Alzi la mano chi non conosce almeno una canzone di Laura Pausini. Praticamente nessuno. D’altronde è impossibile non conoscere almeno un suo brano visto che si tratta di uno dei nomi italiani più amati del nostro paese ed all’estero. La cantautrice di Solarolo, classe 1974, è un talento indiscusso, ma ciò che la fa amare dal pubblico è il suo essere sempre la stessa ragazza di una volta, per nulla montana nonostante il successo internazionale, sempre disposta a scambiare quattro chiacchiere con i fan ed a scattare con loro foto ricordo.
Protagonista di brani di successo come Strani Amori, La solitudine, Non c’è, Tra te e il mare, Vivimi, Ascolta il tuo cuore, Benvenuto, Non è detto, Non ho mai smesso per citarne alcuni. Proprio grazie al famoso brano La solitudine è diventato un volto noto vincendo il Festival di Sanremo, nella categoria delle nuove proposte, nel 1993 ed ottenendo, poi, il terzo posto nel 1994. La cantante ha rivelato che, ancora oggi, quando si sveglia si chiede come mai è successo proprio a lei, come mai ha avuto tutto questo successo. Da qui la decisione di raccontarsi in un documentario, o meglio in un biopic che, nell’ultimo periodo, vanno molto di moda poiché ci permettono di conoscere la vita dei personaggi famosi che sembrano irraggiungibili e con una vita perfetta. Proprio oggi, su Amazon Prime Video, in 240 paesi è uscito il documentario dal titolo Laura Pausini – Piacere di conoscerti. Fino a questo momento, la Pausini non aveva trovato il coraggio di raccontarsi profondamente nonostante la piattaforma di streaming glielo chiedesse da anni. Poi l’incontro con Ivan Cotroneo e Monica Rametta, i registi, e la decisione di sceneggiare quello che lei ha scritto in una notte, poco prima della pandemia, sulle note del telefono.
Il riassunto di quello che è successo in questi anni. La risposta alla domanda “Perché tutto questo è successo a me? Cosa sarebbe successo se non avessi vinto il Festival di Sanremo e non sarei diventata famosa?”. Laura ci tiene a puntualizzare che l’argomento principale è la realizzazione di noi stessi: il domandarsi cosa sarebbe successo se non avessi seguito una determinata strada, se non avessi scelto determinate persone con cui condividere la tua vita. La Pausini famosa e la Laura della vita di tutti i giorni vivono situazioni che le portano ad avere due stili di vita differenti, ma entrambe sono felici e realizzate. Nel documentario, oltre che ovviamente la protagonista indiscussa che è la Pausini, ci saranno i personaggi della sua vita privata: i genitori Fabrizio e Gianna, la sorella Silvia, il compagno Paolo Carta e la figlia Paola, ma spazio anche a Cesara Zeka e Beatrice Migliozzi che interpretano la versione da bambina e da adolescente della cantante. Una cosa è sicura, le emozioni non mancheranno. Così come non sono mancate il giorno della conferenza stampa quando la Pausini ha commosso rivelando che i suoi genitori, prima di avere lei e la sorella Silvia, avevano perso un figlio che si sarebbe dovuto chiamare Marcello ed alla mamma era stato detto che sarebbe stato difficile, se non addirittura impossibile restare incinta di nuovo:
“I miei genitori, prima di avere me e mia sorella Silvia, hanno perso un figlio che avrebbero chiamato Marcello. E quando aspettavano me, che chiamavano “la figlia del miracolo” perché avevano detto che mia madre non avrebbe più potuto avere figli, non sapevano se sarei stata maschio o femmina. Loro pensavano che fossi un maschio e mi avrebbero chiamato Marcello. Anche io ho sempre pensato che se avessi avuto un figlio maschio lo avrei chiamato così”.
Una Pausini senza filtri che rivela anche di aver provato gioia quando non ha vinto l’Oscar. Una dichiarazione che lascia spiazzati, ma che per lei era necessario per dimostrare alla figlia Paola che, nella vita, ci sono anche fallimenti poiché la bambina, solo pochi mesi prima, aveva affermato che non sarebbe mai stata brava come la mamma:
“Ho sperato davvero di non vincere l’Oscar, e quando è successo ho gioito, mentre Diane Warren, l’autrice di Io sì (Seen), seduta al tavolo lì con me, si è arrabbiata, non capiva. Era l’unico modo per poter insegnare a Paola il fallimento e aggiungerlo ai messaggi di Piacere di conoscerti”.
Senza ombra di dubbio, Laura Pausini – Piacere di conoscerti è in grado di emozionare e di farci amare ancora di più Laura Pausini che, nel frattempo, si sta preparando per la conduzione dell’Eurovision Song Contest che, a maggio, andrà in scena a Torino. La cantante è consapevole che sarà sotto gli occhi di tutta Europa, ma si tratta di qualcosa di nuovo dopo 29 anni di questo mestiere ed è necessario avere nuovi stimoli per sentirsi vivi.
E tu hai già visto il biopic Laura Pausini – Piacere di conoscerti? Cosa ne pensi di Laura Pausini? Ti aspettiamo nei commenti!