Alec Baldwin ha finalmente parlato della sua esperienza con Rust, il controverso western che ha avuto il suo debutto tre anni dopo l’incidente fatale sul set che ha portato alla morte della direttrice della fotografia Halyna Hutchins. Ma attenzione, perché l’attore ha rivelato che, nonostante il film sia finalmente completato e presentato in alcuni festival, lui stesso non ha mai voluto guardarlo. Ma cosa c’è dietro questa decisione? Scopriamolo insieme.
Alec Baldwin e il peso di Rust
In un’intervista recente con Variety, Baldwin ha affrontato uno degli argomenti più delicati della sua carriera. Ha spiegato come, anche dopo aver completato Rust in mezzo a procedimenti civili e penali, non si senta pronto a vedere il prodotto finale. “Questo è ovviamente l’evento più difficile che abbia mai affrontato nella mia vita”, ha detto Baldwin. Ha poi aggiunto: “Il film non si sostiene da solo. Sarà sempre oscurato da tutto questo”.
Quando gli è stato chiesto se avesse visto il film, Baldwin ha risposto: “No, non ho visto la versione finale. Mi era stato inviato un montaggio iniziale, prima che tutto diventasse più complicato e difficile. Quindi non ho mai visto il film. Ma, ancora, spero che il film venga distribuito, che esca e che recuperi i soldi per i suoi investitori. Non vorresti mai che chi ha creduto nel tuo progetto rimanesse deluso”.
Il ruolo di Matt Hutchins e il futuro del film
In seguito all’accordo raggiunto tra i produttori di Rust e Matt Hutchins, il vedovo di Halyna, Matt è diventato produttore esecutivo del film come parte del risarcimento. Secondo Baldwin, Matt possiede il film, o almeno una parte importante di esso. Baldwin ha dichiarato: “Credo che suo marito sia il proprietario unico del film, anche se potrei sbagliarmi”.
Questo accordo ha fatto sì che molti si chiedessero se qualcuno abbia cercato di trarre profitto da questa tragedia. Baldwin, visibilmente turbato, ha ribattuto contro ogni insinuazione: “L’idea che qualcuno abbia tratto profitto dalla vendita e distribuzione del film è palesemente falsa”. Le accuse della madre di Halyna, Olga Solovey, che ha accusato Baldwin di voler “trarre profitto ingiustamente dalla tragedia”, non hanno fatto altro che aumentare la tensione attorno al film.
Gli sviluppi legali: una storia ancora aperta
Facciamo un passo indietro. A luglio, un giudice del New Mexico ha archiviato l’unica accusa di omicidio colposo involontario contro Baldwin per la morte di Halyna. I suoi avvocati avevano sostenuto che i procuratori e gli investigatori avessero nascosto delle prove, e la decisione è stata confermata in ottobre. Questo significa che, se l’appello del procuratore speciale dovesse fallire, Baldwin non potrà essere nuovamente incriminato per questo caso.
In un momento di vulnerabilità, Baldwin ha anche parlato delle difficoltà personali che questo evento ha portato nella sua vita privata: “Oltre alle vittime stesse, la cosa che mi addolora di più è cosa ha fatto a mia moglie. Mia moglie è stata molto, molto traumatizzata da tutto ciò. C’è stato molto dolore. Quando sei sposato con qualcuno e tutto andava abbastanza bene… e poi il pavimento si sgretola sotto i piedi, è molto spaventoso e molto sconvolgente”.
Il film che non può essere visto senza il suo passato
Rust è un film che non potrà mai essere separato dal contesto tragico in cui è stato completato. Le immagini, i dialoghi, le scene d’azione — tutto è inevitabilmente influenzato dal dramma che ha segnato la produzione. Baldwin ha più volte espresso la sua speranza che il film, nonostante tutto, venga accolto e distribuito, e che possa almeno restituire qualcosa agli investitori che ci hanno creduto, tra cui il marito della povera Halyna.
E tu cosa ne pensi?
Guardare Rust sarà una sfida emotiva non solo per Baldwin, ma per tutti noi che conosciamo la storia dietro il film. Credi che questo progetto meritasse di essere completato e distribuito, nonostante tutto quello che è successo? Pensi che sia giusto giudicare il film separatamente dal contesto? O credi che resterà sempre un’opera “oscurata” dalla tragedia che l’ha coinvolta?
Facci sapere la tua opinione nei commenti qui sotto! È una discussione complicata, ma una cosa è certa: il cinema, come la vita, è spesso molto più di ciò che appare sullo schermo.