Cate Blanchett, rispondendo alle domande di Christiane Amanpour durante un’intervista realizzata per la CNN, ha parlato delle polemiche riguardanti la sua collaborazione con il regista Woody Allen con cui ha realizzato Blue Jasmine.
La star, coinvolta nel movimento Time’s Up, ha spiegato:
“Non credo di essere rimasta in silenzio. Quando ho lavorato con lui non sapevo nulla delle accuse. In quel periodo ho dichiarato che era una situazione davvero dolorosa e complicata per la famiglia, e spero che abbiano la possibilità di risolverla.
Se si dovessero riesaminare queste accuse che, per quel che ne so, sono state affrontate in tribunale, allora credo davvero nella giustizia e nel stabilire dei precedenti legali. Se il caso deve essere riaperto sono assolutamente e totalmente a favore di nuove indagini“.
Cate ha ribadito di essere convinta che i casi di molestie e abusi vadano affrontati in tribunale e non sui social media:
“Se questi abusi sono avvenuti la persona deve affrontare un processo, in modo che chi non fa parte di questo settore possa usare questi precedenti legali per proteggersi. Nel mio lavoro, e in ogni altro settore, ci sono delle prede e si è vulnerabili“.
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