Ariete, all’anagrafe di Anzio registrata come Arianna Del Giaccio, si appresta a partecipare al Festival di Sanremo 2023 che la vede in gare per la prima volta e per ingannare l’attesa dell’inizio Rolling Stone a deciso intervistarla.
A quasi 21 anni, Ariete ha talento da vendere e ha alle spalle un’etichetta, Bomba Dischi, che crede pianamente in lei e a sua volta è un’esordiente al festival, per cui le aspettative, spiega, sono “cantare bene, divertirmi e rimanere me stessa”.
Ma nello stesso tempo, ammette, la sua paura più grande “è perdere” e, anche se la classifica non la preoccupa poi tanto, spera di “arrivare almeno tra i primi cinque”.
Ariete si presenta sul palco dell’Ariston con un brano molto forte, firmato da Calcutta e Dardust che sembra avere le carte in regola per stupire tutti.
“Mare di guai” è infatti una canzone malinconica e riflessiva, che trasuda verità e rappresenta l’artista in pieno: un amore finito con la sua ex ragazza che genera le insicurezze tipiche dell’età adolescenziale.
“Per me è importante parlare dell’amore tra due ragazze perché mi rendo conto che per tante persone, da quando sono uscita allo scoperto, non è più una novità. Non ho mai cantato al maschile, per cui ormai dovrebbe essere risaputo. Cercherò di vivermela come me la sono sempre vissuta. E su questo non ci ho mai giocato e non voglio essere la paladina di nulla, non c’è motivo. Se questa canzone iniziasse con “tu eri più bello di me” invece che al femminile l’avrei cantata nello stesso modo e la resa sarebbe identica. La porto in un’ottica di normalità, come ho sempre fatto e farò anche a Sanremo”.
Ariete porta a Sanremo 2023 “Mare di guai” e parla di come è nata
La cantante ha raccontato che facendo le prove all’Ariston la sensazione rispetto alla versione cantata in studio è totalmente diversa, “l’orchestra è un’altra cosa, senti che ti avvolge, che ti coccola” e ha aggiunto come è nata “Mare di Guai”:
“È nata a Luglio del 2022, in studio da Dardust abbiamo ascoltato una bozza che sembrava carina. L’ho provata, ma sul ritornello mi ha detto di farla in un altro modo. Allora l’ho lasciata per un po’ in disparte. Ma quando mi sono messa in testa di provare a partecipare a Sanremo, sono tornata in studio con l’intenzione di completarla, solo che dopo due ore non è uscito nulla fino a quando non l’ha fatta ascoltare a Calcutta. Forse io non ci avevo creduto fino in fondo, invece a Calcutta è piaciuta tanto e ci siamo rimessi al lavoro”.
Infatti Calcutta ha partecipato alla seconda strofa ed è lui che ha avuto l’idea della trovata melodica sullo special che la rende un classicone nel suo stile. “Sono molto soddisfatta di come è uscita e con l’orchestra rende al massimo”, ha ripetuto Ariete.
Nel brano l’artista canta “Non so nuotare in una vasca piena di squali” che rapresentano come ha detto lei stessa tutte le insicurezze di una qualsiasi ragazza di 20 anni che si ritrova, oltre che con un amore finito, in una situazione inusuale.
“Mi sono successe tante cose in soli tre anni. Mi sono interfacciata con un mondo gigantesco. Per cui c’è dentro tutto quello che ho passato negli ultimi tempi e sono pronta per Sanremo, alla fine questi squali non sono animali così cattivi”.
Questo Sanremo è la chiusura di un cerchio per Ariete ma che ne apre subito un altro, come una spirale. Ci sarà sicuramente nuova musica, un tour e tanti viaggi. “Sono curiosa di natura, forse anche per questo sto andando a Sanremo”.
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