Lo scorso Marzo, prima che il lockdown venisse attivato anche in America, la giovane Billie Eilish riuscì a dare inizio al suo tour mondiale che per cause di forze maggiori venne poi sospeso solo dopo un paio di date. Tuttavia la cantante ha avuto modo di mostrare al pubblico un cortometraggio, proiettandolo sullo schermo in presentazione di uno dei suoi brani, “All the good girls go to hell”.
Oggi Billie ha deciso di pubblicarlo ufficialmente caricandolo sui suoi canali social e intitolandolo “Not my responsability”.
Il cortometraggio vuole lanciare un forte messaggio contro il body shaming e in generale contro tutti coloro che sentono la necessità di giudicare costantemente gli altri, spesso in negativo. La cantante, a soli 18 anni, ha già avuto modo di assaporare cosa l’esposizione pubblica sia in grado di generare causando spesso ripercussioni sulla salute mentale.
In passato Billie ha più volte raccontato perchè abbia deciso di mostrarsi in pubblico con abiti oversize, non volendo che il suo corpo fosse al centro dell’attenzione in alcun modo. Ma questo non ha comunque fermato le persone dal commentare la sua scelta e la sua immagine. In “Not my responsibility” è lei il focus di tutto, circondata dall’oscurità. Lentamente la giovane inizia a spogliarsi di alcuni abiti mentre in sottofondo la sua voce narra le sue riflessioni.
Ecco il messaggio diffuso da Billie Eilish nella sua interezza:
“Mi conosci?
Mi conosci davvero?
Hai delle opinioni
Sulle mie opinioni
Sulla mia musica
Sui miei vestiti
Sul mio corpo
Alcune persone odiano quello che indosso
Alcune persone lo lodano
Alcune persone lo usano per denigrare gli altri
Alcune persone lo usano per denigrare me
Ma io sento che mi osservi
Sempre
E nulla di quello che faccio passa inosservato
Quindi mentre sento che mi stai fissando
La tua disapprovazione
O il tuo sospiro di sollievo
Se vivessi per tutto questo
Non sarei più capace di muovermi
Vorresti che io fossi più piccola?
Più debole?
Più dolce?
Più alta?
Vorresti che io fossi silenziosa?
Le mie spalle ti provocano?
E il mio petto? E il mio stomaco? I miei fianchi?
Il corpo con cui sono nata
Non è quello che volevi?
Se indosso qualcosa di comodo non sono una donna
Se abbandono gli strati sono una poco di buono
Nonostante tu non abbia mai visto il mio corpo
Continui a giudicarlo
E mi giudichi per quello
Perchè?
Facciamo supposizioni sulle persone in base al loro peso
Decidiamo chi sono
Decidiamo quanto siano validi
Se indossassi di meno
Se indossassi di più
Chi decide cosa mi rende me stessa?
Cosa significa?
Il mio valore si basa solo sulla tua percezione?
O la tua opinione su di me non è una mia responsabilità?”
Un messaggio che sottolinea come sia impossibile agire senza essere giudicate, soprattutto poi se si parla di personaggi pubblici. Non si pensa spesso a come ci si potrebbe sentire a soli 18 anni davanti a milioni di sguardi e giudizi -il più delle volte irrilevanti e inopportuni- in una fase importante come quella della maturazione.
Nonostante abbia sofferto in passato, e non lo abbia nascosto, Billie ha tutte le intenzioni di continuare a percorrere la sua strada lasciando agli altri la possibilità di giudicarla come preferiscano. Lo farebbero in qualsiasi caso. L’unica, vera essenza della sua persona rimarrà comunque integra nonostante tutto.