratto molto positivo dell’umanità. I pigroni e gli apatici sostengono che la musica moderna sia apolitica, tema che porta ad altre riflessioni: è tanta la musica che sta documentando la linea di demarcazione tra vita moderna e distopia, una linea che si dissolve sotto i nostri occhi, in tempo reale. E questo non succede nel rock, e in Eat The Elephant, una sorta di libro del giorno del giudizio in cui si rispecchia la società odierna.
Testo di Disillusioned
We have been overrun by our animal desire
Addicts of the immediate keep us obedient and unaware
Feeding this mutation, this Pavlovian despair
We’ve become disillusioned
So we run towards anything glimmering
Time to put the silicon obsession down
Take a look around, find a way in the silence
Lie supine away with your back to the ground
Dis- and re-connect to the resonance now
You were never an island
Unique voice among the many in this choir
Tuning into each other, lift all higher
Willingly been re-wired by clever agents within
Looping our reflections, our obsessions draw us in
Fix and fixation, no sentience beyond
We’ve become disillusioned
So we dive like crows towards anything glittering
Time to put the silicon obsession down
Take a look around, find a way in the silence
Lie supine away with your back to the ground
Dis- and re-connect to the resonance now
You were never an island
Unique voice among the many in this choir
Tuning into each other, lift all higher
A Perfect Circle – The Doomed
Nel brano The Doomed, Maynard ripete il Sermone del Monte, il principio del cristianesimo, in cui Gesù elogia i miti e gli umili per avere pazienza nella sofferenza in ricompensa della divinità, in un inno spirituale all’1%.
Testo di The Doomed
Behold a new Christ
Behold the same old horde
Gather at the altering
New beginning, new word
And the word was death
And the word was without light
The new beatitude:
“Good luck, you’re on your own”
Blessed are the fornicates
May we bend down to be their whores
Blessed are the rich
May we labor, deliver them more
Blessed are the envious
Bless the slothful, the wrathful, the vain
Blessed are the gluttonous
May they feast us to famine and war
What of the pious, the pure of heart, the peaceful?
What of the meek, the mourning, and the merciful?
All doomed
All doomed
Behold a new Christ
Behold the same old horde
Gather at the altering
New beginning, new word
And the word was death
And the word was without light
The new beatitude:
“Good luck…”
What of the pious, the pure of heart, the peaceful?
What of the meek, the mourning, and the merciful?
What of the righteous?
What of the charitable?
What of the truthful, the dutiful, the decent?
Doomed are the poor
Doomed are the peaceful
Doomed are the meek
Doomed are the merciful
For the word is now death
And the word is now without light
The new beatitude:
“Fuck the doomed, you’re on your own”
A Perfect Circle – TalkTalk
“E’ un equilibrio difficile da raggiungere, vero? Perché ci sono così tante sciocchezze in giro. Non credo che l’isolamento totale sia salutare per qualsiasi artista, soprattutto se sei un’artista che non ha avuto molto successo, perché può essere piuttosto snob e puoi perdere il contatto con le cose. Devi sporcarti le mani e trovare il modo di lavorare attraverso il rumore. Allo stesso tempo, penso che devi trovare del tempo per rilassarti, la stanza tranquilla per intenderci.”
“E’ come nelle arti marziali. Impari a mettere in pratica le tecniche che impari sotto stress. Se non riesci a farle sotto stress, non hai imparato nulla. Ed è qui che arriva la scrittura.”
Il cantante si ferma per qualche istante, per riflettere, e continua dicendo che non c’è effettivamente una via d’uscita, che il dramma è essere catturati dalle distrazioni, l’ignoranza è il nemico più grande e più la polarizzazione dei social media e di altri distrattori attirano l’attenzione, meno si parlerà e si discuterà tra di noi, e se non ci parliamo non troveremo una reale via d’uscita da questo caos.
L’album Eat The Elephant ha raggiunto la seconda posizione della classifica Billboard 200. I singoli pubblicati che hanno anticipato l’uscita del nuovo album degli A Perfect Circle sono: The Doomed, Disillusioned, TalkTalk e So Long, and Thanks for All the Fish, nel mese di aprile 2018. Un grande ritorno del gruppo, che ha portato avanti questo importante progetto, nonostante i molti impegni di Maynard.