A seguito della riunione della Quinta Commissione della Camera dei Deputati dedicata al bilancio, tesoro e programmazione presieduta dal leghista Claudio Borghi, è stata annunciata l’approvazione di un emendamento al Decreto Bilancio che dispone un rimborso per i concerti cancellati e non riprogrammati: a darne annuncio, attraverso il suo canale Twitter ufficiale, è Stefano Fassina di Leu, segretario della Commissione insieme a Giorgio Lovecchio del Movimento 5 Stelle. Tuttavia, non è del tutto chiaro se il rimborso previsto dall’emendamento passato in commissione faccia parte di un sistema ipotizzato dallo stesso Battelli nel suo emendamento al Decreto Rilancio, cioè della conversione dei voucher in rimborsi a 24 mesi dall’emissione, o come invece sostiene Fassina nel suo tweet, ci sarà un’emanazione immediata di denaro.
L’AGCM (Autorità garante della concorrenza e del mercato), diretta da Roberto Rustichelli, si sta muovendo con particolare attenzione a favore dei diritti dei consumatori. L’Ente ha inviato una segnalazione al Parlamento e al Governo sulle criticità del Decreto Rilancio, tra cui il ricorso al voucher come strumento di rimborso dopo l’emergenza Coronavirus: in una nota l’organo ha fatto sapere che sarebbe “opportuno che i voucher siano accompagnati da garanzie e da strumenti volti a renderli più appetibili e affidabili”.
Roberto Rustichelli precisa:
«Al consumatore, per i contratti di acquisto di titoli di accesso per spettacoli di qualsiasi natura (inclusi quelli cinematografici e teatrali), i biglietti di ingresso ai musei ed altri luoghi della cultura, titoli di viaggio e abbonamenti ferroviari o di trasporto pubblico locali e, infine, abbonamenti per l’accesso a palestre, piscine e impianti sportivi, deve essere consentito di scegliere tra il rimborso monetario ed altre, eventuali, equivalenti modalità di compensazione, in un’ottica di contemperamento tra i diritti dei consumatori e l’esigenza di far fronte alla situazione di crisi di liquidità̀ in cui versano numerosi professionisti del settore».
L’emendamento al Decreto Rilancio prevede la possibilità di ottenere il rimborso di quanto pagato per concerti e viaggi, ma a determinate condizioni. Le proteste dei consumatori hanno in parte successo. Quindi c’è il viia libera al rimborso del biglietto per concerti, ma ad alcune condizioni: per concerti ed eventi il rimborso del biglietto è possibile quando non viene fissata dagli organizzatori una nuova data entro un anno e mezzo. In tutti gli altri casi. resta in vigore la regola del voucher come unica forma di rimborso, cosa che nei mesi scorsi ha scatenato accese polemiche da parte degli acquirenti e delle associazioni che tutelano i consumatori.
Buone notizie per coloro che a causa del Coronavirus hanno perso i soldi dei biglietti dei concerti, meno buone per chi non potrà partecipare per vari problemi alle nuove date annunciate dai vari organizzatori. I consumatori hanno tutto il diritto ad assistere al concerto per il quale avevano acquistato il biglietto, e non ad un altro qualsiasi o in un’altra data. L’emissione del voucher come unica forma di rimborso è stata in parte superata, ma restano ancora delle vicissitudini burocratiche che penalizzano una buona fetta d’utenza.