I grandi amori si sa, fanno un giro immenso e poi ritornano… e così vale anche per le grandi amicizie, sopra e sotto il palco.
Stiamo parlando del ritrovato duo degli Articolo 31, ovvero J-Ax e Dj Jad, che hanno scelto il Festival di Sanremo dell’anno scorso per tornare alla ribalta, con il brano “Un bel viaggio“.
Da allora non si sono più fermati: hanno infatti portato alla luce opere come “Filosia del fuck-off” e soprattutto la hit del periodo estivo “Disco Paradise“, mentre oggi, venerdì 27 ottobre 2023, ci presentano la loro nuovissima canzone, intitolata “Classico“.
Nel video ufficiale, possiamo vedere i due artisti venir trasformati in personaggi dei fumetti, secondo lo stile tipico della Marvel.
Ma di cosa parla “Classico“? Scopriamone il significato qui di seguito.
Significato di “Classico”
Questo brano rispecchia lo stile tipico degli Articolo 31, e mette a confronto la generazione dei boomer con quella dei più giovani, in perenne lotta. Sono però proprio i primi, per l’appunto i cosiddetti “boomer“, ad attirarsi maggiormente le ironiche ma feroci critiche del duo: vengono accusati di lamentarsi costantemente dei ragazzi di oggi senza però pensare a come erano loro, alla medesima età (“La mia generazione cringe pensa che i giovani sono dei serial killer, ma da bambino al parco vedevo gli zombie come in Thriller, dovevo stare attento alle siringhe“), e di essere sempre in preda alla malinconica nostalgia del passato.
E seppur J-Ax e Dj Jad in fin dei conti appartengano a questa stessa generazione, avendo rispettivamente 51 e 56 anni, affermano a gran voce di differenziarsi da essa e dai “vecchi di merda” che la compongono, con i quali condividono unicamente l’età, ma non le ideologie. Non sono boomer, loro. Loro, sono “un classico“.
Testo della canzone
[Intro]
Uh-uh
[Verso1]
I tramonti quelli belli, i pranzi quelli belli
Vorrei togliere internet agli ultraquarantenni
Che amano i gattini, che odiano i clandestini
Che risolvono i complotti ma sbagliano i congiuntivi
Quelli che la colpa è tutta dei poteri forti
E dei cantanti di oggi conoscono solo il gossip
E i loro miti sono tutti morti
Noi siamo ancora vivi e come Vasco Rossi
[Ritornello]
Cantavo “Io vado al massimo” (Uh)
In un’Italia sul lastrico (Yeah)
Che mentre si indebitava
Noi si tirava la cinghia e il laccio emostatico (Yeah)
E c’hanno rapinato proprio bene
Invece tu sei nostalgico (Yeah)
L’età che abbiamo è la stessa (Uh), ma siamo in guerra (Yeah)
Voi siete i figli della serva (Uh), vecchi di merda (Yeah)
Invece noi siamo un classico
Invece noi siamo un classico (Uh-uh)
[Verso 2]
La mia generazione dice che ‘sti ragazzini
Non vogliono più lavorare perché sono pigri
Che stupidi, preferiscono sognare e illudersi
Invece della paga in nero per lavori umili
Dicono quelli che dopo il diploma hanno trovato un posto fisso
Ed hanno aperto un mutuo senza avere il babbo ricco
Adesso con un K prendi la stanza in affitto
E il 110 e lode vale meno delle crypto (Yeah)
Oggi si accusa il giovane di essere un fallito
Dipendente dal telefonino
’Sti vecchi che si fanno le foto all’aperitivo
Col botulino in faccia mentre bevono un mojito
La mia generazione cringe
Pensa che i giovani sono dei serial killer
Ma da bambino al parco vedevo gli zombie come in “Thriller”
Dovevo stare attento alle siringhe
[Ritornello]
Cantavo “Io vado al massimo”
In un’Italia sul lastrico (Yeah)
Che mentre si indebitava
Noi si tirava la cinghia e il laccio emostatico (Yeah)
E c’hanno rapinato proprio bene
Invece tu sei nostalgico (Yeah)
L’età che abbiamo è la stessa, ma siamo in guerra (Yeah)
Voi siete i figli della serva, vecchi di merda (Yeah)
Invece noi siamo un classico
[Verso 3]
La mia generazione di mammoni
Diamo la colpa ai figli se qui mancano i valori
Lasciandogli l’eredità del populismo
Antipasto del fascismo: prosciutto e Meloni
La mia generazione di vallette nude in tele
Di pacche sul sedere che impennavano carriere
Mo quelle che si fanno l’OnlyFans sono ricche
La mia generazione paga per farsi le pippe
Quelli che nascondono la fede
Sono nelle chat a fare i machi, a dare i voti alle colleghe
Tipo quelle che al marito è un anno che non si concede
E poi dal capoufficio ci va con le calze a rete (Oh)
Cinquantenni che cercano trombamiche
Che si trombino un quasi cadavere: tombamiche
Di noi la storia dice
Che ai giovani abbiamo trasmesso solo l’epatite
[Ritornello]
Cantavo “Io vado al massimo” (Uh)
In un’Italia sul lastrico (Yeah)
Che mentre si indebitava
Noi si tirava la cinghia e il laccio emostatico (Yeah)
E c’hanno rapinato proprio bene
Invece tu sei nostalgico (Yeah)
L’età che abbiamo è la stessa (Uh), ma siamo in guerra (Yeah)
Voi siete i figli della serva (Uh), vecchi di merda (Yeah)
Invece noi siamo un classico
Invece noi siamo un classico (Uh-uh).
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