Non c’è una persona che abbia amato i film di “Harry Potter”, che non ripensi con immensa tenerezza al professor Severus Piton, in modo particolare da quando Alan Rickman, che lo ha interpretato negli otto film, ci ha lasciati nel gennaio di due anni fa.
Abbiamo sempre fantasticato sul rapporto del grande attore inglese con il suo emblematico personaggio; era persino uscita una finta dichiarazione in cui Rickman sognava di ritrovarsi ottantenne a leggere ancora i libri di J.K. Rowling. Ma ora sembra che le cose non fossero tutte rosa e fiori tra lui e il suo alter-ego. Non sempre almeno.
Le lettere perdute di Alan
Alcune lettere dell’amatissimo attore britannico, sono state recentemente battute all’asta presso l’ABA rare book fair di Londra, per un valore complessivo di 950mila sterline.
Ma non é il valore di questo archivio personale a far parlare, bensì il suo contenuto.
Alcune missive riportano lo scambio epistolare tra Alan Rickman e il produttore David Hayman: in una di queste l’attore si dichiarava alquanto deluso dalla poca rilevanza riservata a Piton nei film.
È come se David Yates avesse deciso che questo non è importante nello schema delle cose, cioè per l’interesse del pubblico adolescenziale
Scrisse riferendosi al regista di ben quattro capitoli della saga.
La risposta ideale del produttore Hayman la si trova su di una cartolina che recita:
Grazie per aver reso [Harry Potter e la Camera dei segreti] un successo. So che talvolta ti senti frustrato, ma per favore sappi che sei una parte importante di questi film, e che sei brillante.
Se da una parte quindi, Alan Rickman, attore apprezzatissimo e pluripremiato molto prima dell’avvento della saga potteriana, sembrava frustrato o quanto meno spaesato dal ruolo riservatogli, dall’altra, la produzione era ben conscia della sua importanza e non mancava occasione per rendergliene merito.
J.K. Rowling e l’importanza di essere Severus
David Hayman non fu il solo però a riconoscere l’importanza di Alan Rickman e del suo Piton per i film di “Harry Potter”; fu “Sua Maestà” J.K. Rowling in persona a sussurrare all’orecchio dell’attore, il significato della parola “Sempre” che da sola nascondeva l’intera storia di Piton nonché il destino di tutta la saga. Noi tutti oggi sappiamo che Piton non era in realtà ciò che sembrava e che il suo agire aveva ragioni ben precise, ma all’epoca nessuno poteva saperlo, perché solo quattro libri della saga erano stati scritti.
J.K. Rowling forse non aveva ancora deciso come si sarebbe conclusa la saga del maghetto, ma di sicuro aveva deciso chi era Severus Piton e quanto fosse fondamentale per l’intera storia.
A noi piace pensare che in quel momento, Alan Rickman abbia messo da parte la sua frustrazione, consapevole del segno che avrebbe lasciato non solo in quegli otto film, ma nell’immaginario di ognuno di noi.